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RIFLESSIONI RANDOM…. di Arnaldo De Porti

J.J. Rousseau, noto filosofo, scrittore e giornalista  nato nel 1712  a Ginevra  e morto in Francia (sempre che la memoria scolastica mi sostenga ancora) diceva, – al di fuori del celeberrimo “Contrat Social” nel quale scriveva che l’uomo nasce buono ma sono poi le convenzioni sociali a rovinarlo,-  che la pazienza è un ingrediente amaro che produce però frutti dolci.

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Mutuando questo pensiero per iniziare, vorrei però adattare il medesimo ad una riflessione sull’attuale condizione umana che, giorno dopo giorno, pare confliggere con quanto diceva il suddetto filosofo appartenente al pre-romanticismo francese, e lo faccio accentuando in assoluto,  gli aspetti di un sistema moderno che  sta facendo “transumare” i muscoli dalla loro sede anatomica naturale per poi trasferirli al posto  della corteccia celebrale insita nei due emisferi,  trasformando la realtà  in contrastanti fenomeni economico-politici, etico-religiosi, sociali ecc., diciamo anti-natura, che sono alla base dei contenziosi quotidiani nel pianeta,  alimentati e sviluppati da una pessima linfa vitale, e cioè da una scelta convenzionale quasi obbligata per guadagnarci il pane di vita.  E, per qualcuno, ahimè, anche per rubarlo indebitamente agli altri…

Detto questo, è forse necessario ricordare retoricamente che la concordia sociale  nel mondo  è diventata ormai una chimera a cui credono solo gli sprovveduti e che la pace non sarà più di questo mondo al punto da dover renderci conto di questo, rischiando di emulare lo status maggiormente “fisiologico” del…mondo animale che si avvale solo delle leggi naturali non scritte ? O siamo diversi da quest’ultimo solo perché usiamo gli..smartphone, o sappiamo andare anche sulla luna ?

Siamo oggi appagati da tutto ciò che abbiamo intorno o dobbiamo indirizzare la ricerca altrove se vogliamo vivere  ?

Il mondo è in forte confusione mentale, gli obiettivi se vuoi anche positivi a cui mira, alla fin fine si ritorcono in chiave negativa su di esso in quanto, in funzione del potere la gente si scanna, specie in politica, ove lo strumento della mediazione non soddisfa mai né da una parte né dall’altra in quanto la verità è una sola e non due-tre-quattro, magari anche con gradazioni  varie dal punto di vista cromatico. Oggi infatti, politicamente, non ci si stupisce più neanche se uno dice che la neve è di color nero..

Oggi, le persone di buon senso,  specie le molto anziane come lo scrivente, vivono sperando in un domani migliore per poi accorgersi che hanno sprecato inutilmente l’intera esistenza senza aver visto un benché minimo obiettivo civico-sociale, realtà questa che starebbe a significare  ancora una volta che neanche la pazienza evocata e definita “amara” da J.J. Rousseau, non è più in grado, di produrre nessun frutto dolce.

In Italia, tanto per parlare delle cose di casa nostra, sta aumentando a dismisura la conflittualità sociale con suicidi, omicidi, separazioni e reati di ogni genere: c’è chi dice che il fenomeno negativo sia ascrivibile molto al… Covid che, lasciatemelo dire, ha sviluppato una parte consistente del Pil nell’interesse di pochi (e mi fermo qui), ma la realtà è un’altra ed è questa: l’uomo si sta allontanando dalla sua natura e sta distruggendo quella, molto generosa, nella quale  ha trovato gratuita collocazione.Una parola la vorrei spendere a proposito dei tanti omicidi che succedono nel nostro paese, frutto di una società “ubriacata” dalle convenzioni, a cui si dovrebbe porre urgente rimedio: la cattiveria crescente della condizione umana è originata da queste.  Io, non giustificandolo affatto, ma prendendone distanze anni luce da quanto sto per dire,  comprendo perché certuni, affogando nei problemi costruiti da una società ammalata,  perdono la testa ed ammazzano anche in famiglia.  Se non fosse perché un po’ di ragionevolezza e maturità esistono ancora, e ciò al netto delle vere patologie psichiatriche, molto verosimilmente la situazione sarebbe macroscopicamente peggiore.

Anche i fatti recenti sono il frutto della suddetta transumanza cerebrale,  realtà dovuta alla nuova era che, da sconosciuta quale è,  si presenta tutta in salita verso una auspicabile direzione di concordia e di pace sociale, aspetto peraltro ancora molto utopico a causa anche e soprattutto della tanta precarietà cerebrale da parte di chi sappiamo e dobbiamo giocoforza accettare, alias l’attuale tipologia dei potenti di questa terra.

Il parlare “random”, come sto facendo ora, è anche questo un sintomo inequivocabile di assoluta mancanza di riferimenti socio-politici  su cui collocarsi, costruire, programmare un futuro, realtà che, rebus sic stantibus, non lascia intravvedere qualche nota di ottimismo nel medio-lungo termine, ed ancor meno nel breve, a meno di qualche miracolo.

Una parola la vorrei spendere anche sulla recente situazione mondiale: gli USA sono divisi in due, Russia e Cina fingono di parlarsi sperando di fagocitarsi a vicenda, con maggiori probabilità di successo da parte cinese;  per quanto concerne l’India, essa costituisce un capitolo emergente a se che sta vagliando varie direzioni, fregandosene del clima, forse ammiccando con la Cina che vorrebbe però far accettare all’India medesima una posizione secondaria in Asia, mentre l’Europa parla più lingue incomprensibili per una fattiva unione politica, anzi sembra voler creare disastri in funzione dell’Ucraina.

Ed allora che pensare ?

Dato per scontato che le varie divisioni suffragate dai vari punti di vista appaiono quasi sempre in aperto contrasto, è difficile anche solo immaginare che il pianeta possa prendere una piega come la auspicherebbero tutti i cittadini di questo mondo, stante il fatto che il potere in mano a pochi, e spesso malvagi, continuerà  a spingersi ulteriormente verso un futuro di distruzione.

Questo significa parlar chiaro, non sottacendo che in questo momento il conflitto Russia-Ucraina non potrà mai essere risolto sulla base di un negoziato, ma semplicemente dalla sfinimento di una delle due parti, o di tutte e due, e ciò  per l’inevitabile futura mancanza di armi oltre che di uomini. Esattamente come ebbe a dire Lucio Caracciolo, stimato giornalista, non appena si era accorto della piega che stava assumendo il conflitto. Di certo, ma ciò  non basta per la consolazione,  le dittature sono destinate sempre al fallimento, ma resterà il timore del malfunzionamento delle democrazie emergenti, come abbiamo già constatato noi “fortunati”. La democrazia infatti non va costruita a tavolino da parte di pochi capitalisti, ma necessita in primis della partecipazione del popolo all’altezza di concepirne il significato ed il valore, ad evitare che il tutto venga gestito in maniera alterata nell’interesse di pochi ricchissimi, e ciò a danno di una grande schiera di cittadini seri ed onesti a cui praticamente viene  sottratta ogni fattiva influenza.

Ma purtroppo, di meglio oggi non c’è, come diceva anche W. Churchill.

Arnaldo De Porti

Belluno-Feltre

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