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ESTERINO

di Marco Rinaldi

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con Riccardo Bàrbera, Roberto D’Alessandro, Antonello Pascale

regia Paolo Vanacore

musiche originali Alessandro Panatteri – scene Alessandro Chiti – disegno luci Camilla Piccioni – foto e grafica Manuela Giusto

assistente alla regia Cinzia Corsetti

Produzione CMR Project Camera Musicale Romana srls

DAL 2 AL 12 MAGGIO

TEATRO 7 OFF-ROMA

 

Debutta in prima assoluta al Teatro 7 Off, dal 2 al 12 maggio, ESTERINO, spettacolo scritto da Marco Rinaldi e diretto da Paolo Vanacore.

Esterino è una commedia per grandi e piccini, le domande insolite di un bimbo curioso e vivace di otto anni mettono in crisi il mondo degli adulti (e della psicanalisi) con la loro schiacciante verità Esterino ha otto anni e la capacità di mettere in difficoltà gli adulti con le sue continue domande e la sua invincibile logica. Dopo averne favorito in via del tutto accidentale la morte, Esterino inizierà un viaggio onirico per evitare il distacco definitivo dall’amato Nonno Lello, sempre in bilico tra il sogno (che in fondo è un dialogo con sé stesso) e la realtà delle sedute di psicoterapia con lo sciagurato e incompetente Dottor Bellachioma cui i genitori di Esterino si sono rivolti preoccupati dopo che il figliolo ha riferito loro di alcuni fantomatici incontri notturni con il defunto nonno. Dopo il successo de “Il Grande Grabski” Marco Rinaldi torna a “massacrare” il mondo della psicanalisi in modo impietoso e grottesco con l’irriverente complicità di un bambino al quale, con la scusante dell’infanzia, tutto (o quasi) viene concesso chiedere. Sogno e realtà si rincorrono sulla scena a ritmo serrato, regalando tante, proprio tante, risate, e qualche momento di tenerezza.

SINOSSI: Esterino ha otto anni, è figlio unico. Nonno Lello, vecchio e svampito, è l’unico vero punto di riferimento affettivo di Esterino, che con lui si confida e col quale si diverte, soprattutto ascoltando gli astrusi racconti di un suo misterioso quanto dubbio soggiorno in Africa (nella giungla ci sono alberi alti fino al cielo, liane, peperoni e cocomeri, i peperoni sono grandi come cocomeri, i cocomeri invece sono piccoli). Un altro mistero di famiglia è la vecchia relazione extraconiugale del nonno con una certa signora Fiorella, della quale Esterino sa soltanto che, come dice nonna Rina, “se non c’era lei eravamo ricchi”. Nonno Lello muore, ma Esterino non può fare a meno di lui, quindi lo fa tornare nei sogni, durante i quali cerca di capire molte cose della vita, e anche dell’aldilà, di cui le lezioni di catechismo di don Panetta gli hanno fornito poche e confuse informazioni. Il Nonno risponde a modo suo a tutte le domande, ma svanisce sempre non appena Esterino chiede della signora Fiorella. Il bimbo non parla in famiglia dei suoi incontri notturni col nonno, ma si lascia scappare quel tanto che basta a mettere in allarme i genitori, i quali lo affidano alle cure di uno psicologo. Inizia quindi, con la fiera opposizione notturna del nonno (o parli con me o parli con lui), un percorso terapeutico con il dottor Bellachioma, professionista piuttosto cialtrone che la ferrea logica di Esterino mette spesso in grosse difficoltà. Nello studio del dottore troneggia una grande foto di Freud. Durante le sedute il Dottor Bellachioma, con parole semplici, cerca di spiegare a Esterino i concetti di Es, Io e Super-Io (in te ci sono tre bambini, uno che fa le cose, uno che controlla, e un altro che fa come gli pare perché non lo vede nessuno) per fargli capire che il nonno dei sogni non esiste fino a quando non accade che nei sogni Nonno Lello e il Dottor Bellachioma si incontrano e soprattutto si scontrano ciascuno tentando di annientare l’altro agli occhi di Esterino. Il terreno di scontro è rappresentato da Sofia, una bimba di cui Esterino è innamorato che però “ama” un altro bambino (antipatico, perché a quelle belle piacciono quelli antipatici) i due si contenderanno l’approvazione del bambino aiutandolo a portare a termine il tanto agognato fidanzamento. Il Nonno però stavolta saluta Esterino in modo diverso, lasciandogli capire che non potrà più tornare a trovarlo (è arrivata in cielo la signora Fiorella?). Nonno Lello non risponde, gli dà un bacetto – non l’aveva mai fatto neanche da vivo – e gli regala le sue pantofole col pelo (non le dare a nessuno, sono comode, le metterai quando sarai grande) e il sogno diventa magicamente realtà.

 

In allegato, comunicato stampa con cortese richiesta di diffusione e foto.

Resto a disposizione per qualsiasi informazione e accrediti stampa.

Cordiali Saluti

Ufficio Stampa Compagnia

Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com

INFO

botteghino

dal lunedì al mercoledì ore 11:00/19:00; dal giovedì al sabato ore 11:00/21:00; domenica ore 16:30/18:00
luglio: dal lunedì al venerdì ore 11:00/19:00; sabato ore 11:00/16:00 – agosto chiuso

spettacoli

dal giovedì al sabato ore 21:00; domenica ore 18:00

 

biglietto intero € 24,00

biglietto ridotto € 18,00

 

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