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All’Università di Sassari tutto funziona a dovere. Questo vorrebbero farci credere ma domani, 17 marzo, i membri del CdA dell’Ateneo si apprestano a consumare l’ennesimo atto che dimostrerà con i fatti, non a parole, quanto trasparenza e legalità siano di casa a Piazza Università. Il 14 e 15 febbraio u.s., “Sardinia Post” ha dato conto dei presunti concorsi truccati per ricercatore a tempo determinato tipo b che coinvolgono l’università turritana: quello in Topografia antica oggetto di una mia recente interrogazione e quello in Biochimica, bandito a settembre 2020 e svolto a giugno 2021, di cui la stampa locale si occupò a fine settembre scorso, segnalato come irregolare dallo stesso Presidente di Commissione, prof. Saverio Bettuzzi. A quest’ultimo caso si riferisce l’interrogazione a mia prima firma – un’altra – depositata ieri e in pubblicazione domani, sottoscritta anche adi senatori Angrisani, Granato, Lannutti e Morra, che, lungi dal limitarsi a deplorare quanto già noto su quella scabrosa vicenda, ne analizza gli esiti più recenti, arrivando fino alla strettissima attualità. La seconda classificata nel prefato concorso per RTDB in Biochimica, infatti, dopo avere impugnato davanti al TAR la graduatoria finale, avrebbe accertato che la vincitrice sarebbe in realtà laureata in Scienze Naturali, non Biologiche, e che un titolo da quella dichiarato non troverebbe corrispondenza nei registri ufficiali del Dipartimento di Chimica e Farmacia. Messa alle strette da tali evidenze, pare che la prima classificata abbia rassegnato le dimissioni (a settembre 2021 il decreto del Rettore e la delibera del Consiglio di Dipartimento l’avevano già riconosciuta vincitrice ma si era in attesa della pronuncia del Consiglio di Amministrazione e della successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale). Al contempo, però, avendo accolto pressanti inviti ad accantonare in via provvisoria le proprie ambizioni accademiche, sarebbe stata chiamata dal Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Sassari ad assumere quell’incarico su cui è attesa, domani, la decisione del CdA in ordine alla presa di servizio. Non basta, la dottoressa in questione sarebbe in servizio presso l’Azienda Territoriale Sanitaria di Sassari, risultando inclusa in una lista di aspiranti a 6 posti a tempo indeterminato di Dirigente Farmacista-Farmacia Ospedaliera dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari che la vede sedicesima in classifica. E sarà certamente un caso, ma qualcuno l’ha notato ed è stato lambito dal dubbio, che la Farmacia della citata ATS ricada sotto la direzione amministrativa della sig.ra R.M.B., che pare sia la consorte del Rettore di UniSS. Ho chiesto, perciò, al Ministro Messa se: “nelle more delle indagini che sarebbero in atto da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari (da ultimo sul concorso per RTDB in Biochimica bandito nel 2020 ma anche per episodi precedenti), non ritenga necessario e urgente disporre una ispezione che faccia luce su tutte le procedure concorsuali bandite, all’Università di Sassari, nell’ultimo biennio.

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Margherita Corrado (Senato Gruppo Misto – Commissione Antimafia)

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