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Pierfranco Bruni

Ci sono comportamenti e atteggiamenti. Poi è possibile sfiorare la possibilità del reato morale, etico, umano. Ma i comportamenti hanno una etica e una morale più cruenta di altro. Racconto un fatto semplice semplice ma completamente da far accapponare la pelle  Dante sarebbe inorridito.

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Settimane fa avevo portato sulle “pagine” dei social la questione relativa al tentativo di celebrare Dante in alcuni comuni e scuole del Sud. Ricordare Dante è sempre significativo come dedicare busti,  mentre considero meno significativo impiantare “panchine”, soprattutto per i costi.

Ebbene, il Comune di Carosino, in provincia di Taranto,  festeggia Dante, settimane fa, con una manifestazione dove è coinvolta come relatrice,  e quindi suppongo esperta di Dante, la moglie del sindaco tra i relatori (il primo manifesto parla addirittura di “a cura di”), chiaramente non retribuita, e l’inaugurazione di panchine sulle quali sono riportati i versi di Dante.

Nulla in contrario, per uno come me che è vissuto e vive di cultura e progettualità culturale nel Mic e in organismi internazionali, quindi come si dice un esperto, fino a quando ad un mio articolo precedente faccio notare che non sarebbe stato opportuno delegare la moglie del sindaco, semplice docente di lettere del liceo Moscati di Grottaglie, a relazionare “curando” la prima manifestazione. Un suggerimento semplicissimo: l’etica di un primo cittadino! Non coinvolgere moralmente culturalmente i parenti nelle attività del proprio mandato. Punto. Per etica semplicemente.

Io ho esercitato la funzione di vice presidente e assessore alla cultura della provincia di Taranto per 4 anni e la mia famiglia è stata completamente assente in tutto e per tutto. SIC! Altro stile! Altri uomini. Altri comportamenti.

Il signor sindaco di Carosino, marito della relatrice, mi sfilza un attacco senza attenuanti quando la questione posta era ben altra della sua risposta data. Non aveva forse ben compreso le mie parole. Comprensibile. Eppure avevo citato Cesare… Lo invito, scendendo dalla mia posizione,  a un confronto pubblico. Silenzio! Risponde che la moglie non si tocca. Ma nessuno ha messo in dubbio la signora moglie. Mai mi permetterei. L’educazione è eleganza e stile nella mia vita. Bensì l’etica e il comportamento dell’atto che non è un bell’esempio, essendo egli sindaco ed ella la moglie del sindaco.

Ora la questione si ripete. Si raddoppia. Una ulteriore manifestazione su Dante con la presenza nuovamente di un intervento della moglie. Mi chiedo … ma esiste una etica? Un comportamento morale, un un’atteggiamento di umiltà o chi gestisce si sente padrone di tutto? Persino delle etiche altrui? Esiste una cittadinanza libera e scevra con un pensiero ragionante?

Comportamento scorretto proprio sul piano di ciò che si chiama cultura nei confronti di una intera comunità. Ma poi la cosa,  il fatto, più grave è un altro e si va oltre il comportamento e l’etica e interessa le panchine inaugurate e sparite il giorno successivo perché, si dice, le scritte, ovvero i versi si sono volatilizzati.

Che fine hanno fatto? Dove si trovano? Chi ha sbagliato le incisioni dei versi, chi ha scelto i versi, quanto sono costate e quanto costeranno se dovessero essere restaurate, di chi sono le responsabilità, perché l’assessore alla cultura non ha vigilato… Chi paga erariamente? Eppure sono passate settimane. Silenzio.

Questa è cultura? È fare cultura? Questa è etica? No signori miei, non ci siamo. Potete insultarmi fino a quando e come volete su fb o su altro (io sono altro),  io andrò avanti raccontando con tutti gli strumenti dappertutto il comportamento non etico del sindaco e di tutta l’amministrazione comunale di Carosino su questa vicenda.

È un legame tra cultura ed etica e sono state lacerate entrambe. Il secondo punto  tempo fa aveva riguardato il Liceo Moscati di Grottaglie con il relativo Comune assente su Dante e cultura. È l’unico Liceo, quello di Grottaglie, il Moscati,  che non ha avuto la sistematicità di celebrare Dante nel Dante700. Perché? Per quali motivi? Non interessa? Non lo ha ritenuto opportuno? Non rientra nella progettualità didattica delle indicazioni del Ministero e della Presidenza del Consiglio? Eppure altre attività anche a distanza sono state partecipate.

Credo che la dirigente scolastica dovrà rispondere in sede di commissione ministeriale per le mancate Celebrazioni su DANTE700, anche perché a rientro dopo le vacanze le CELEBRAZIONI sono in fase di conclusione. Eppure altri Licei addirittura hanno anticipato il DANTE700 come Manduria, Archita di Taranto, il Casalini di San Marzano e molte associazioni hanno testimoniato interventi straordinari come quelli di Nello de Gregorio di Taranto.

Il Comune di Grottaglie? Il capitolo cultura non gli appartiene ed è inutile parlarne, in cinque anni ha prodotto solo l’assenza culturale. Vuoto!  Il resto si vedrà. Nulla lascia.

Dante non andava trattato come è stato mostrato tra Carosino e Moscati e Grottaglie.  Siamo fuori di ogni dialettica non solo politica ma di idee, educativa, pedagogica e amministrativa. Su queste questioni non mi fermerò. Esigo, come uomo delle istituzioni e uomo libero, sia la certezza che il suo dubbio sia la verità che la ragione. Pronto sempre a qualsiasi confronto pubblico su questi temi con tutti. Ci vuole ragione e tolleranza e non arroganza e prosopopea. Dante sarebbe inorridito. Lo hanno esiliato nuovamente per il comportamento deplorevole di un Comune, anzi due, e un Liceo che lo ha completamente dimenticato. Ciò è da non depositare nell’oblio. La lezione di Sciascia è nella mia vita e la certezza del dubbio mi rende completamente libero.

 

 

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