TESTAMENTO SOCIO-POLITICO DI UN QUASI NOVANTENNE…
Sono nato nell’aprile del 1935 e, considerato il fatto che mi vengono ancora riconosciuti rispetto, fiducia e considerazione anche nell’esercizio dell’informazione che tuttora pratico quasi quotidianamente, oltre ad avere un pregresso professionale di rispetto in campo economico-finanziario, mi arrogo pertanto la presunzione di fare delle considerazioni, a mio avviso molto oggettive, sul dramma surreale che sta attualmente vivendo l’Italia, fors’anche indipendentemente dal Covid, appalesatosi questo per certuni più uno strumento politico che un “memento homo” per affrontare e programmare il futuro.
Non sono disposto infatti a pensare che una Meloni e/o un Salvini, anche se i sondaggi sembrano favorirli, possano tirare la corda ancor più di tanto anche perché, salvo che, quanto a durata nel sonno, il popolo italiano dia ancora dei punti al ghiro, alla talpa o alle marmotte, una volta sveglio intenda ricordarsi che il Paese è andato a rotoli due volte: la prima con Benito Mussolini, la seconda con Silvio Berlusconi, ove all’interno di quest’ultimo e gruppi misti, esistono ancora delinquenti che a suo tempo agivano con… spranghe ed altro (non faccio nomi perché verrei denunciati e non sono un… Andreotti per difendermi, loro possono tutto io nulla, ho degli esempi anche in famiglia quanto a scarsa intelligenza politica).
Per contro, mi pare anche molto improbabile che la sinistra possa emergere in quanto, al suo interno, esiste un quoziente politico di intelligenza molto vicino allo zero, (salvo eccezioni sia da una parte che dall’altra) realtà questa che spiega perché al governo ci sia un Draghi che, con tutto il rispetto per la sua persona ed il suo pregresso professionale, non è un miracolo della scienza e della tecnica (come si sul dire) ma un personaggio di rilievo come lo sarebbero stati tanti miei colleghi direttori però di banche centrali. Fors’anche meglio, questi ultimi, in quanto più a contatto con le materiali esigenze dei territori sia in Italia che in altre parti del mondo . Un Enrico Cuccia o un Raffaelle Mattioli, sotto i quali ho lavorato, valevano meno di Draghi ?
Ricordiamo che i soldi UE non sono merito esclusivo di Draghi, ma di Conte. Ma sì è preferito assegnarne la gestione, anche giustamente, perché il primo avrebbe saputo muoversi meglio in Europa. Del resto, Draghi che cos’è ? Un uomo messo lì da Mattarella perché non c’era altro da fare per mettere dentro cani e porci al governo che ora pretendono addirittura la Presidenza della Repubblica dopo essere stati condannati con sentenze passate in giudicato !
Ora c’è il semestre bianco e Mattarella non può fare niente, ma saranno sicuramente gli altri a farlo, come del resto hanno già fatto.
Il Paese è allo sbando sociale, morale, politico: anche se il Nord-Est in cui abito ha risultati molto positivi nella produzione (40 ?) ma vedrete che ci penserà il semestre bianco a farci precipitare. Ormai i politici hanno mostrato tutti la loro faccia: l’unico con la faccia da onesto, Giuseppe Conte, che ha governato in un periodo in cui non ce l’avrebbe fatta nemmeno il Padreterno (non è una bestemmia !) è stato messo a tacere da una politica delinquenziale oltre che incapace.
La nausea politica , anche questo lo voglio dire, che si respira grazie anche certa stampa che, non avendo nulla di buono da scrivere, ci ricama sopra con “scooperismi” volti a portare acqua al mulino degli editori in quanto non avrebbero lavoro, mi fa vera miseria. Ed a questo proposito, apprezzo la serietà, la competenza, la memoria ed il coraggio del Collega Marco Travaglio che, al di là di qualche sensazionalismo di troppo, non fa parte del gregge !!!
Arnaldo De Porti
