“Un riflesso luminoso del Signore” anche se non battezzati
“Un santo o una santa è un riflesso luminoso del Signore nella storia. La strada della santità è universale, è una chiamata per tutti noi, incomincia con il Battesimo e per ognuno è unica e irripetibile”. Così ha scritto papa Francesco su Twitter qualche giorno fa. Lo aveva già detto nell’omelia alla messa con la canonizzazione di Charles de Foucauld e altri beati e beate, il 16 maggio scorso. Forse sarebbe stato giusto precisare che le sante e i santi, non sono solo quelli dichiarati tali dalla Chiesa, e che santa può essere anche una persona non battezzata. Chiunque può essere santo. Trascrivo dall’omelia: “La santità non è fatta di pochi gesti eroici, ma di tanto amore quotidiano”. Chiunque anche non battezzato, non cristiano, non cattolico, può essere pieno d’amore verso il prossimo. E più avanti: “Sei sposato o sposata? Sii santo e santa amando e prendendoti cura di tuo marito o di tua moglie”. Chiunque può essere santo, anche se non battezzato, se non cristiano, amando e prendendosi cura della famiglia.
E ancora: “Sei un lavoratore, una donna lavoratrice? Sii santo compiendo con onestà e competenza il tuo lavoro al servizio dei fratelli, e lottando per la giustizia dei tuoi compagni, perché non rimangano senza lavoro, perché abbiano sempre lo stipendio giusto”. Chiunque può fare queste cose, pur non conoscendo il vangelo. Insomma: tutti hanno la possibilità di essere “riflessi luminosi del Signore nella storia”, anche se non battezzato, anche se non cristiano.
Renato Pierri