Advertisement

Carne coltivata: Ass. Coscioni per la libertà di ricerca scientifica: “Insistere con disinformazione non pone l’italia all’avanguardia, anzi…”

 

Advertisement

“La questione della carne coltivata, la cui importazione e produzione sono state proibite dalla Legge Lollobrigida nel dicembre 2023, continua a essere affrontata senza guardare alle regole europee né al progresso tecno-scientifico” lo scrivono in una nota Lorenzo Mineo, responsabile campagna sulla carne coltivata dell’Associazione Luca Coscioni e l’ex Senatore radicale Marco Perduca, sempre dell’Associazione Luca Coscioni. “Se l’italia, dopo aver inviato alla Commissione europea un documento insieme a Francia e Austria, in cui si auspica che il dibattito si basi su evidenze scientifiche, vuole oggi difendere le filiere nazionali e affrontare le questioni relative alla salute delle persone, dei diritti dei consumatori e della qualità del Made in Italy, deve allora consentire che i nostri centri di ricerca – spesso eccellenze mondiali – studino ed esperimentino con le proteine complementari prodotte da cellule staminali.

 

“Non ci risulta che in Europa ci sia una maggioranza qualificata di Paesi pronta a chiedere una moratoria di consumo e produzione della carne coltivata per motivi di tutela della salute, etici, economici e ambientali, come affermato da esponenti di Fratelli d’Italia. Anzi, ci sono paesi, come la Danimarca e i Paesi bassi che stanno investendo ingenti somme in questi nuovi settori, mentre 35 premi Nobel in questi giorni hanno chiesto alla Commissione europea di rivedere le proprie regole sulle biotecnologie perché adottate ormai oltre 20 anni fa”

 

“Inaugurare la campagna elettorale insistendo con le solite mistificazioni che alimentano la disinformazione pseudoscientifica, potrà forse, funzionare, ma sicuramente non va nella direzione del resto dei paesi europei che hanno inquadrato la questione in termini tanto laici quanto pragmatici”.

 

Nei giorni scorsi, grazie alle giuriste Vitalba Azzollini e Giulia Perrone, l’Associazione Luca Coscioni ha inviato alla Commissione Europea un suo parere che affronta la procedura TRIS e il diritto alla scienza. Per l’Associazione, l’Italia ha violato le regole sul mercato unico, la procedura di controllo europea: all’UE infatti non è stata inviata una bozza del provvedimento, ma una legge in vigore già firmata dal Presidente della Repubblica. Sono stati inoltre violati gli obblighi internazionali relativi al diritto a “godere dei benefici del progresso scientifico e delle sue applicazioni”, un obbligo internazionale che l’Italia è tenuta a rispettare in virtù della ratifica del Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali.

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteCHE FAVOLA!, regia di Anna Ceravolo. Con Anna Ceravolo e Renato Ferrero. Prod. Teatro di Documenti.
Articolo successivoLAVORO: IL COMUNE FA INCONTRARE IL CENTRO PER L’IMPIEGO E I FRAGILI PER IL PROGRAMMA “GOL”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui