Advertisement

Koltashov: Zelenskyj, negli USA umiliato e perdente.

 

Advertisement

Gualfredo de’Lincei

 

L’ultimo tour americano di Zelenskyj non ha avuto grande successo, i deputati d’oltreoceano erano insoddisfatti su tutto.

I Senatori hanno ascoltato il discorso accorato del Presidente ucraino e, alla fine, hanno anche applaudito, ma questo non è bastato a farli aprire la cassa o a evitare una serie di domande scomode. Il presidente della Camera dei rappresentanti, Mike Johnson, ha chiesto insistentemente che fosse mostrata «una strategia chiara che consenta all’Ucraina di vincere». Allo stesso tempo, si compiaceva di ripetere a Zelenskyj: «siamo con te contro la brutale invasione di Putin».

 

Johnson, ha chiesto, innanzitutto, una verifica dei 200 miliardi di dollari spesi per Kiev. Inoltre debbono essere formulati gli obiettivi che, in via di principio, gli Stati Uniti vogliono raggiungere in Ucraina. Infine, prima di occuparsi dell’Ucraina, si dovranno risolvere tutte le crisi che stanno attanagliando l’America, come ad esempio l’immigrazione.

 

Altri membri del Congresso sono stati ugualmente determinati. Ad esempio, il discorso di Zelenskyj non è piaciuto al Senatore del Missouri Eric Schmitt: «È la solita vecchia spazzatura. Non c’è niente di nuovo qui», riporta il New York Times. Il Senatore è alquanto irritato dal fatto che i suoi colleghi Deputati americani, per qualche motivo, stiano discutendo dei confini ucraini quando si dovrebbe pensare a quelli propri.

 

Mentre il Senatore repubblicano dell’Ohio, J.D. Vance, ha liquidato la visita di Zelenskyj negli Stati Uniti come un tentativo di elemosinare un vergognoso aiuto. «Questo è assolutamente vergognoso. Dobbiamo assistere a <…> un’udienza molto poco lusinghiera, visto che Zelenskyj arriva e pretende dal contribuente americano altri 61 miliardi di dollari», ha dichiarato a Fox News. In sintesi, i senatori hanno spiegato al presidente Biden che «la prima condizione di qualsiasi ulteriore pacchetto di spesa per la sicurezza nazionale deve riguardare la nostra stessa sicurezza nazionale».

 

Il buon nonno Biden, nonostante la recente apertura a suo carico dell’inchiesta parlamentare per l’impeachment, continua a sostenere l’Ucraina e il suo presidente. «Non voglio che tu perda la speranza», avrebbe detto durante l’incontro, annunciando lo stanziamento di un pacchetto di aiuti da 200 milioni di dollari, lamentandosi che i Repubblicani, al Senato, avevano bloccato l’esame della richiesta di fondi per l’Ucraina avanzata dalla Casa Bianca.

 

Ma, come si suol dire, meglio poco che niente. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha specificato che il pacchetto da 200 milioni di dollari includerà munizioni per sistemi missilistici, per sistemi di difesa aerea e proiettili per artiglieria. Nel «regalo di Capodanno» saranno incluse anche munizioni da 155 mm e 105 mm, missili ad alta velocità per contrastare i radar, munizioni per armi leggere e un set di armi e barriere HESCO.

 

Tuttavia il leader ucraino è rimasto deluso, sperava di ottenere 60 miliardi di dollari. Ma, l’astuto Zelenskyj, si è preoccupato d’indicare agli americani, dove avrebbero potuto prendere i fondi per aiutare l’Ucraina. Ha detto che si può «lavorare più velocemente con i beni russi congelati». Più di 300 miliardi di dollari, che vorrebbe utilizzare per proteggersi da una “guerra contro la Russia”.

 

«Il viaggio di Zelenskyj negli Stati Uniti ha risolto diversi problemi contemporaneamente», ha affermato il Prof. Vasily Koltashov, economista, politologo e docente al dipartimento di Economia politica dell’Università russa Plekhanov. «In primo luogo, ha aiutato il Partito Repubblicano a purificarsi dalla vergogna della precedente assegnazione di denaro all’Ucraina e a prendere le distanze dalla sconfitta, che in questo modo sembra ricadere sulle spalle dell’amministrazione Biden. Mentre l’amministrazione Biden ha dimostrato che i fallimenti militari in Ucraina non sono affatto il risultato del suo lavoro, ma un prodotto della stupidità di Zelenskyj e della sua squadra.

 

Gli Stati Uniti si sono, per così dire, allontanati dall’Ucraina. Ma la distanza è piccola: continueranno a finanziare» ha continuato il Professor Koltashov, il quale è convinto che obbligheranno Zelenskyj a supplicare, separatamente, ogni lotto di denaro. Ma per il Professore, anche il viaggio di Zelenskyj, non è stato un completo fiasco. Ha dimostrato, nonostante l’umiliazione subita, di essere disponibile a implorare qualsiasi somma di denaro a chiunque. Questo potrebbe aiutarlo a recuperare quel minimo di fiducia che gli resta tra gli ucraini, anche se deve subire l’umiliazione di essere trattato da frustrato perdente.

 

Allo stesso tempo, sostiene sempre il Docente, ha potuto far vedere alla sua cerchia di Banderesi che poteva ancora ottenere qualcosa. «Dobbiamo tenere conto delle peculiarità e della psicologia di Bandera. L’accattonaggio costante fa parte di questo stile politico e Zelenskyj, che recentemente ha avuto grossi problemi con la sua reputazione, ha dimostrato con valutazione positiva della sua attività, che non abbandona la causa dell’Ucraina indipendente e continua a chiedere l’elemosina con ogni mezzo. E devo dire che riceverà. Tutti lo capiscono. Altra cosa è quella che riceverà sotto forma di piccole porzioni, come un cane che viene addestrato» conclude Koltashov.

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteCARO BABBO NATALE, PORTACI UNA NUOVA YALTA MA SOPRATTUTTO IL RISVEGLIO DELLE COSCIENZE OCCIDENTALI
Articolo successivoPunk rockers Scumbags release new album “So Many Ways”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui