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Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in occasione dell’assassinio del giovane militare Nicandro Izzo, avvenuto il 31 gennaio 1983 a Napoli, intende tenerne desta la memoria, attraverso un percorso didattico strutturato mediante la stesura di elaborati incentrati sulle vicende dei martiri della legalità, in modo da commemorare uomini e donne coraggiosi che si sono sacrificati in nome dell’onestà; l’alto e nobile esempio di dignità e coscienza civica di costoro deve diventare un punto di incontro tra generazioni e un puntello su cui edificare una società migliore.

La studentessa Sofia Favaro della classe III sez. C del liceo scientifico “Filolao” di Crotone, racconta la tragica vicenda.

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“Nicandro Izzo venne ucciso il 31/01/1983 all’età di trentott’anni; l’uomo lavorava presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale, il suo incarico era quello di controllare i pacchi per i detenuti.

Durante il suo servizio gli vennero fatte diverse minacce di morte, poiché non aveva mai permesso il passaggio di materiale non consentito ai camorristi presenti nel carcere, e, per questa ragione ottenne il trasferimento al carcere di Regina Coeli a Roma, dove però non arrivò mai. La camorra, non accettando tale comportamento onesto, decise di ucciderlo: mentre lasciava l’istituto di Poggioreale venne colpito in testa da un colpo di pistola.

Nicandro Izzo è stato definito una “vittima del dovere”; perché pur sapendo di rischiare la vita ha deciso ugualmente di seguire i suoi ideali e di non lasciarsi corrompere.”

Il CNDDU invita nuovamente gli studenti e i docenti ad aderire al progetto #inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità. Gli elaborati possono essere segnalati al CNDDU che li renderà visibili sui propri canali social (email: coordinamentodirittiumani@gmail.com)

prof. Romano Pesavento

Presidente CNDDU

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