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Libano: Save the Children, le parti rispettino il diritto internazionale umanitario dopo la morte di 12 persone a seguito di un attacco aereo nel sud del Paese

L’Organizzazione invita a proteggere i civili e a concentrarsi sugli sforzi diplomatici per garantire un futuro ai bambini in Libano e nella regione

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Dopo che, secondo quanto riportato dai media, gli attacchi aerei israeliani nel sud del Libano questa settimana hanno ucciso una madre, i suoi due figli e una famiglia di nove persone, tra cui due bambini, Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro, chiede a tutte le parti il rispetto del diritto internazionale umanitario.

“La tragica morte di bambini e dei loro familiari nelle città di Al Sawwaneh e Nabatieh, nel sud del Libano, ricorda con urgenza la necessità di dare priorità alla protezione dei civili e alla salvaguardia della vita dei più piccoli. I bambini non dovrebbero mai subire le conseguenze della violenza. Dall’escalation del conflitto nella zona transfrontaliera nel sud del Libano, si stima che più di 32.000 bambini siano stati sfollati e le scuole continuano a essere chiuse nel sud del Paese. Save the Children rimane incrollabile nel suo impegno nel difendere e proteggere i diritti e il benessere dei minori nelle aree colpite dalle guerre. Esortiamo con forza tutte le parti a rispettare il diritto internazionale umanitario e a mitigare immediatamente questa crisi, a proteggere i civili e a concentrarsi sugli sforzi diplomatici per proteggere il futuro dei bambini in Libano e nella regione” dichiara Jennifer Moorehead, Direttrice di Save the Children in Libano.

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