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Sanità. Così vanno le cose in un quartiere di Roma
Primo messaggio di un medico di famiglia ai suoi pazienti: “Causa ennesimo viaggio al Pertini per cercare di avere i vaccini per la polmonite, oggi lo studio aprirà alle 12, con gli appuntamenti già stabiliti. Grazie e scusate il disagio”.
Si scusa, il medico, ma in realtà non è lui la causa del disagio per i pazienti che hanno bisogno del vaccino.
Secondo messaggio ai pazienti, di sabato, giorno di riposo per i medici di famiglia: “L’ennesimo viaggio al Pertini è andato a vuoto: non mi danno i vaccini antioneumococcici richiesti per ben 4 volte  (e che mi avevano assicurato che sarebbero arrivati.) Pertanto i 55 pazienti in attesa di vaccinazione anti pneumococcica dovranno rivolgersi ai centri vaccinali della ASL , specificando che al vostro medico, che li aveva richiesti in tutti i modi fin da settembre, non sono stati assegnati. Scusatemi”.
E si scusa un’altra volta, il bravo medico, anche se non ha nulla da rimproverarsi.
E così, anche se non sono interessato al vaccino in questione, gli ho scritto: “Non è lei che deve scusarsi, ma i nostri governanti.  Evidentemente questi vaccini non fruttano miliardi come i vaccini contro il Covid”. Risposta: “Pienamente d’accordo”.
Renato Pierri

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