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ELEZIONI EUROPEE, BORGHI (LEGA): SE MATTARELLA PENSA CHE LA SOVRANITÀ SIA EUROPEA, ALLORA NON HA BISOGNO DI STARE DOVE STA. IL PIL DEL REGNO UNITO DOPO BREXIT CRESCE IL DOPPIO

 

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Questa mattina è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, ospite della trasmissione di approfondimento ‘L’Italia s’è desta’ condotta dal direttore del giornale radio Gianluca Fabi e da Roberta Feliziani, Claudio Borghi, senatore della Lega.

Così commenta la polemica scaturita dalle sue dichiarazioni sul Presidente della Repubblica Mattarella che dinanzi al corpo diplomatico aveva sostenuto che con il voto delle europee si sarebbe consacrata la sovranità europea “io ho fatto un ragionamento di metodo. Ho detto che se pensa che la sovranità sia in capo all’Europa allora lui, in quanto rappresentante della sovranità italiana, non ha bisogno di ricoprire quel ruolo. Ci sono delle figure che sono rappresentanti della sovranità. L’art. 1 della costituzione dice ‘l’Italia è una repubblica democratica fondata su lavoro, la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione’. Il Presidente della Repubblica, in quanto rappresentante dell’unità dello Stato italiano, è il rappresentante della sovranità italiana. Se io penso che la sovranità invece sia in capo all’unione europea, allora ci potranno essere delle figure intermedie così come appunto ci può essere il governatore della California, ma non c’è il presidente della repubblica della California perché la sovranità appunto è stata ceduta”.

 

Secondo il senatore Borghi: “quando c’era la famosa CEE,  avevamo degli Stati liberi, indipendenti, amici, della stessa radice culturale e storica, con un fiorente avvio di scambi culturali anche con i ragazzi che hanno imparato ad amare l’Europa proprio in quel periodo.” E ha aggiunto: “ poi si è incominciato a consentire che ci fosse un organismo esterno che andasse a ficcare il naso nella libertà degli altri Stati con regole assurde. Vedi per esempio l’austerità, il 3%, lo SPRED e tutti questi incubi che ci siamo creati e che gli altri paesi non hanno pur essendo in UE. La Polonia o la Svezia,per esempio,non sanno neanche cosa sia lo SPRED, il MES o altri strumenti di tortura inventati soltanto per disciplinare alcuni stati” .

Proprio sul MES Borghi ha detto “è stato congegnato semplicemente per mettere in ginocchio gli stati. Ci sarà un motivo per cui non li ha presi nessuno no? Non sono soldi aggiuntivi -ha commentato- se io dicessi di investire 30miliardi in più di sanità, mi farebbero la procedura d’infrazione per eccesso di spesa. Quindi io devo tenere il bilancio così come è adesso con tutti i tagli, i limiti, i vincoli ecc…”.

Riguardo invece la sua candidatura alle europee ha dichiarato “ci sono il 60% delle persone che vogliono meno Europa, perché l’ultimo sondaggio che ho visto dice che la stragrande maggioranza degli italiani vogliono meno potere all’ Europa e più potere ai singoli stati. Beh questi qualcuno li dovrà pur rappresentare”.

E continua “i partiti del nostro gruppo che sono tutti partiti che vogliono meno Europa, e  sono quasi tutti primo o secondo partito nel loro paese in fortissima crescita. Mi sembra che sia legittima la scelta di volere meno Europa, non è obbligatorio andare verso il treno del più Europa, cedere sovranità, far sì che comandi qualcuno da lontano”.

E sull’uscita della Gran Bretagna dall’Europa ha commentato: “il Regno Unito doveva affondare nell’oceano dopo la Brexit e invece il suo PIL cresce credo il triplo di quello della Germania post covid,eppure ne fanno di cavolate eh. I conservatori locali prenderanno una scoppola memorabile perché stanno governando male, ma pur governando male mi verrebbe da dire che loro stanno crescendo di più, quindi non capisco i timori. Noi in questo caso non stiamo parlando di uscire da niente, stiamo semplicemente cercando di dire freniamo questa corsa verso il più Europa e torniamo a prenderci in mano un po’ di leve”.

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