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IL PUNTO   n. 935 del 22 DICEMBRE 2023

di MARCO ZACCHERA

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Sommario: Natale: piccola storia vera – Gente di lago – Desolazione Ferragni – Fedez (e tanti dubbi sui loro “follower”)   –  Ancora sul porto di VERBANIA – Ricordo di Giordano Bardelli.

 

IL SENSO DEL NATALE (una piccola storia vera)

Domenica sera sul tardi ero solo in studio per una di quelle perizie rognose che impongono di avere intorno solo il silenzio. Me lo avevano già detto altri condomini: “Dottore, stia attento, qui c’è qualcuno che dorme nell’androne del palazzo, bisogna sempre fare attenzione e chiudere tutto!”. Suonano, vado ad aprire e ho capito subito che era “lui”. Anziano, malmesso, con quell’odore da barbone che sa un pò di sudore e un pò di vino, giaccone strappato e una berretta blu in testa. “Scusi, mi fa entrare? Io stasera dormirei qui, sul pianerottolo tiepido della cantina vicino alla caldaia, ma stia tranquillo che non disturbo nessuno e domani mattina vado via presto…”. Solo davanti a una fetta di panettone e un (mezzo) bicchiere di vino è venuta fuori tutta la storia di Giovanbattista M. (che ho controllato). Una storia un pò vera e – forse – un pò di fantasia, tipica di chi non c’è più completamente con la testa, ma che non è ancora matto del tutto e trasforma i fatti con l’immaginazione.

73 anni, solo, senza casa, Giovanbattista ha il letto numero 5 in un ricovero per anziani sulle pendici di Verbania che in zona non gode di buona fama, è saltuariamente assistito dai servizi sociali e non ha fissa dimora. “Ma io là dentro non riesco a starci, soffoco, e allora – visto che non possono obbligarmi a restare – se non piove alla mattina esco e me ne vado in giro, ma la domenica non ho poi la corriera per tornare e, se non mi danno un passaggio, mi arrangio e dormo dove riesco.” Alla fine l’ho convinto a farsi riaccompagnare su al ricovero (che pur ufficialmente chiamano RSA) e – nella dozzina di chilometri di strada in salita – è uscito tutto il film, con una nota di fondo che si coglieva subito: la solitudine.

Una figlia lontana, niente più affetti, inserito in una rete di assistenza che in una piccola città ti permette comunque ancora di sopravvivere, ma dato di solito un aiuto senz’anima e senza calore nel moltiplicarsi delle necessità.

Ti viene logico riflettere su tutto quello che abbiamo e che troppo spesso diamo per scontato, ma che invece non è per tutti e comunque – riflettendo – capisci che forse il senso vero del Natale sarebbe dedicare almeno un’ora ai Giovanbattista di cui è pieno il mondo. Un’ora, un’ora sola di ascolto, di condivisione stando vicino a una persona sola, di solito anziana, conterebbe più del fare o ricevere quegli auguri che sanno sempre di finto o di scontato. Per favore, quindi, abbiate il coraggio di condividere, ascoltare, magari aiutare…così sarà davvero un buon Natale per ciascuno di voi.

 

GENTE DI LAGO 3, AFFRETTATEVI!

E’ già in esaurimento la prima edizione di GENTE DI LAGO 3 che continua la fortunata raccolta di personaggi, racconti, storie del Lago Maggiore arricchito da molte foto d’epoca ed al quale ho direttamente collaborato.

I lettori de IL PUNTO possono richiedermelo direttamente via mail al prezzo speciale di 20 euro spese di spedizione comprese. Il ricavato verrà devoluto al “Verbania Center”. Ricordo di indicare nella richiesta anche il proprio indirizzo postale.  (NB: sono stati inviati tutti i volumi richiesti dai lettori alla data del 18.12.23)

 

 

FERRAGNI – FEDEZ TRA PANDORO E UOVA PASQUALI: DESOLANTE

“Chiara Ferragni e Balocco insieme per l’ospedale Regina Margherita di Torino” Brutta faccenda questa dei “pandori d’oro” della Balocco che ha triplicato il prezzo di un pandoro “per beneficenza” grazie alla “influencer” Chiara Ferragni che (previo sostanzioso compenso) avrebbe spinto le vendite dichiarando di voler così aiutare un reparto pediatrico ospedaliero. In realtà all’Ente sarebbero andate solo le briciole (50.000 euro), alla Ferragni un sostanzioso cachet milionario e alla Balocco i profitti generali. L’autorità garante Antitrust ha ora multato di 1 MILIONE la Ferragni e la Balocco di 480.000 euro per “pubblicità ingannevole” avendo suggestionato i consumatori a comprare il pandoro con pesante sovrapprezzo (il triplo del valore) dichiarando uno scopo benefico di fatto inesistente. Fatta la frittata, la Ferragni in abito dimesso e con la lacrima facile ha annunciato che donerà 1.000.000 di euro allo stesso ospedale “per chiedere scusa”.

Certo che – visto che i fatti sono di oltre un anno fa – avrebbe potuto farlo ben prima che scoppiasse lo scandalo lasciando il legittimo dubbio che queste scuse tardive siano arrivate solo perché la questione è diventata di pubblico dominio.

