CINQUANT’ANNI DI LA-FRA
TANTE INIZIATIVE DI SUCCESSO E UN GRANDE PROGETTO GIA’ IN CAMPO PER IL PROSSIMO FUTURO
Entro il 2024 arriveranno a compimento una serie di progetti dell’Associazione La-Fra, che da 50 anni si adopera per sostenere e affiancare le persone con disabilità e le loro famiglie.
Il mantra associativo? Solidarietà sociale, primato della persona, sussidiarietà …. e soprattutto “fare”.
Novembre 2023 – “Io avrò cura di te”. Sarà la Sala delle Capriate di Villa Litta di Lainate a ospitare il 24 novembre alle 21:00 un incontro aperto a tutti, su temi fondamentali quali la cura e l’inclusione delle persone. A dare il benvenuto Pietro Romanò, Presidente di La-Fra, associazione storica del territorio. Interverrà il giornalista, opinionista e scrittore Riccardo Bonacina, curatore del volume “Io avrò cura di te”, una “antologia” di interventi di Papa Francesco sul tema del volontariato, andato in stampa per i tipi di Editrice Vaticana e Solferino e in libreria da settembre.
L’incontro sarà per La-Fra l’occasione di illustrare “La Nostra Casa”, progetto di punta dell’Associazione che proprio in novembre entra nel suo cinquantesimo anno di vita.
Una nuova e moderna struttura, pensata per favorire l’autonomia delle persone disabili, per il loro inserimento nella vita della comunità e per offrire sollievo alle loro famiglie.
Un’idea progettuale nata dall’osservazione della realtà: il bisogno di sostegno delle famiglie con figli disabili adulti, la necessità di fare rete per continuare a sostenerli, le situazioni economiche sempre più precarie per l’avanzare dell’età. Infine l’esistenza di servizi di qualità spesso però troppo parcellizzati e settoriali.
Per queste ragioni, La-Fra aveva scelto anni fa di contribuire alla crescita di una comunità solidale, il cui filo rosso seguisse gli obiettivi che l’associazione si era data sin dalla fondazione, agli inizi degli anni Settanta: solidarietà sociale, sussidiarietà, accoglienza e condivisione.
Commenta Pietro Romanò, Presidente di La-Fra: “La scelta di realizzare il progetto La Nostra Casa in spazi fortemente integrati nel tessuto sociale della città è stata consapevole e voluta – anche se più impegnativa economicamente e burocraticamente rispetto ad altre soluzioni. Offrirà un contributo importante al processo di riqualificazione dell’area e diventerà richiamo permanente a tutta la comunità a porre attenzione a chi è maggiormente disagiato, perché solo prendendosi cura di chi ha bisogno si costruisce la casa comune che è la città. Questo permetterà di accelerare il processo di de-istituzionalizzazione delle persone con disabilità migliorando la loro autonomia e offrendo nuove opportunità”.
Il progetto
La Nostra Casa è rappresentata oggi da un edificio storico in disuso da oltre mezzo secolo, proprio nel cuore della città di Lainate: di pregio ma in pessimo stato conservativo. I lavori sono già a pieno regime e in un futuro non troppo lontano la struttura sarà l’anima e il cuore pulsante del centro cittadino, destinata ad accogliere e aiutare chi è più svantaggiato, nello spirito della famiglia e della vita di relazione in una normalità di rapporti quotidiani.
Tra i servizi a disposizione due appartamenti, lo sportello di counseling per l’autismo, i laboratori creativi e occupazionali, il “fuori orario” con servizi e iniziative in orari tradizionalmente non coperti, il luogo di ascolto “help for families” riservato alle famiglie ma anche a chi desidera collaborare, sale polifunzionali e tanto verde in un’area riservata al giardino e all’orto.
L’importante progetto si affianca alle molte altre iniziative portate avanti e perfezionate da La-Fra nel corso degli anni. Il Centro Diurno Disabili accreditato da Regione Lombardia con certificazione di qualità, la residenza temporanea “il Guscio” per accogliere ospiti disabili nei pomeriggi e durante la notte, e progetti quali “Conta su di noi”, “Insieme per il mio futuro”, “Pronto Spesa a Domicilio”, solo per citarne alcuni.
