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Napoli, liceo Sannazaro: buca recintata dinanzi a un’uscita di sicurezza

Bisogna subito procedere al monitoraggio del  Vomero, “quartiere colabrodo”

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            Al Vomero, quartiere collinare partenopeo, tiene banco, da un paio di mesi a questa parte, segnatamente da quando, il 21 febbraio scorso, una grossa voragine si apri in  via Morghen  inghiottendo due autoveicoli, la situazione disastrosa delle strade e dei marciapiedi. Danni incalcolabili per la società civile e per le già disastrate casse del Comune, anche per la richiesta dei danni da parte dei malcapitati.  Danaro che andrebbe più proficuamente investito per il risanamento delle arterie interessate. Intanto sul social network  Facebook, il gruppo dal titolo significativo: “ Buche partenopee, vedi Napoli e poi…cadi “, al link https://www.facebook.com/groups/buchepartenopee/ , gruppo fondato dal presidente del Comitato Valori collinari, Gennaro Capodanno, sta da tempo riscuotendo notevoli consensi, con quasi 2.000 iscritti. Tantissime le segnalazioni di buche e di avvallamenti presenti in numerose strade e piazze. Un contributo, anche fotografico, messo a disposizione di quanti interessati.

            “ Intanto – sottolinea Capodanno – continuano ad arrivare segnalazioni di nuove buche e voragini presenti sui marciapiedi e sulle carreggiate delle strade del Vomero, definito, da più parti e a giusta ragione, “quartiere colabrodo” – continua Capodanno -. Una delle più  significative, apertasi settimane addietro ma allo stato ancora recintata, senza che l’amministrazione comunale sia intervenuta, appaltando i lavori per eliminarla,  si trova in via Puccini, sul marciapiede antistante la facciata laterale dell’edificio che ospita il liceo statale Sannazaro. L’aspetto che più preoccupa, in questo caso, è che la recinzione impedisce l’utilizzo di un’uscita di sicurezza che invece per legge deve essere sempre libera, trattandosi peraltro di un edificio pubblico, che quotidianamente, tra personale scolastico e studenti, ospita centinaia di persone “.

 

            ” Un’altra buca, più recente – puntualizza Capodanno – si è aperta in piazza Vanvitelli, nei pressi dell’incrocio con via Scarlatti. Anche qui si è provveduto con la recinzione senza che però siano iniziati i lavori per eliminarla. Meno recente è la buca che si trova ancora in via Solimena, anch’essa recintata, dinanzi alla facciata laterale del villino Casciaro, a pochi passi da dove, all’inizio di febbraio scorso, si verificarono dissesti in un’ala di un edificio privato, che comportarono il transennamento della strada e lo sgombero di diverse abitazioni “.

 

            “ Questi dissesti che di recente si stanno verificando con eccessiva frequenza – afferma Capodanno – in uno al fenomeno della subsidenza, vale a dire del lento ma progressivo abbassamento del suolo che, sulla scorta di quanto rilevato con l’utilizzo dei dati satellitari interferometrici, avviene sulla collina in una misura che va dai 5 ai 7 millimetri all’anno, fenomeno che è stato fino a questo momento sottovalutato e che invece andrebbe preso in seria considerazione per le conseguenze che può causare, comportano, come più volte ribadito, la necessità di procedere, in tempi rapidi, a un monitoraggio di tutto il territorio del Vomero, con metodologie rapide e non invasive, come il georadar, realizzando una vera e propria radiografia, anche per rilevare eventuali perdite di condotte idriche e fognarie  “.

 

            Capodanno sulle questione sollevate richiama, ancora una volta, l’attenzione degli assessorati e degli uffici competenti dell’amministrazione comunale partenopea

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