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Daniela Ortiz, Take My Blood and Write on the Soil, the People Must Know That We Are Being Taken Prisoners, Theater Neumarkt, Zürich, 2023.

Photo Philip Frowein. Courtesy of the artist and Laveronica gallery.
Si rinnova la collaborazione fra Arte Fiera e Fondazione Furla

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sul programma di performance

 

È l’artista Daniela Ortiz la protagonista dell’edizione 2024

 

Bologna, 2-4 febbraio 2024

In occasione dell’edizione 2024 si rinnova la collaborazione fra Arte Fiera e Fondazione Furla per il programma di azioni dal vivo curato da Bruna Roccasalva, Direttrice artistica della Fondazione. Questo sodalizio consolida il percorso intrapreso nel 2023 con la performance del collettivo Public Movement e conferma la volontà di Fondazione Furla e Arte Fiera di lavorare in sinergia sul tema della performance, presente ad Arte Fiera fin dalle prime edizioni e divenuto un aspetto caratteristico della manifestazione bolognese, che nel 2024 celebra i 50 anni di attività.

 

Protagonista della nuova edizione è l’artista Daniela Ortiz, invitata da Fondazione Furla a realizzare un intervento inedito per Arte Fiera.

 

Daniela Ortiz è un’artista peruviana da sempre impegnata a indagare i complessi sistemi di potere politici, economici e culturali che governano il mondo, e in modo particolare i meccanismi istituzionali che esercitano violenza sulle popolazioni del Sud del mondo. Attraverso una sperimentazione linguistica che abbraccia un’ampia varietà di mezzi espressivi, dal video alla fotografia, dalla pittura alla performance, Ortiz crea narrazioni visive che esplorano criticamente le nozioni di razza, nazionalità, classe sociale, rivelando l’ideologia discriminatoria che si cela nelle strutture di potere coloniali e capitalistiche.

 

In occasione dell’edizione 2024 di Arte Fiera, Ortiz presenta a Bologna Tiro al Blanco, un’ambiziosa installazione concepita per l’occasione, che verrà attivata da una performance di natura partecipativa. L’opera è il frutto di una più ampia riflessione critica sull’egemonia del Nord sul Sud del mondo che l’artista porta avanti da tempo, e si concentra in particolare sulla centralità che l’industria militare ha avuto e ha tutt’ora nel rafforzamento di questa supremazia. Tiro al Blanco nasce dall’esigenza di mettere a fuoco le dinamiche che regolano le svariate forme, storiche e attuali, di sfruttamento, marginalizzazione, e imperialismo e crea uno spazio di riflessione su una delle questioni più urgenti che riguardano il momento storico che stiamo vivendo, l’industria della guerra.

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