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ABORTO, PILLON: LA LEGGE ANDREBBE CANCELLATA, MA NESSUN LAVAGGIO DEL CERVELLO AD UNA DONNA IN UN MOMENTO COSÌ DIFFICILE

 

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Questa mattina è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, ospite della trasmissione di approfondimento ‘L’Italia s’è desta’ condotta dal direttore del giornale radio Gianluca Fabi e da Roberta Feliziani Simone Pillon (Pro Vita) che ha commentato l’articolo pubblicato lunedì scorso su Repubblica dove si parla di due militanti pro vita che avrebbero offerto 100 euro a una ragazza per non abortire.

“Non credo neanche a una parola. Primo, non sono militanti pro vita nel senso che i militanti pro vita non vanno a fare il lavoro che invece fanno i centri di aiuto alla vita , si mettono a disposizione per le donne che hanno l’intenzione di abortire”.

E aggiunge:  “ma ti pare che ti offro 100 euro? Ma che siamo al mercato? È una cosa imbarazzante, vergognosa e inaccettabile.”

Rispetto alle polemiche sui comitati pro vita all’interno dei consultori ha affermato: “il Governo non ha deciso nulla, c’è una legge dello Stato che è la 194 del 78, che prevede esplicitamente che le associazioni possano collaborare con il consultorio: si tratta di associazioni che sono centri di aiuto alla vita e non c’entrano niente con pro vita e famiglia. Queste associazioni e i centri di aiuto alla vita già collaborano da anni e per esempio il centro di aiuto alla vita che era attivo da molti anni, 30 anni presso la clinica Mangiagalli di Milano, ha permesso che venissero al mondo 16.000 bambini che diversamente avevano già l’aborto programmato.

Il Governo-prosegue- ha semplicemente preso atto che un parlamentare della maggioranza ha presentato un emendamento a una norma che prevedeva l’uso dei fondi del PNRR proponendo di finanziare l’attività dei consultori e delle associazioni che nei consultori aiutano alla vita, non è che ha detto ‘inseriamo nei consultori i centri di aiuto alla vita’, già lo dice la legge 194, quindi non c’era manco bisogno di farlo. Però come sempre-precisa- la stampa quando si tratta di legge 194 preferisce raccontare le ideologie piuttosto che la realtà.”

Secondo Pillon: “i consultori in sé non assolvono una funzione di ascolto, confronto, di tentativo di persuasione rispetto alla scelta di abortire, per questo c’è bisogno della presenza di associazioni.” Secondo lui infatti: “le associazioni possono svolgere, laddove i consultori non ci sono o lavorano male, una ulteriore azione di sostegno alla donna in quella situazione così delicata. Però non è che c’è una funzione di convincimento, questo è importante. Per me quella legge andrebbe cancellata domani mattina, ma nessuno si è mai messo in testa di mettersi lì a fare il lavaggio del cervello a una donna in un momento così difficile, si tratta semplicemente di farsi vicini, di essere a disposizione, e credetemi moltissime volte già questo cambia completamente la prospettiva. Perché una donna in quella condizione se ha la possibilità di sentirsi aiutata e non abbandonata già respira”, conclude Pillon.

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