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NIP WORLD MASTERCHEF: AL GIORNALISTA DANIELE BARTOCCI IL PREMIO PIZZA D’ORO 

Si è svolto il 2 e 3 maggio all’Hotel Dante di Cervia il Gran Galà dei World Masterchef – International Meeting 2022. Al marchigiano Daniele Bartocci, giornalista e Sviluppo Nuovi Mercati di una nota azienda agroalimentare italiana, è andato il Premio Pizza d’Oro per il Giornalismo. Daniele Bartocci, dopo essere stato eletto poche settimane fa alla Borsa di Piazza Affari Milano (Innovation&Leadership Le Fonti Awards) Professionista dell’Anno 2022 Comunicazione Food/Giornalismo Sport, sarà proprio uno dei giudici del programma televisivo di Sky “King of Pizza”. Un talent show presto in onda su Canale Italia e a cui parteciperanno a numerosi player del Food, pronti ad affrontarsi a colpi di pizza gourmet alla ricerca del titolo di Re della Pizza. Si tratta di un format tv (20 puntate) unico nel suo genere e interamente dedicato ai valori del gourmet e del Made in Italy, con finalissima presso il Castello Regina Margherita di Savoia a Gressoney, location in cui è stato girato il Peggior Natale della mia Vita con Diego Abatantuono e Fabio De Luigi. Riguardo agli Awards Nip, davvero una splendida cornice – quella della riviera cervese targata World Masterchef 2022 – in cui sono state consacrate le eccellenze del mondo professionale e imprenditoriale, personalità del food che si sono contraddistinte nelle rispettive categorie per vision, risultati e mission raggiunte, elevata specializzazione, tenacia e resilienza in tempi di pandemia Covid-19. Il Gran Galà dei World Masterchef – International Meeting è stato organizzato da Nip (Nazionale Italiana Pizzaioli), presieduta dalla lungimirante mente di Dovilio Nardi. Nip detiene ad oggi 8 Guinness World Records tra cui la Pizza più lunga del Mondo all’Expo di Milano 2015 (Pizza di 1.595,45 metri) e il Pane Gluten Free più lungo del mondo (Brescia 2013 – 58,10 mt).

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LE DICHIARAZIONI DI DANIELE BARTOCCI: Un riconoscimento inaspettato, quello di Pizza D’oro, un premio che mi gratifica e che mi dà ancor più entusiasmo per continuare con motivazione e determinazione il mio percorso all’interno del food. Due giornate molto importanti a Cervia con i Nip World Masterchef, dove si è parlato di nuove tendenze alimentari, sostenibilità e nuovi modelli di business applicato al settore food. Food e sport a mio parere vanno oggi a costituire la benzina vincente in un’era in cui corretta alimentazione e virtuosa attività agonistica vanno di pari passo.  In questi mesi ho avuto il piacere di essere presente in importanti eventi di food&beverage e ho potuto constatare, tra i vari aspetti di rilievo, come vegano e biologico siano concetti sempre più in voga non solo tra gli operatori NormalTrade/Horeca ma anche all’interno dei modelli (online e offline) seguiti dalle nuove generazioni. Tecnologie innovative a livello di processo e di prodotto rappresenteranno ancor più un valore aggiunto in questo 2022, meglio conosciuto come era post-pandemia: la produzione alimentare dovrà divenire sempre più smart ed efficiente, riducendo gli sprechi e puntando su pack innovativi e sulle versioni plant-based e bio-based, valorizzando nel contempo digitalizzazione b2b, sostenibilità ambientale e tutelando altresì il benessere animale e l’ecosistema inteso nella sua accezione più ampia. Negli ultimi anni la sostenibilità è diventato un fattore chiave, un elemento estremamente competitivo e trainante, anche in un’ottica di customer satisfaction, con offerte di servizi e specifici prodotti basati su slogan ambientalistici, sostenibili ed ecologici; ciò non può che aiutare a rafforzare il legame con i propri clienti e stakeholder e il patrimonio relazionale a 360 gradi. Al giorno d’oggi non è più sufficiente avere un ottimo posizionamento dei propri brand e nemmeno un efficace storytelling, bensì  agire con intelligenza e lungimiranza nelle questioni ritenute fondamentali per la società. Ciò tramite una fruttuosa brand identity legata ad elementi tangibili di ecologia e sostenibilità da trasmettere in maniera diretta e indiretta all’utente finale. Un processo di filiera deve inevitabilmente rispecchiare i nuovi ‘canoni’ del consumatore ovvero i nuovi trend 2.0: applicarsi in maniera efficace ed efficiente in questa direzione, dunque sia in termini di vision e mission finale sia in termini di razionalizzazione delle risorse, permetterà alla realtà produttrice di avere ad esempio spazio di referenze e visibilità a scaffale all’interno dei vari pdv, con una visibilità crescente e consolidata delle proprie referenze e dei propri brand”.

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