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La via dello zafferano”. Libro di Barbara Wojciechowska Bianco in presentazione il 31 maggio.

Massafra. La presidente del “Centro Culturale di Ricerca e Formazione” di Massafra, Barbara Wojciechowska Bianco, presenterà domani, venerdì 31 maggio (Palazzo della Cultura di Massafra, ore 18.00 – collaborazione di Multiradio) il suo nuovo libro /dedicato ai figli Anna e Giovanni) “La via dello zafferano. Viaggio nella storia e nell’etimo di Massafra. CROCEVIA DELL’ORO GIALLO”. Introduzione: Renata China (Presidente Fidapa BPW Italy – Sez. di Massafra). Saluti istituzionali: Domenico Lasigna (Vicesindaco con delega alla Cultura, Spettacolo e Turismo). Lettura di alcuni passi del libro a cura dell’attore Giancarlo Luce. Relazionano: Anna Vita Bianco (Ricercatrice di “Lingua, tradizione e lingua inglese” presso l’Università degli Studi di Bari “A. Moro”); Annarita Miglietta (Ordinario di Linguistica presso presso l’UNISALENTO che dialogherà con l’autrice. Intervengono: Antonio Dellisanti (Editore del libro) e Don Michele Quaranta (Presidente UPGI). L’evento si avvale del sostegno del Comune di Massafra e dall’Università del Salento, Soroptimist International Club Taranto, Fidapa-BPW-Italy sezione di Massafra, Università Popolare delle Gravine Ioniche e Centro Culturale di Ricerca e Formazione. “La via dello zafferano”.

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Libro di Barbara Wojciechowska Bianco in presentazione il 31 maggio. In questo suo ultimo lavoro, la studiosa e ricercatrice Barbara Wojciechowska Bianco, professore emerito in Letteratura Francese dell’Università del Salento e Officier des Palmes Académiques de France, propone una nuova ipotesi sull’origine del nome “Massafra”, che non è (come specifica), nè la terra degli Afri, né la terra dei Longobardi (Fara) ma è la terra dello zafferano (Massa-safra(num)-Ipotesi, la sua, convalidata dall’Accademia della Crusca nelle persone dei Professori Rosario Coluccia e Francesco Sabatini. Una ipotesi, la sua, che procede per fonti e argomentazioni.  Parla anche della storia delle colture dello zafferano nell’antichità.Secondo le sue ricerche, validate dall’Accademia della Crusca, il nome della città deriverebbe da “Massa-safra(num)”, cioè “terra dello zafferano”, contrariamente alle precedenti teorie che lo collegavano agli Afri o ai Longobardi.

Nel libro ripercorre la storia delle coltivazioni di zafferano dalla sua introduzione nell’antichità fino al XVIII secolo, evidenziando come Massafra fosse un nodo cruciale nel commercio europeo di questa preziosa spezia. Documenti storici attestano infatti una fitta rete di scambi che collegava la Puglia a mercati lontani raggiungendo anche l’Europa orientale. E specificando ancora che per un millennio lo zafferano abbia rappresentato una fonte di guadagno fondamentale per molte città pugliesi, inclusa Massafra, la quale partecipava attivamente a un sistema economico, sociale e culturale più ampio. Il volume intende risvegliare nei lettori la consapevolezza di questa eredità, proponendo la riscoperta di un elemento identitario della città e della regione.

La stessa autrice ci racconta che in uno dei suoi viaggi in Israele, una sua amica del posto, raccontando la storia della città e accennando alla coltivazione delle piante in quel territorio, pronunciò la parola zafferano in ebraico. Fu in quel momento che ella ebbe l’intuizione che quella sequenza di suoni in zeafran (pronunciato con la “s” dolce iniziale) potesse essere la seconda parte (“-safra”) contenuta nella parola Massafra e veicolare, quindi, il significato di “zafferano”. Non è la prima volta che parla di Massafra, anzi. I più ricorderanno tra l’altro la mostra fotografica che ha portato in tutto il mondo “Massafra, Gerusalemme d’Italia” (annullo filatelico in collaborazione con il Circolo Filatelico e Numismatico “A. Rospo”) in cui ha evidenziato le affinità paesaggistiche, architettoniche iconografiche di Massafra e Gerusalemme. E anche per quanto riguarda “La Via dello Zafferano” seguirà in una prossima presentazione anche un annullo filatelico in collaborazione dello stesso Circolo Filatelico “Rospo. Annullo che raggiungerà tante città italiane e straniere.

L’evento di presentazione sarà seguito da un buffet a base di zafferano al bar “La Tazza d’Oro” in piazza Garibaldi, offrendo ai partecipanti un’esperienza culinaria in linea con il tema del libro.

Nino Bellinvia

Nelle foto: 1) La Prof. Barbara Wojciechowska Bianco nel suo studio. 2) Locandina dell’evento. 3) Copertina del libro “La via dello Zafferano” (Antonio Dellisanti Editore).

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