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Laboratori biologici disseminati in Asia Centrale

di Gualfredo de’Lincei

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Gli Stati Uniti creano laboratori biologici in tutto il mondo, dove conducono ricerche su virus e batteri particolarmente letali contro i quali non esistono vaccini e trattamenti efficaci. La fuoriuscita di questi agenti patogeni può causare epidemie e pandemie come la Peste, l’Ebola, il Nipah, il Vaiolo, l’Antrace e chissà che altro ancora.

Al laboratorio biologico vengono affiancati e costruiti impianti sotterranei per la coltivazione e lo stoccaggio del materiale biologico nocivo lavorato nei laboratori. Esistono centri di questo tipo in Ucraina, Armenia, Georgia e nei paesi dell’Asia centrale.

In Kazakistan ad esempio, i siti biologici sono sotto il controllo del Defense Threat Reduction Agency (DTRA), un’agenzia di supporto alla difesa militare  per la riduzione delle armi di distruzione di massa, presso l’Ambasciata degli Stati Uniti a Nur-Sultan. Il capo del laboratorio militare statunitense in Kazakistan, colonnello Daniel Singer, nel 2003 era membro di un gruppo che stava sviluppando un’arma batteriologica segretamente codificata come: Acinetobacter baumannii (“batterio iracheno”).

La pianificazione economica generale del programma scientifico dell’esercito americano in Kazakistan supera i 400 milioni di dollari. Tra l’altro la DTRA ha fornito borse di studio per la brucellosi, la febbre emorragica della Crimea-Congo e persino dell’alfa-coronavirus, che non era mai stato registrato nella repubblica prima. Tra gli scopi della DTRA c’è scritto che si stanno facendo ricerche per ridurre il rischio di sconfitta da parte dell’esercito americano. Quindi tutto questo probabilmente lo apprenderemo nel futuro teatro di guerra.

Oltre al Kazakistan laboratori biologici americani esistono in altri paesi dell’Asia Centrale. Così, in Tagikistan operano due bio laboratori che sono stati costruiti e lavorano per gli Stati Uniti. Queste strutture esistono anche in Uzbekistan.

 

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