Oltretutto dopo il pandoro, ecco le uova pasquali: è saltato fuori che la Ferragni non era nuova “a fare del bene” avendo curato le campagne nel 2021 e nel 2022 di “Dolci Preziosi” spingendo a vendere (loro dicono senza sovrapprezzo) uova di Pasqua per l’associazione “I Bambini delle Fate”. Peccato che la Ferragni per le due campagne abbia preteso ed ottenuto 1.200.000 euro di compensi e che l’oblazione all’ Associazione sia stata, complessivamente e in due anni, di soli 36.000 euro.

Evito di commentare, ma tacesse per una volta almeno il marito della Ferragni,  quell’insopportabile e tronfio Fedez, che tira in ballo la politica come fossero loro i perseguitati, mentre alla radice c’è solo la loro meschinità e – ovviamente – il “dio denaro” a cui, come sempre, i coniugi Fedez-Ferragni (ovviamente fieramente democratici, progressisti ed antifascisti) sono e si confermano particolarmente legati.

 

…. PIUTTOSTO,  “FOLLOWER” / TRUFFA?

Ma se l’importanza economica di una “influencer” come Chiara Ferragni dipende dal numero dei suoi “follower”, lei quanti veramente ne ha? Ne dichiarava nei giorni scorsi 29.732.266 scesi un po’ dopo lo scandalo. In altre parole, addirittura più di un italiano su due la “segue” (o, meglio, la seguirebbe). Ma non vi sembra un po’ strano? Ho fatto un esperimento chiedendo a diverse persone che conosco se lo fossero e quali dei loro parenti od amici lo potrebbero essere. Incredibile: pochissimi. Ma allora com’è che metà Italia risulterebbe invece così legata a lei ed ai suoi consigli per gli acquisti?

Fate una prova anche voi, chiedete specialmente tra i più giovani, verificate e poi ditemi qualcosa giusto per curiosità, perché mi è venuto un dubbio: non è che la prima truffa in questo campo sia proprio il dichiarare tanti “follower” fasulli? E la signora Ferragni che ci fa con i dati personali di costoro? L’autorità sulla privacy non ha nulla da dirci?

 

PORTO VERBANIA: SILENZI E COMPLICITA’

La nota sul nuovo porto di VERBANIA apparsa sul numero scorso de IL PUNTO ha suscitato molto rumore (e una mia intervista a tutta pagina su LA STAMPA) il che mi ha fatto riflettere sul perché NESSUNO a Verbania si fosse minimamente preoccupato prima dell’eco-mostro in via di realizzazione. A parte Italia Nostra – che aveva a suo tempo sollevato il problema così come il CNR, più di recente – silenzio tombale da sindaco, amministrazione comunale, consiglieri, ambientalisti, maggioranza ed opposizione: tutti zitti, forse inconsapevoli.

Ed è questo che spaventa: ma come può funzionare una democrazia se anche in una piccola comunità come VERBANIA chi ha conoscenza di questi progetti (sindaco) si guardi bene dal farli conoscere in giro? Ma come si può continuare per anni con questa specie di omertà mentre si sarebbe dovuto avviare da subito (anche per rispetto a chi ci mette i soldi del progetto) un utile dibattito sulla fruibilità del lago e delle sue sponde? In questi anni ho letto decine di arzigogolati ragionamenti sul come preservare, tutelare, programmare…e poi, quando è il momento di occuparsi SUL SERIO delle cose, spariscono tutti. E’un fatto sinceramente disarmante e ben curioso che il sottoscritto – fuori dai giochi politici locali da oltre 10 anni – riesca immediatamente a suscitare scalpore solo semplicemente raccontando le cose. Grazie comunque ai tantissimi cittadini che mi hanno contattato preoccupati e sdegnati, segno che sotto la cenere c’è ancora un po’ di buon senso e soprattutto affetto per le bellezze del nostro lago.

 

RICORDO DI GIORDANO BARDELLI

Spesso mi verrebbe voglia di ricordare su IL PUNTO amici che sono “andati avanti” ma credo che spesso i ricordi siano soprattutto una questione personale.

Credo però che sia giusto ricordare qui GIORDANO BARDELLI, uno degli ultimi pescatori professionisti “veri” del Lago Maggiore. Tutta la vita in barca a pescare, ma sempre con uno stile, una competenza, un affetto visibile per tutto quello che è legato alla vita del lago. Attento, scrupoloso, modesto, esprimeva concetti profondi con poche parole.

Rappresentava quelle radici profonde che non possono essere capite da chi va a pescare con la tecnologia e senza una profonda conoscenza dell’habitat naturale.

Giordano mi ha insegnato molto sia a livello personale che come rappresentante della sua categoria all’interno della Commissione italo-svizzera per la pesca e considero un privilegio averlo conosciuto come fu per Guido Gottardi o Ettore Grimaldi, voci di un microcosmo che scompare poco a poco e che temo verrà purtroppo presto dimenticato.

 

LA PROSSIMA SETTIMANA IL PUNTO NON USCIRA’ PER LE FESTE NATALIZIE RIPRENDENDO LE PUBBLICAZIONI VENERDI’ 3 GENNAIO. ANNO NUOVO E VITA NUOVA? SPERIAMO…

 

UN SALUTO E UN AUGURIO A TUTTI                                   MARCO ZACCHERA

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