Advertisement

Ogni settimana diversi lettori si lamentano di non ricevere più “Il Punto”.

Poiché ho tutta l’intenzione di continuare a scriverlo, prego chi venga a trovarsi in questa situazione di avvisarmi via mail tenuto conto che non si riesce a capire il perché di questa auto-cancellazione che purtroppo continua da mesi. Ricordo che comunque – già nella giornata di venerdì – IL PUNTO della settimana è visibile sul mio sito www.marcozacchera.it Grazie!

Advertisement

 

RIASSUMENDO Sostanzialmente niente di nuovo in Ucraina: al di là delle notizie vendute tra le mura domestiche, l’Italia conta d’altronde  poco o nulla sul piano diplomatico, gioca a mettersi in mostra e spera che qualcun altro risolva i problemi per una pace che purtroppo sembra sempre più improbabile a tempi brevi. Intanto le recenti stragi in USA sottolineano lo strapotere della lobby degli armamenti dentro e soprattutto fuori il paese, mentre noi viviamo alla giornata sperando nel quotidiano “bonus” emolliente. Circa i referendum chissenefrega, tanto ci pensa la Littizzetto a spiegarci che tanto siamo tutti cretini e forse ha perfettamente ragione. Finalino con questioni energetiche e soprattutto la tristezza che mi ha accompagnato durante una visita-lampo in Sicilia…

 

TRISTEZZE

Ho accompagnato una coppia di amici cileni in Sicilia. Da 20.000 chilometri di distanza volevano finalmente vistarla, affascinati della sua storia ed ho così rivisto con loro una terra meravigliosa e monumenti unici, ma tra cumuli di immondizie, sporcizia, degrado, strade a pezzi, palazzi puntellati, rottami, disordine.

Una umiliazione profonda come italiano, con cumuli di rifiuti perfino ai margini della Valle dei Templi, tra mancanza di servizi, rovi e parcheggi polverosi. A dare il benvenuto all’area archeologica – salendo da Porto Empedocle – un materasso bruciato al lato della strada proprio sotto l’indicazione del tempio di Giunone,

Una Palermo tragicamente sciatta, sporca, puntellata e cadente – ho trovato invece migliorata Catania – con strade (“autostrade”?!) in giro per l’Isola gratis ma fatiscenti e con decine di deviazioni stradali, ponti sconnessi, viadotti impraticabili e sovrastante a tutto una sporcizia ostentata e sconcertante.

Ma perché ridursi così? Ma cosa a mai serve il PNRR quando la priorità sarebbe mantenere bene almeno quello che abbiamo avuto gratuitamente in dono dai nostri antenati, “vendendolo” agli occhi del mondo, potendo così smuovere somme enormi e creando milioni di nuovi posti di lavoro con un turismo rispettoso, integrato, aperto?

Invece continuiamo a buttar via le risorse che abbiamo ed evidentemente non sono serviti a nulla neppure decenni di sfruttamento del suolo tra abusivismo, distruzioni, abbandoni, incuria e saccheggi.

Quanta profonda  tristezza…

 

MOSCA E DINTORNI

Matteo Salvini non andrà a Mosca sommerso dalle critiche per l’annuncio del suo possibile viaggio, ma vorrei capire chi abbia però allora il diritto di andarci o meno, per che cosa fare e aspettandosi chissà quali risultati. Parliamoci chiaro: la mossa del leader della Lega mi era sembrata semplicemente demagogica ed auto-pubblicitaria (come lo era stato andare per qualche ora in Polonia, due mesi fa, a salutare i profughi).

Allo stesso modo è altrettanto demagogico raccontare però continuamente che l’Italia “vuole la pace” e poi fornire armi all’ Ucraina o straparlare di piani di pace “alla Di Maio” quando tuttora non si sa neppure come e con chi la Farnesina si inventi chissà quali mosse internazionali. Punto e a capo: credo che per Putin l’opinione dell’Italia sull’Ucraina conti ben poco e – a livello di amicizia personale –  forse l’unico che avrebbe potuto parlare amichevolmente con lui spingendolo a desistere dagli attacchi poteva essere Berlusconi (e credo che in privato ci abbia anche provato).  Il resto conta poco o nulla, salvo che l’Italia avesse assunto in chiave UE una posizione di effettiva diversità, come sta facendo l’Ungheria.

Roma ha scelto invece di stare graniticamente con Bruxelles (anche perché stretta tra i debiti) e se questo può rafforzare l’Europa è certo però che non ha avuto un segno di ringraziamento comunitario neppure in campo energetico. Alla fine così stiamo prendendo botte da tutti, non contiamo niente e paghiamo per gli altri: un gran bel risultato!

 

ANCORA ENERGIA

Ho ricevuto molti commenti alle mie note della scorsa settimana sull’ ENERGIA VERDE (o presunta tale) a sottolineare di come molto spesso la demagogia si impadronisca di un argomento e sia censurato perfino il dibattito, per esempio quello sull’ENERGIA NUCLEARE o anche sulle controindicazioni all’utilizzo generalizzato delle auto elettriche.

Sono temi controversi, ma su cui la pubblica opinione è volutamente poco informata, così come pochi sanno che nel 1954 (parliamo di 68 anni fa!) l’Italia estraeva quasi 3 miliardi di metri cubi di gas dall’ Adriatico e dalla pianura padana. Una estrazione salita negli anni fino a quasi 20 mld di mc arrivando a coprire un terzo dei bisogni nazionali. Oggi è tornata ai livelli anni ’50 importando però contemporaneamente 76 mld di metri cubi e quindi dipendendo per il 95% dall’estero. A parte il problema del gas russo, resta il fatto che noi “ecologicamente” non estraiamo quasi più gas, pur avendo riserve stimate di almeno 350 mld di metri cubi. Bravi, così siamo “ecologi” e Greta ringrazia. Peccato che al nostro posto estrae invece la Croazia che pompa dagli stessi “nostri” giacimenti adriatici e quest’anno coprirà così quasi il 40% del gas che gli serve.

 

I BONUS  “PSICOLOGI”

Credevo che Draghi – andando al governo – fosse in grado di finalmente razionalizzare la spesa pubblica ed il prelievo fiscale con la giusta austerità non dovendo guardare in faccia a nessuno per la sua autorevolezza. Sedici mesi dopo mi chiedo invece dove sia una sua strategia dietro alla quotidiana politica dei “bonus” che sono solo le classiche pezze messe alle toppe per ridurre le proteste e aiutare questa o quella categoria.

Bonus che ormai arrivano per (quasi) tutto, a seconda del peso delle lobby: dalle auto alle facciate ai monopattini, adesso anche per gli psicologi post-covid. Ma ci rendiamo conto che questa è ancora una volta solo una politica economica miope, tesa solo al consenso immediato?

Se neppure Draghi è riuscito a cambiare in modo minimamente serio il nostro sistema burocratico e fiscale temo che davvero non ci sarà mai nessuno in grado di farlo e questa è una pessima costatazione, perché vuol dire che il nostro Paese forse non si riformerà mai, soprattutto perché NON VUOLE riformarsi.

 

LOBBY DELLE ARMI

L’ennesima strage di bambini in una scuola del Texas ad opera di un diciottenne che aveva legalmente acquistato armi da guerra in negozio è l’ennesimo esempio di come sia contraddittoria l’opinione pubblica americana che piange i morti innocenti, ma continua a sostenere la necessità di auto-armarsi.

Si dice (giustamente) che la politica e l’opinione pubblica americana siano manovrate dalle “lobby delle armi” che blocca ogni riforma e finanzia – dollari alla mano – la politica americana, democratici compresi.

Pochi considerano che quella stessa lobby è iper-potente anche per armi di ben maggiore costo e capacità di distruzione e che sapientemente riesce a manovrare la Casa Bianca anche in politica estera.

Nessun progressista italiano – pronto a piangere e stracciarsi le vesti per i mitra liberamente venduti in bottega – sembra chiedersi però come mai Biden insista nelle forniture di armi nel mondo (sempre per difendere i “buoni”, ovviamente!), Ucraina compresa.

 

REFERENDUM DIMENTICATI

Ricordo che il 12 giugno si voterà per i REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA, promossi da Lega e Radicali (personalmente voterò SI a tutti i quesiti), ma il tema non tocca l’interesse dei più.

Ci voleva comunque quella che per me è una persona di particolare antipatia come Tiziana Littizzetto a sottolineare ancora una volta la partigianeria di mamma Rai.

La comica (?) iper-progressista torinese (e che comunque viene da tutti noi ben pagata, perché i progressisti ricchi sono più chic) ha potuto infatti tenere un monologo in TV contro i referendum sostenendo che gli italiani non vanno disturbati per queste questioni, anche perché tanto sono più o meno cretini e quindi incapaci di decidere: tanto vale quindi astenersi dal voto.

Ma com’è mai possibile che una persona possa permettersi di offendere le gente dalla TV pubblica, gestirsi una trasmissione senza alcuna “par-condicio” e dire, fare e disfare quello che vuole senza un minimo di contraddittorio? Soprattutto senza far ridere, vista che sarebbe pagata per questo.

Ma ci rendiamo conto da questi episodi in fondo marginali come sia mafiosa (non trovo altri termini) gran parte dell’informazione in Italia?

 

BUONA SETTIMANA A TUTTI                                                         MARCO ZACCHERA

 

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteGustav Thöni e Francesco Moser, la salita in bici sullo Stelvio.
Articolo successivoLETTERA APERTA. Caro Aspirante Sindaco, ing. Addis Zatta

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui