Advertisement

 “Uno dei motivi scatenanti per il quale ho deciso di raccontare, è proprio questo, perché un giorno all’interno della magistratura mio dissero, “Luca tu devi raccontare come sono andate le cose”.

Faccio ancora parte del “sistema”, sono ancora dentro, perché c’è un ricorso pendente, quindi sono ancora dentro la Magistratura, l’ho fatto a maggior ragione quando è ancora in corso un delicato ricorso per la mia vicenda personale, ma in generale è un meccanismo di risposta che io avrei dato sin dall’immediatezza dei fatti, dal giorno dopo i fatti accaduti mi sono messo a disposizione sempre di chiunque, delle autorità giudiziarie e dei tanti magistrati per raccontare realmente quello che è accaduto, quello che era accaduto non si poteva raccontare solo con un segmento di un racconto di una serata, perché non avrebbe fotografato realmente la situazione, come oggi, tanto per essere chiari, la situazione interna alla magistratura non la si può fotografare solo con le chat presenti nel mio telefonino, sarebbe un non voler risolvere il problema, io invece penso che il coraggio oggi sia quello di affrontarlo a 360 gradi.”

Advertisement

Lo dichiara Luca Palamara ospite a Mattino5.

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteVERONICA MONTANINO RAMI
Articolo successivoLibro Palamara, Laboccetta (Polo Sud): “Il Parlamento non può fare finta di nulla, ne consiglio la lettura a Draghi”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui