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I MOBILI IKEA POTREBBERO CONTENERE LEGNO DI ALCUNE DELLE ULTIME ANTICHE FORESTE EUROPEE, SVELA NUOVA INDAGINE DI GREENPEACE

 

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ROMA, 10.04.2024 – Analizzando la catena di approvvigionamento di alcuni prodotti Ikea, Greenpeace Europa centro-orientale (CEE) ha scoperto che sette  aziende romene che lavorano e producono mobili per la multinazionale svedese si approvvigionano di legno proveniente da alcune delle ultime foreste vetuste d’Europa, nei Carpazi romeni. Le foreste vetuste sono sistemi forestali non intaccati dall’essere umano da tempi remoti, con caratteristiche simili alle antiche foreste primarie, che secondo la strategia UE per la biodiversità dovrebbero essere rigorosamente protette. Almeno 30 diversi prodotti provenienti da questi fornitori sono stati individuati nei negozi Ikea di 13 paesi, tra cui l’Italia.

 

Nel corso della sua indagine, Greenpeace CEE ha visitato le foreste vetuste in Romania, dove crescono alberi di età compresa tra 120 e 180 anni, incluse alcune aree protette “Natura 2000”, cioè facenti parte di una rete europea di siti ecologici designati per la conservazione della biodiversità e degli habitat. Dopo aver individuato alcuni siti di deforestazione, l’inchiesta ha identificato i depositi dove il legname viene trasportato e lavorato, e i mobilifici che riforniscono. In base a informazioni pubbliche, Ikea è senza dubbio il principale cliente della maggior parte dei mobilifici indicati nell’indagine di Greenpeace. C’è quindi un’alta probabilità che il legno proveniente da foreste vetuste e aree ad alto valore di conservazione finisca nei mobili Ikea venduti in vari Paesi dell’UE, inclusa l’Italia. Prima della pubblicazione, Greenpeace CEE ha dato a Ikea l’opportunità di commentare i risultati della sua indagine e Ikea non ha contestato le informazioni.

 

«Nonostante l’Unione Europea si presenti  come un modello nella lotta ai cambiamenti climatici e alla perdita di biodiversità, ogni giorno tollera sul suo territorio crimini contro la natura», dichiara Martina Borghi, campagna foreste di Greenpeace Italia. «Le foreste vetuste europee sono vitali per il clima del pianeta e dovrebbero essere efficacemente protette. Invece, per esempio, nei Carpazi ogni ora viene distrutta un’area di foresta pari a cinque campi da calcio e si stima che negli ultimi vent’ anni la Romania abbia perso più del 50% delle sue foreste vetuste a causa della deforestazione».

 

In Romania, circa il 7% delle foreste ha più di 120 anni e i Carpazi sono tra i rifugi più importanti per la flora e la fauna sul continente europeo: ospitano orsi bruni, linci, lupi e il raro bisonte europeo. Greenpeace chiede a Ikea di prendere provvedimenti immediati per garantire la totale esclusione, dalla propria filiera, di legno proveniente dalle foreste vetuste e da altre aree naturali ad alto valore di conservazione. L’associazione ambientalista invita inoltre Ikea a sostenere pubblicamente l’attuazione delle strategie europee per la biodiversità, in particolare il raggiungimento dell’obiettivo di rigorosa protezione di almeno il 10% del territorio dell’Unione Europea.

 

Greenpeace chiede infine alle istituzioni dell’Unione Europea di garantire la protezione effettiva delle foreste comunitarie e di tradurre in azioni concrete gli impegni assunti con l’adozione del Quadro globale per la biodiversità Kunming-Montreal e della Strategia UE per la Biodiversità al 2030.

Scarica il report (in inglese) qui.

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