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4 marzo ore 18.30, Teatro Franco Parenti, ingresso gratuito

 

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Traiettorie di speranza per il bello che “ha da venire”

 

Una serata di dialogo e impegno civico con, tra gli altri, Ferruccio de Bortoli, Letizia Cariello, don Virginio Colmegna e Andrea Sironi intorno al libro Nulla di tutto questo andrà perduto

 

Il dolore di chi resta può trasformarsi in una potente riflessione, in qualcosa di bello e aperto al futuro, per ricordare con serenità chi non c’è più ma vivrà per sempre nei nostri pensieri.

L’incontro Traiettorie di speranza, promosso dall’organizzazione VIDAS e in programma al Teatro Franco Parenti di Milano lunedì 4 marzo 2024 alle ore 18.30 (ingresso gratuito con prenotazione, scrivere a eventi.culturali@vidas.it), lo testimonia.

 

L’evento, infatti, parte da un libro speciale, Nulla di tutto questo andrà perduto di Mariagrazia Dusi et al. (Enrico Damiani Editore). Un volume curato dal marito di Mariagrazia, Maurizio Faroni, che raccoglie i diari scritti dalla moglie nei suoi ultimi anni di vita, già provata dalla perdita di un figlio e poi da una difficile battaglia contro un aggressivo tumore metastatico, accostandoli alla voce di alcuni protagonisti della cultura, scrittori, medici e uomini di fede, che Mariagrazia ha conosciuto di persona oppure, altrettanto intensamente, ha incontrato nelle sue letture.  

 

All’evento, insieme a Maurizio Faroni, partecipano alcune delle forze buone protagoniste delle riflessioni presenti nel libro, come don Virginio Colmegna, presidente onorario della Casa della Carità, Andrea Sironi, presidente della Fondazione AIRC e dell’Università Bocconi, e Letizia Cariello, artista. Con loro anche Giada Lonati, medico palliativista e direttrice sociosanitaria di VIDAS, e Ferruccio de Bortoli, presidente di VIDAS, che modera l’incontro.

 

Nei diari di Mariagrazia, pedagogista, insegnante, mamma di quattro figli e molto altro, nonostante l’esperienza del dolore si registra una capacità rara di riflettere sugli interrogativi più profondi, mantenendo un’autentica apertura alla felicità. Ed è da questa che parte l’incontro del 4 marzo.

 

Una serata di pensiero, poesia e impegno civico che offre spunti utili per rialzarsi dal dolore e affrontare con speranza anche i momenti più bui della vita, che non possiamo governare.

Perché Il bello ha da venire. Quel che hai è niente rispetto a quel che viene.

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