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Più di 500 studiosi iraniani americani chiedono al Presidente degli Stati Uniti di mantenere l’IRGC sulla lista dei terroristi del Dipartimento di Stato

 

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Di Mahmoud Hakamian

Più di 500 eminenti accademici iraniani residenti in America hanno firmato una lettera aperta al Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, lo scorso 12 aprile nella quale viene chiesto all’Amministrazione di mantenere il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie del regime iraniano (IRGC), nella lista del Dipartimento di Stato delle Organizzazioni Terroristiche Straniere (FTO).

Una iniziativa ispirata e guidata dal Comitato “ad hoc” dei professionisti iraniani sulla politica dell’Iran. La maggior parte dei firmatari sono anche sostenitori Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (NCRI) e del piano in dieci punti della  Presidente eletta del “NCRI”, Maryam Rajavi.

Nella lettera viene subito sottolineato come l’IRGC rappresenti lo strumento di Teheran per alimentare ed espandere il terrorismo all’estero, mentre impone dure misure di repressione al proprio popolo in tutto il paese.

I firmatari, allo stesso tempo, hanno voluto evidenziare il fatto che “la rimozione dell’IRGC dalla lista delle FTO rischierà di essere percepita come un totale disinteresse nei confronti della lotta che gli iraniani stanno portando avanti a duro prezzo per la libertà e la dignità”.

“For over a century, the people of Iran have struggled for freedom from the tyranny of the Shah (and his predecessors) and the mullahs currently ruling in Iran,” the signatories underscored. The letter urges the Biden Administration to stand shoulder to shoulder with the Iranian people in their ongoing struggle to establish peace, democracy, and freedom in a non-nuclear republic in Iran.

“Per oltre un secolo, il popolo iraniano ha lottato per la libertà dalla tirannia dello Scià (e dei suoi predecessori) e dai mullah che attualmente governano in Iran”. Nella lettera, inoltre, l’Amministrazione Biden viene sollecitata a stare al fianco del popolo iraniano nella sua lotta per stabilire la pace, la democrazia e la libertà in una repubblica di Iran non nucleare.

“Mentre accogliamo con favore l’opposizione del Presidente Biden alla rimozione dell’IRGC dalla lista FTO, rimaniamo vigili e preoccupati per qualsiasi ulteriore concessione al regime terroristico di Teheran. Non c’è distinzione alcuna tra l’IRGC e la forza Quds. Operano come una sola unità per finanziare, promuovere e attuare l’agenda di Khamenei. L’attuale designazione è giustificata e dovrebbe rimanere intatta”, ha dichiarato il professor Kazem Kazerounian dell’Università del Connecticut, uno dei principali organizzatori di questa iniziativa e coordinatore principale del Comitato “ad hoc”, in un’intervista ai media.

“Questo regime è sopravvissuto finora poggiando su due pilastri”, ha detto a Fox News Digital Kazem Kazerounian, decano della Scuola di Ingegneria dell’Università del Connecticut. “Uno è la repressione in casa, l’altro il terrorismo all’estero. L’IRGC è stato lo strumento principale per assicurare la sopravvivenza del regime e nel perseguire questi due sinistri obiettivi… Ecco perché sono così ansiosi che l’IRGC venga rimosso dalla lista FTO”.

Anche se la lista “FTO” del Dipartimento di Stato si concentra sulle attività terroristiche, la comunità internazionale non dovrebbe dimenticare la lunga storia di repressione dell’IRGC contro il popolo iraniano, in particolare l’uccisione di oltre 1.500 manifestanti durante la rivolta nazionale del novembre 2019.

“La lettera riflette le opinioni di molti americani-iraniani che sono in contatto con i loro familiari in Iran, molti dei quali sono vittime della brutale repressione dell’IRGC in patria”, ha detto Sima Yazdani, una nota esperta di tecnologia dell’informazione.

“Quando si guarda alle proteste anti-regime in corso in Iran, l’obiettivo è quello di far sparire il regime. Questo regime è debole, manca di legittimità, e la principale opposizione, il MEK, sta guadagnando terreno in Iran”, ha affermato Kazerounian a Fox News Digital in riferimento all’opposizione iraniana portata avanti dal “People’s Mojahedin Organization of Iran” (PMOI/MEK). “Dobbiamo guardare alla questione di Teheran in modo più olistico per il bene della pace e della stabilità mondiale”.

Vale anche la pena notare che l’IRGC sorveglia e controlla il programma nucleare e gli sviluppi missilistici del regime iraniano, cercando di trarre i massimi benefici da un potenziale accordo nucleare a Vienna e dalla esclusione dalla lista FTO del Dipartimento di Stato.

“I colloqui di Vienna non fanno altro che legittimare il regime brutale e terrorista di Teheran. Nessuna concessione dovrebbe essere offerta ai mullah, all’IRGC o al loro presidente assassino Ebrahim Raisi. Semmai, l’America dovrebbe ritenere il regime dei mullah responsabile delle continue violazioni dei diritti umani in patria, del terrorismo all’estero e del sostegno distruttivo alle milizie “proxy” terroristiche nella regione”, ha dichiarato il dottor Shahin Toutounchi, illustre ingegnere della Lattice Semiconductor Corporation, in un’intervista con Al Arabiya English.

“Non è casuale che il regime iraniano abbia posto la rimozione dell’IRGC dalla lista dei terroristi sopra ogni altra questione. Il verificarsi di una tale sciagurata decisione, da parte degli Stati Uniti scatenerà di nuovo questo orribile gruppo sia sul popolo iraniano sia sugli altri Paesi della regione”, ha aggiunto Toutounchi, sottolineando che molti di coloro che hanno firmato la lettera, e le loro famiglie, hanno avuto esperienza diretta delle atrocità dell’IRGC.

“È chiaramente significativo come l’IRGC non abbia mostrato la benché minima intenzione né di porre un freno alle malvagità comportamento maligno né di promuovere le istituzioni democratiche. Al contrario, l’IRGC sta giocando un ruolo crescente nella creazione di unità navali “proxy”, l’impiego di UAV per operazioni di terrore e finanziando il terrorismo in tutto il mondo”, si legge nella lettera.

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