Advertisement

Che cosa può succedere quando amicizie e inimicizie si incontrano, nei processi di valutazione del personale della Pubblica Amministrazione? Fino a quale punto si può consentire alla discrezionalità tecnica di spingersi? Che cosa può accadere a chi non si allinea al sistema dominante? La situazione attuale dell’Università italiana offre un quadro drammatico, e molto preoccupante, soprattutto considerato il ruolo cruciale che l’insegnamento universitario ha nella formazione, anche etica, delle giovani generazioni.

Chi non sta al gioco, resta fuori; se è riuscito a entrare, magari “solo” in ragione della sua capacità di lavoro (accade, talvolta), viene isolato. Di certo, non gli si consentirà mai di diventare Professore Ordinario. La via più efficace è quella di negargli, sino allo sfinimento (suo, negli auspici di qualcuno), l’idoneità alla Prima Fascia nell’Abilitazione Scientifica Nazionale istituita dalla Legge Gelmini (L. 240/2010): per ottenere questo risultato, alle Commissioni è sufficiente ricorrere alle forme più censurabili della discrezionalità tecnica loro consentita. E lo fanno, puntualmente.

Advertisement

Se poi l’Ateneo cui il non allineato appartiene, su istanza degli stessi Commissari che lo hanno a più riprese giudicato non idoneo in sede di ASN, decide di ricorrere, per occupare la posizione di Ordinario cui lui potrebbe aspirare (sempre che la serie di non idoneità s’interrompa), alla chiamata diretta di un docente al di fuori di ogni valutazione, comparativa e non, persino di altra disciplina e senza Abilitazione Scientifica, allora il delitto è perfetto. L’ho ricostruito, questa settimana, da brava giallista, nella ennesima interrogazione al Ministro dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa: l’Atto Senato n. 3-03089 del 15 febbraio, sottoscritto anche dai sen. Angrisani, Granato e Lannutti. Il reclutamento di studiosi italiani dall’estero mediante chiamata diretta è infatti l’ultima frontiera, almeno per ora, in tema di accessi pilotati ai ranghi della docenza universitaria; ha il vantaggio di un procedimento non comparativo che si svolge senza alcuna pubblicità, godendo finanche del cofinanziamento ministeriale: http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Sindisp/0/1332400/index.html. Dal “ritorno dei cervelli” al “ritorno degli amici” è un attimo; unico requisito indispensabile è essere gradito a chi conta.

 

Margherita Corrado (Senato, Gruppo Misto – Commissione Cultura)

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedente“Tutta la città” il nuovo singolo del giovane rocker MEZKAL
Articolo successivo“Sia fatta la Tua Volontà. Il valore di un’Identità”,  nel libro di Giovanna Cicilano il diario di una rinascita e di una conversione a Cristo

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui