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«Esprimo solidarietà e vicinanza alla dottoressa dell’ospedale di Vibo Valentia aggredita in servizio dal familiare di un paziente che doveva essere trasferito altrove».  Lo afferma, in una nota, il deputato di Alternativa Francesco Sapia, che alla Camera siede in commissione Sanità. «Purtroppo, episodi del genere, sempre da condannare, sono diventati sempre più frequenti, in Calabria. Questi fatti – osserva il parlamentare – indicano una diffusa sfiducia negli utenti, che spesso assume i connotati della violenza e della prevaricazione da parte di loro parenti. È una guerra tra poveri, in realtà, perché da un lato ci sono pazienti e familiari che non trovano risposte adeguate e servizi normali, dall’altro abbiamo medici e altri sanitari sfiancati da turni massacranti per carenza di personale». «È giunto il momento – conclude Sapia – di accelerare sulle assunzioni e di cambiare i criteri di determinazione dei fabbisogni, fermi a 17 anni fa ed estremamente penalizzanti, soprattutto per regioni come la Calabria. Confermo il mio impegno in proposito, con la speranza che il governo ascolti e comprenda».

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