In questo mosaico di iniziative, un ruolo importante è svolto anche dai volontari che prestano tempo e abilità. Riportava una Ricerca Censis del 2013 – “Gli estremi dell’oscillazione di un pendolo hanno solo energia potenziale e non di movimento. Allo stesso modo l’Italia si trova oggi alla fine di un ciclo per cui sembrano tornare valori apparentemente superati – solidarietà, altruismo, socializzazione -, che invece riemergono prepotentemente”. Sono passati dieci anni ma il senso del volontariato, della condivisione, del sostegno sembra non finire mai. Nonostante pandemie, guerre ed emergenze naturali.
Il libro
Riccardo Bonacina da sempre per professione, passione e talento si occupa di persone, responsabilità sociale, terzo settore e volontariato. Nell’ambito della sua professione di scrittore ha curato il libro “Io avrò cura di te”. Si tratta della raccolta di tutti i pronunciamenti di Papa Francesco sulla grande questione dell’accoglienza dei bisognosi. Vi emerge forte il tema attualissimo che è all’origine della costruzione del bene comune. “L’ipotesi di partenza – dice Bonacina – è che il Papa venuto dall’Argentina ad un certo punto afferma di aver conosciuto in Italia la bellezza del volontariato”. Una scelta libera nei confronti dell’altro che caratterizza la cultura del nostro Paese. “Senza questa libera scelta, il bene comune si sfarina”, ribadisce Bonacina definendo il volume “un tour nei discorsi del Papa durante le udienze alle associazioni, le encicliche e altre circostanze pubbliche”.
Sul tema del volontariato e dell’inclusione, nei mesi scorsi La-Fra aveva fatto pervenire al “Papa venuto dall’Argentina” una missiva che descriveva in sintesi la missione dell’associazione: “Il nostro è un piccolo tentativo di reale inclusione che dà seguito alla Sua esclamazione ‘come sono belle le città che superano la sfiducia malsana e integrano i differenti, … come sono belle le città che sono piene di spazi che collegano, mettono in relazione, favoriscono il riconoscimento dell’altro’. Con un rinnovato impegno ‘perché le persone fragili siano percepite e accolte come persone in grado di collaborare attivamente alla vita della società e non semplicemente come coloro che usufruiscono di servizi’”.
Nella risposta che Sua Santità ha inviato all’associazione si legge “…. Vi esorto a vivere tra voi la ‘cultura dell’incontro’, promuovendo il dialogo, la solidarietà e l’apertura verso tutti, facendo emergere la centralità di ogni persona …”.
Dida foto: “La Nostra Casa” com’era ieri e come sarà domani
L’Associazione La-Fra Onlus è una realtà storica del territorio lainatese-rhodense che nasce agli inizi degli anni 70: un gruppo di genitori con figli disabili mette in comune esperienze e difficoltà, con la certezza che non sarebbero rimasti soli.
Da alcuni anni l’Associazione si è data una nuova governance riorganizzando la gestione dei servizi e infondendo nuova linfa e forti motivazioni. L’Associazione si avvale della collaborazione di 14 dipendenti e di professionisti esterni: psicologi, neuropsichiatra, logopedista, fisiatra, fisioterapista, infermieri.
La presenza sul territorio e la cooperazione con enti pubblici e privati hanno da sempre accompagnato la vita dell’Associazione che ha rapporti di collaborazione con Enti pubblici (ATS, Comune, Sercop: Azienda Servizi Comunali) e con Enti qualificati del settore attraverso convenzioni: Fondazione L. Clerici di Rho, per tirocini di ASA/OSS; Università degli Studi di Milano – sezione Don Gnocchi per studenti del corso di laurea in Educazione Professionale; Fondazione Sacra Famiglia per autismo.
Per saperne di più: www.associazionelafra.org