Advertisement

Un grande Christian Parlati si ferma al quinto posto a Doha

Quinto posto a Doha per un grande Christian Parlati, che dopo l’argento a Tashkent 2022 si è conquistato un’altra finale ai campionati del mondo. Questa volta per il bronzo, che purtroppo è andato al collo dello svedese Marcus Nyman. Parlati è arrivato a Doha nonostante con i postumi di un infortunio recente che aveva messo in forse la partecipazione. Ma l’intervento chirurgico ed il recupero hanno fatto il miracolo e Christian non è tipo di tirarsi indietro. “…non ho preparato al meglio questa gara -ha detto Parlati alla vigilia- però ci sarò con la testa e con il cuore che, a volte, è sicuramente meglio che esserci fisicamente”.

E testa e cuore ce li ha messi tutti, tant’è che Christian Parlati ha fatto subito capire di avere sbloccato il freno a mano e che il recente infortunio al ginocchio, per lui, non era un problema. Se n’è accorto per primo il serbo Darko Brasnjovic, che è stato letteralmente malmenato con wazari di o soto gari e poi schiacciato a terra sull’accenno di attaccare con sumi gaeshi. Meno di due minuti per chiudere la prima partita. È toccato poi al bulgaro Ivaylo Ivanov, avversario tosto, al punto che è riuscito a superare il terzo minuto di combattimento prima crollare sull’azione di Christian: wazari ed immobilizzazione. Al cubano Ivan Felipe Silva Morales è andata anche peggio, se possibile, messo giù con due azioni imprevedibili e forse anche inimmaginabili, se non per il geniale uso che fa della sua fisicità Christian Parlati. Arrivato in semifinale con Luka Maisuradze e poi nella finale per il bronzo con Marcus Nyman, Christian ha spinto sempre, ha cercato insistentemente la soluzione con il suo istinto speciale, ma il georgiano prima e lo svedese poi hanno saputo imbrigliarlo ed in qualche modo, andare a segno con il punto ed i punti decisivi.

Advertisement

“È stata una gara dura, che ho iniziato bene vincendo con avversari tosti -ha detto Christian Parlati– e se penso che degli ultimi 40 giorni 30 li ho passati in fisioterapia e judo l’ho fatto negli ultimi dieci giorni dico la medaglia l’avrei meritata, ma purtroppo è andata così. Sicuramente ho la conferma di essere fra i primi al mondo, ma questo quinto posto non è facile da accettare”.

Oggi in gara nei 90 kg anche Nicholas Mungai che si è dimostrato nuovamente all’altezza della situazione mettendo sotto l’israeliano Li Kochman con due wazri di tomoe nage e rispondendo colpo su colpo a Marcus Nyman, salvo cedere poi nel golden score per immobilizzazione.

“Non è il risultato che mi aspettavo -ha detto Nicholas Mungai– però sono riuscito a sentirmi finalmente bene fisicamente e mentalmente sul tatami, per cui sono fiducioso. Purtroppo, non sono riuscito a portare a casa il secondo incontro per una distrazione che comunque si poteva fare, per cui il rammarico ce l’ho. Quel passaggio a terra Nyman lo fa molto bene e lo sapevo, ma se la prima volta sono riuscito a controllarlo, poi però con la stanchezza del golden score alla seconda è passato. Però sono riuscito ad avere delle buone sensazioni e sono convinto di poter ottenere ancora dei buoni risultati”.

Domani, nella sesta giornata dei campionati del mondo a Doha, ad essere impegnati sui tatami saranno Alice Bellandi e Giorgia Stangherlin nei 78 kg e Gennaro Pirelli nei 100 kg.

>>> Tabellone di gara -90 kg

>>> Tabellone di gara -70 kg

-> DIETRO LE QUINTE: Un quinto posto è sempre amaro: amarissimo, soprattutto per un campione vero come Christian. Un dato è certo: Christian è e si conferma uno dei migliori atleti del mondo nella sua categoria ed è proprio la gara di oggi a darne prova. Dietro a questa giornata c’è una quaresima che parte con l’infortunio occorso due mesi fa e che arriva ad oggi lungo un percorso in cui a fare la differenza è stata una grande resilienza: di Christian e di chi gli è stato vicino.
Si può dire che la decisione di prendere effettivamente parte al Mondiale sia soltanto di pochi giorni fa, con il parere favorevole dei medici e della Direzione Tecnica Nazionale: in dubbio fino all’ultimo dopo aver subito un piccolo intervento al ginocchio destro a fine marzo, la sua preparazione è stato un capolavoro della fisioterapia. Christian è tornato sul tatami soltanto nel collegiale pre-gara dove si è testato appurando la buona condizione e le sensazioni positive in vista dell’imminente impresa: consapevole di essere ben lontano dalla preparazione ottimale, non si è tirato indietro e ha scelto di rimettersi in discussione. