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Terzo appuntamento giovedì 11 aprile 2024 con il terzo Film in Concorso a DOCudi2024: L’UOMO PIU BUONO DEL MONDO.LA LEGGENDA DI CARLO TRESCA.

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Sarà presente il regista Angelo Figorilli

Il film racconta la vita di Carlo Tresca “un supereroe in bianco e nero, poco conosciuto e assai dimenticato, nato in terra d’Abruzzi, nel covo dei ferrovieri anarchici e socialisti, un’impronta indelebile della sua vita” come, in un articolo uscito il 2 aprile di quest’anno su Il Manifesto, Flaviano De Luca descrive Tresca.

VEDI https://www.webacma.it/wp-content/uploads/2024/04/2024_04_02-IlManifesto.png

Ma non è stato l’unico articolo perché il giorno dopo, 3 aprile, l’Osservatore Romano pubblica un articolo a firma Lucio Brunelli su Tresca, la sua vita e le sue battaglie. Articolo che si conclude con “È merito di un giornalista appassionato come Angelo Figorilli, già inviato della Rai, aver riacceso la luce sulla storia di Carlo Tresca, dopo un oblio durato 80 anni. Figorilli e l’ottimo film maker Francesco Paolucci hanno realizzato un documentario che ripercorre la straordinaria vicenda umana di questo nostro connazionale. Per scelta degli autori viene proiettato gratuitamente, ma solo in presenza: è sufficiente che un gruppo di persone mostri interesse e ne faccia richiesta. È già stato a New York e a Roma, dove il 22 maggio la visione del documentario aprirà un convegno della Fondazione Giacomo Matteotti nel centenario della morte del deputato socialista.”

VEDI https://www.luciobrunelli.com/post/la-leggenda-dell-anarchico-pi%C3%B9-buono-al-mondo

Sinossi Stati Uniti, primi del novecento. Carlo Tresca è un immigrato italiano che guida scioperi che durano mesi, pubblica giornali che denunciano padroni e mafiosi, vince e perde decine di processi per la libertà delle sue idee e dei lavoratori di ogni paese immigrati in America. Per quasi quarant’anni l’FBI lo considera tra i più pericolosi sovversivi d’America. Viene da Sulmona, Abruzzo, è sindacalista, giornalista, socialista, rivoluzionario, anarchico, antifascista e antistalinista, scomodo per tutti. Forse voleva tornare in Italia per partecipare alla liberazione del paese ma un colpo di pistola alla schiena lo uccide una sera d’inverno. È l’11 gennaio del 1943. Al suo funerale a New York un corteo di ottanta automobili cariche di fiori e migliaia di persone. Operai, tessitrici, intellettuali, artisti, scrittori piangono quello che fu definito “l’uomo più buono del mondo”. Poi su di lui, per anni, scende il silenzio.

Trailer https://youtu.be/g25nAsCqsUs

Spot realizzato da ACMA (0,49 secondi) https://youtu.be/jDc1BAXQvwI

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