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Energia, Aidda: 4 proposte per aiutare  le aziende a diventare indipendenti
La presidente Giachetti: “Le grandi imprese in qualche modo possono trovare vie d’uscita, per piccole e medie rischio ecatombe”

Roma, 27 ottobre 2022. “Le grandi aziende in qualche modo hanno la capacità di trovare soluzioni, ma il mondo delle piccole imprese si sta spegnendo lentamente. C’è, è un tema di urgenza immediata, in azienda come in casa”.

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A dirlo è Antonella Giachetti, presidente di Aidda, che nei giorni scorsi ha promosso a Roma un incontro dal titolo  “Abbassare i costi energetici in attesa di una soluzione politica”.
Michele Russo, partner della società di consulenza Epta Prime
, ha condiviso le preoccupazioni e le istanze delle donne di Aidda provando a tracciare insieme la strada per superare la crisi, fra la necessità di un efficientamento dei consumi energetici anche attraverso interventi sui comportamenti delle persone e delle organizzazioni e la prospettiva di un’accelerazione nella produzione di energia da fonti rinnovabili per rendersi più indipendenti.

“Sul fronte della limitazione dei consumi – continua Giachetti – una cosa da fare subito è incentivare comportamenti virtuosi attraverso ad esempio interventi dello Stato a fondo perduto tesi ad azzerare l’incremento del prezzo della bolletta fino ad un consumo pari all’80% di quello dell’anno precedente (modello che sta adottando la Germania). Ma anche stabilizzare ed allungare le agevolazioni per l’efficientamento degli edifici aggiornando gli stessi alle numerose innovazioni tecniche che la scienza e la tecnologia stanno producendo, ad esempio sdoganare la agevolabilità degli isolanti termici in forma di vernici speciali da applicare sulle pareti”.

“Contemporaneamente – dice la presidente di Aidda – è urgente attivare percorsi per rendersi indipendenti, perché è evidente che con questo prezzo dell’energia diventa conveniente attivare impianti fotovoltaici. Producendo autonomamente energia oggi si attiva un investimento che può trovare copertura in un numero di anni minore rispetto al passato. Tali percorsi individuali delle imprese però non beneficiano di agevolazioni specifiche, per ottenere agevolazioni si deve ricorrere alle comunità energetiche rinnovabili, che possono rappresentare un volano dell’efficienza dei territori soprattutto se viene attivato un virtuoso percorso di collaborazione fra imprese private e pubblica amministrazione”.

“Perché le comunità energetiche rinnovabili possano esprimere appieno le loro potenzialità e possano essere realizzate in tempi brevi – conclude Giachetti –  Aidda sollecita interventi in risposta alle seguenti richieste.
1. Possibilità di realizzare le comunità da parte di tutte le imprese (senza limiti dimensionali);
2. Estensione delle categorie degli edifici dove realizzarle (alcuni edifici sacri, le caserme ecc.);
3. Semplificazione dell’iter burocratico;
4. Emanazione della normativa attuativa“.

 


La presidente Giachetti: “Le grandi imprese in qualche modo possono trovare vie d’uscita, per piccole e medie rischio ecatombe”

Roma, 27 ottobre 2022. “Le grandi aziende in qualche modo hanno la capacità di trovare soluzioni, ma il mondo delle piccole imprese si sta spegnendo lentamente. C’è, è un tema di urgenza immediata, in azienda come in casa”.

A dirlo è Antonella Giachetti, presidente di Aidda, che nei giorni scorsi ha promosso a Roma un incontro dal titolo  “Abbassare i costi energetici in attesa di una soluzione politica”.
Michele Russo, partner della società di consulenza Epta Prime
, ha condiviso le preoccupazioni e le istanze delle donne di Aidda provando a tracciare insieme la strada per superare la crisi, fra la necessità di un efficientamento dei consumi energetici anche attraverso interventi sui comportamenti delle persone e delle organizzazioni e la prospettiva di un’accelerazione nella produzione di energia da fonti rinnovabili per rendersi più indipendenti.

“Sul fronte della limitazione dei consumi – continua Giachetti – una cosa da fare subito è incentivare comportamenti virtuosi attraverso ad esempio interventi dello Stato a fondo perduto tesi ad azzerare l’incremento del prezzo della bolletta fino ad un consumo pari all’80% di quello dell’anno precedente (modello che sta adottando la Germania). Ma anche stabilizzare ed allungare le agevolazioni per l’efficientamento degli edifici aggiornando gli stessi alle numerose innovazioni tecniche che la scienza e la tecnologia stanno producendo, ad esempio sdoganare la agevolabilità degli isolanti termici in forma di vernici speciali da applicare sulle pareti”.

“Contemporaneamente – dice la presidente di Aidda – è urgente attivare percorsi per rendersi indipendenti, perché è evidente che con questo prezzo dell’energia diventa conveniente attivare impianti fotovoltaici. Producendo autonomamente energia oggi si attiva un investimento che può trovare copertura in un numero di anni minore rispetto al passato. Tali percorsi individuali delle imprese però non beneficiano di agevolazioni specifiche, per ottenere agevolazioni si deve ricorrere alle comunità energetiche rinnovabili, che possono rappresentare un volano dell’efficienza dei territori soprattutto se viene attivato un virtuoso percorso di collaborazione fra imprese private e pubblica amministrazione”.

“Perché le comunità energetiche rinnovabili possano esprimere appieno le loro potenzialità e possano essere realizzate in tempi brevi – conclude Giachetti –  Aidda sollecita interventi in risposta alle seguenti richieste.
1. Possibilità di realizzare le comunità da parte di tutte le imprese (senza limiti dimensionali);
2. Estensione delle categorie degli edifici dove realizzarle (alcuni edifici sacri, le caserme ecc.);
3. Semplificazione dell’iter burocratico;
4. Emanazione della normativa attuativa“.

 

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