REBECCA BUSI, LA NUOVA SFIDA NELL’OCEANO DI SABBIA PIÙ GRANDE DEL MONDO:
AL VIA LA ABU DHABI DESERT CHALLENGE
Una delle gare più storiche e prestigiose, tappa del Campionato Mondiale di Rally Raid:
dal 25 febbraio al 2 marzo la bolognese nuovamente in pista, sulle dune di sabbia
del deserto degli Emirati Arabi, a poche settimane dalla conclusione della Dakar.
Bologna, 19 febbraio 2024 – Un inizio d’anno decisamente impegnativo quello di Rebecca Busi, giovane pilota bolognese di rally che a poche settimane dal rientro dalla Dakar – che per il terzo anno consecutivo l’ha vista come unica donna pilota italiana in gara – è pronta a sedersi nuovamente al volante della sua Maverick Can Am X3 XRS RR per affrontare, per la prima volta nella sua carriera, le dune del “più grande oceano di sabbia del mondo”, quelle del Rub’Al Khali Desert, nella 33ma edizione della Abu Dhabi Desert Challenge, storica competizione fondata nel 1991 da Mohammed Ben Sulayem, ex pilota e oggi Presidente della FIA – Fédération Internationale de l’Automobile, e organizzata dalla Emirates Motorsport Organization. Dal 25 febbraio al 2 marzo Busi sarà dunque impegnata nella seconda tappa del World Rally-Raid Championship, competizione che vedrà sfidarsi i top competitors mondiali con una copertura mediatica in oltre 190 Paesi, per una gara che promette non meno emozioni della Dakar per difficoltà e complessità del tracciato.
Cinque le giornate di Stage, che prenderanno il via da Al Dhannah per concludersi ad Abu Dhabi, dove si svolgerà la cerimonia di premiazione. Rebecca è volata a Iquique, in Cile, per la fase di preparazione a quella che viene descritta come la gara più “tecnica” del Mondiale, con 5 stage di sole dune.
“Si tratta della mia prima partecipazione alla Desert Challenge – dice Rebecca – e non so esattamente cosa aspettarmi, tranne il fatto che saranno stage particolarmente impegnativi di sole, dune e deserto”. Le temperature elevate rappresentano un’ulteriore sfida: in questo senso la preparazione in Cile è stata particolarmente importante. “Ci siamo concentrati ovviamente sulla guida nelle dune alla ricerca del giusto flow – continua Rebecca. – Durante la Dakar le sezioni di dune era il momento che preferivo, vedremo se dopo Abu Dhabi la penserò allo stesso modo! Saranno tappe più corte ma sicuramente impegnative dal punto di vista fisico e mentale, e richiederanno molta concentrazione”.
Al suo fianco ci sarà, come già alla Dakar, Sergio Lafuente come copilota, mentre papà Roberto, ex rallysta che le ha trasmesso la passione per lo sport, farà da spettatore con la mamma. Al suo fianco anche lo sponsor OnlyFans, con lei dal 2022, piattaforma che ospita anche la sua pagina, un diario della sua vita sulle quattro ruote ad inseguire il sogno della libertà. Di osare, di sfidare i tabù di un mondo ancora in netta prevalenza maschile e di inseguire il suo sogno di bambina, quello di correre tra le dune del deserto.
Rebecca Busi, 27 anni, nasce a Camugnano, sull’Appennino bolognese. La passione per le auto la eredita fin da piccolissima dal padre Roberto e dallo zio, il primo rallysta di moto con tre partecipazioni al leggendario Pharaon’s Rally, il secondo di auto. Partecipa alle prime gare come navigatrice con il padre, fino a quando decide di mettersi in gioco in prima persona e con testardaggine riesce a raggiungere il budget per partecipare alla Dakar: è il 2022, e Rebecca è la più giovane pilota donna italiana ad aver mai partecipato alla gara. Nel 2023 arriva uno sponsor di peso, OnlyFans, che da tempo ha aperto la piattaforma a una community di atlete e atleti che condividono con i followers le loro passioni sportive: da quel momento Rebecca partecipa da professionista alle competizioni. Forte la sua presenza social, con 17mila fans sulla pagina OnlyFans e oltre 130mila sulla sua attivissima pagina Instagram che cura con la familiarità per gli strumenti tipica della Gen Z. Introversa e discreta, non ama essere un esempio ma sarebbe felice se la sua vicenda possa servire da ispirazione e dare coraggio a quelle ragazze che vorrebbero intraprendere il suo stesso percorso.