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Massafra. La Compagnia Astràgali porta in scena “Le donne di Pirandello”

 

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Domenica 12 maggio appuntamento a cura del Teatro delle Forche, nell’ambito del progetto triennale Il Tempo della Festa, nel Teatro Comunale “Nicola Resta” (Ingresso Ore 19.30 – Sipario Ore 20.00), la compagnia leccese Astràgali Teatro, porta in scena “Le donne di Pirandello”, uno spettacolo sul femminile nell’opera dell’autore siciliano Premio Nobel. Spettacolo di, e con, Fabio Tolledi, Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Matteo Mele e Lenia Gadaleta. Regia di Fabio Tolledi. Produzione Astràgali Teatro. Distribuzione Cosimo Guarini. Organizzazione Ivano Gorgoni. La durata dello spettacolo è di 60 minuti.

 

Mogli, attrici, madri, amanti: le donne di Pirandello sono figure che, ancor più degli uomini e più drammaticamente, vivono la crisi dell’identità e la contraddizione dei ruoli sociali che in essa esplode. Donne sole, schiacciate, isolate ma che, tuttavia, non rinunciano allo svelamento della falsità delle convezioni sociali né, tantomeno, al cambiamento. E benché alla fine risultino sconfitte, queste donne nella propria esistenza smascherano l’ipocrisia dell’uomo, costringendolo a guardare la propria ambiguità e debolezza. Fortemente complessa e articolata, la relazione con l’universo femminile in Pirandello è notoriamente problematica.

Si pensi al difficile rapporto di Pirandello con la moglie, che giungerà alla pazzia per un sentimento di morbosa gelosia nei suoi confronti. O ancora all’allontanamento dalla casa familiare della figlia Lietta all’età di sedici anni, per le stesse ragioni che avevano reso insostenibile il rapporto tra i genitori. Ciononostante, il femminile in Luigi Pirandello assurge a istanza vitale, un femminile inteso come natura e creatività contro la forma e le convenzioni dell’ordine sociale.

 

Lo spettacolo vede in scena due donne. Una scena scarna, essenziale, dove al centro è il dramma esistenziale, la ricerca di un’interiorità autentica che si scontra con la mediocre apparenza borghese. Lungo una galleria di voci e volti femminili emergono i temi presenti nell’intera riflessione pirandelliana: la ricerca di ciò che ciascuno è veramente e di ciò che invece appare (Trovarsi); la pazzia come faccia della verità inconfessabile e lo smascheramento della finzione sociale (Il berretto a sonagli); il tema in chiave umoristica della verità inafferrabile (Così è (se vi pare)).

Discorso a parte meritano infine due ritratti femminili indimenticabili: L’amica delle mogli e La favola del figlio cambiato. Ne “L’amica delle mogli” alla donna (oggetto del desiderio maschile) viene a mancare l’opportunità del cambiamento e di vivere un amore autentico. In questo modo la relazione uomo/donna si carica di tensioni ed è causa della solitudine finale in cui la protagonista si troverà. Ne “La favola del figlio cambiato” Pirandello si addentra nella materia dei racconti popolari. Sono molte le figure femminili in questo testo, che ruota attorno al tema dell’affetto filiale. La Madre – spinta da un sentimento maniacale che assume i caratteri della follia – riesce a riprendersi il figlio sostituito nella culla e a salvarlo dalla malattia di cui soffre, divenendo essa la fautrice della ri-nascita iniziatica e salvifica di un individuo.

 

Un appuntamento a cura del Teatro delle Forche nell’ambito del progetto triennale Il Tempo della Festa nel Teatro Comunale “Nicola Resta” in Piazza Garibaldi a Massafra (TA). Ingresso Ore 19.30 – Sipario Ore 20.00.

Biglietto intero: 10 euro – Ridotto: 8 euro (under 25, over 65, gruppi di almeno 8 persone). Sono accettate Carta del Docente e Bonus Cultura 18App

Prenotazioni al 324.610.3258 (10-12.30 / 16-19)

 

Per contatti: info@teatrodelleforche.com – teatrodelleforche.com– Facebook: Teatro delle Forche

Instagram: teatrodelleforche.

Nelle foto 1, 2 e 3 le interpreti dello spettacolo.

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