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Work In Progress: mettersi in gioco nonostante la crisi
Il progetto WIP sostiene le idee imprenditoriali dei giovani libanesi
 

Work In Progress è un nuovo progetto rivolto a tutte le persone che stanno soffrendo la situazione economica e che desiderano costruirsi un futuro dignitoso fondato sul lavoro. L’intervista al dottor. Paolo Fumagalli, presidente del Comitato di selezione per il progetto, racconta di un Libano in ginocchio, ma con la voglia di fare e ripartire. La serata di raccolta fondi presso il quartiere di Ashrafieh, a Beirut, alla presenza di numerose autorità.
 

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Gentili colleghi,

si è conclusa da poco a Beirut l’iniziativa “WIP – Work In Progress”. Si tratta di un progetto rivolto ai libanesi che vogliono mettersi in gioco ed entrare nel mondo del lavoro all’interno di un contesto di scambio culturale e di formazione professionale.

Questa prima edizione è iniziata a marzo e nel corso dei mesi ha visto una risposta positiva da parte dei libanesi e una grande partecipazione che ha colpito il presidente del Comitato di selezione, il dottor. Paolo Fumagalli.

Nell’intervista sulla sua esperienza a Beirut, infatti, racconta che ha «conosciuto tanta gente che ha voglia di mettere le mani in pasta e ripartire. Pro Terra Sancta è per loro una grandissima opportunità di ripartenza».

Questa voglia di fare nonostante le crisi in corso nel Paese dei cedri commuove ogni volta anche il nostro staff, che ora si impegna a monitorare l’avanzamento del progetto.

 

«Ho visto un Libano in condizioni molto difficili» afferma il dottor. Fumagalli. «L’esplosione al porto di Beirut ha aggiunto sofferenza e messo in ginocchio migliaia di famiglie che avevano fatto grandi sacrifici per far studiare i loro figli. Mi ha molto colpito l’emigrazione dal Libano. Sono 12 milioni i libanesi fuori dal paese; tutti e dico tutti hanno qualcuno che vive all’estero. È la diaspora del Libano e l’economia è fuori controllo. È un paese bellissimo con persone straordinarie. Oggi è totalmente inceppato».

 

Storie di successo dal programma WIP

Il dottor. Paolo Fumagalli racconta in questa intervista alcune storie che più l’hanno colpito durante il percorso di selezione che ha portano alla vittoria di otto idee imprenditoriali giudicate positivamente dalla giuria composta da cinque italiani e due libanesi.

Una di queste storie è quella di Jimmy, un ragazzo di 23 anni che ha pensato di noleggiare un camioncino su cui caricare dei generatori di energia affittati. Questi generatori li metterà a sua volta in affitto a disposizione di famiglie che hanno in programma eventi particolari, come feste di matrimonio, cerimonie, compleanni, eccetera. È un delivery dell’energia e per questo ormai conosciuto da tutti come Jimmy Generator. Grazie al progetto WIP, Jimmy potrà acquistare un camioncino e affittare un maggior numero di generatori.

 

Il dottor. Fumagalli ha ammesso che, secondo lui, una delle storie più belle e originali è quella di Habib, un ragazzo di 18 anni che ha ideato un’app per smartphone sullo sport. Funziona così: l’utente scarica l’app e iscrivendosi entra a far parte di una grande community a cui comunica quale sport gli piace praticare e quando è disponibile per una partita. L’app ti informa quale tra i venticinque campi da gioco è disponibile per giocare a basketball, pallavolo, tennis, paddle, calcetto e altri sport e in quanti stanno giocando. Così, se per esempio manca un giocatore per una partita di calcio, l’app te lo comunica, se vuoi ti prenoti e raggiungi la squadra composta da altri ragazzi e ragazze.

È una bella idea che vogliamo sostenere, perché favorisce la socialità, crea un network.

 

Ci sono poi storie forse meno imprenditoriali, ma comunque belle e di valore. Una di queste è la storia di una mamma che, dopo essere stata licenziata dalla fabbrica che produceva burro d’arachidi, ha deciso di continuare a produrlo a casa sua insieme a un’amica. Pro Terra Sancta la aiuterà con l’acquisto di materie prime e materiale vario per poter produrre e vendere il maggior numero di barattoli. Così facendo, non solo questa mamma avrà la stessa entrata economica di prima, ma speriamo che nel corso dei mesi aumenterà.

Le idee degli altri vincitori sono tutte accomunate dalla voglia di fare per costruirsi un futuro dignitoso e sostenere la propria famiglia.

Le condizioni economiche del Libano hanno messo molti giovani in ginocchio, ma la voglia di fare è grande. Ed è qui che entra in gioco il progetto WIP, che vuole anche mettere in contatto i giovani con professionisti e imprenditori italiani.

 

Qui trovate alcune foto delle sessioni di lavoro, da utilizzare liberamente: Foto Work In Progress Beirut.

 

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