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Tor Bella Monaca

Stagione teatrale 2023|2024                                                     

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Il Teatro Tor Bella Monaca è parte del sistema Teatri in Comune di Roma Capitale Assessorato alla Cultura con il coordinamento gestionale di Zètema Progetto Cultura

 

Gli spettacoli dal 10 al 14 aprile 2024

 

Anche questa settimana al TBM sono in programma due soli spettacoli. Dal 10 al 14 aprile sul palco del teatro non solo viene affrontato il tema della violenza di genere da un punto di vista maschile ma si palesa anche una favola dedicata ai bambini

“Lo stronzo”, produzione Teatro delle Temperie, in scena da giovedì 11 a sabato 13 aprile, è scritto, diretto e interpretato da Andrea Lupo. È la sera del decimo anniversario di matrimonio di Luca e Lilli, la coppia è pronta per andare a festeggiare. Una parola sbagliata, una reazione violenta. Lei sbatte la porta e scappa e a nulla servono le imprecazioni prima e le preghiere poi, per farle aprire quella maledetta porta e farla tornare. Luca non capisce, non si rende conto di quanta violenza metta quotidianamente da sempre nel suo rapporto con Lilli. Luca davanti a quella porta chiusa prova a capire, cerca una chiave che possa riaprire la sua relazione. In scena troneggia al centro un’enorme porta chiusa volutamente anonima a simboleggiare tutte le porte, mentali, sociali, culturali o reali che separano il maschile dal femminile. In scena Luca è solo, in affanno, sperduto, rabbioso, in gabbia, chiuso dentro o lasciato fuori, escluso, rifiutato e infine incapace. Si susseguono tre distinti piani narrativi: Luca che prova a farsi sentire da Lilli malgrado l’immensa porta chiusa; Luca che ci mostra, in una sorta di estremo riassunto, il proprio rapporto con il femminile in casa, sul lavoro e fra gli amici; Luca che cerca in sé e nella propria storia famigliare quali esempi di maschile lo hanno portato ad essere quello che è diventato. Nel frattempo nessuna risposta dalla sua Lilli che sembra sempre più aver chiuso tutte le porte ormai, lasciandosi definitivamente alle spalle Luca rimasto solo nel grigiore delle proprie convinzioni, insieme ai propri stereotipi obsoleti e alla propria incapacità emotiva e relazionale. Il viaggio di Luca attraverserà tutte le fasi emotive possibili finché stremato dovrà ammettere di non essere in grado di tenere il passo con una Lilli che vuole vivere intensamente e completamente la propria vita a prescindere da lui e da chiunque altro. Resta solo, Luca, bloccato da quella porta che si renderà conto di non essere in grado di aprire non perché Lilli l’abbia realmente chiusa ma perché è a lui che mancano i mezzi culturali ed emotivi per capirne i meccanismi e scardinarne l’impenetrabilità. Luca esasperato dal silenzio e dall’assenza di Lilli è infuriato contro di lei e contro la propria incapacità, colmo di sensi di colpa e frustrato da un’opprimente sensazione di inadeguatezza, solo alla fine sfoga  tutta la propria rabbia e trova nell’aggressività l’unica valvola di sfogo, l’unico modo per uscire da quella situazione per lui ormai insostenibile. Quella porta infatti non può riaprirsi, Lilli dopo quella lite non ha più potuto rispondere. È l’ennesima vittima di femminicidio, di una violenza nascosta in relazioni all’apparenza normali, ma ancorate in squilibri che troppo spesso non si riescono a vedere e capire, tanto meno scardinare. Aiuto regia: Giovanni Cordì; Elementi di scena: Matteo Soltanto realizzati nel laboratorio ERT; Suoni e musiche originali: D.A.D.D; Foto di scena: Roberto Cerè.

con il sostegno della Regione Emilia – Romagna

con il patrocinio di Amnesty International Italia

Domenica 14 aprile è la volta di “Chi me l’ha fatta in testa?” tratto dall’omonimo Best Seller di Werner Holzwarth e Wolf Erlbruch, una produzione Seven Cults. Il testo di Aharon Levin e Yaron Edelstein, tradotto da Miriam Horowitz, vede in scena Sofia Diaz, Claudia Della Seta, che dirige lo spettacolo, e Ana Kusch. A una Talpa graziosa, ma decisamente miope, accade un piccolo incidente: qualcuno le ha fatto la cacca in testa! Ma chi è il colpevole? Per scoprirlo, la Talpa dovrà svolgere argute ed esilaranti indagini tra tutti gli animali con grande delizia di bambini e adulti. Riuscirà alla fine a rintracciare il responsabile? Certo che sì, con l’aiuto di due esperti del settore: due mosche. Scene: Roberta Gentili.

 

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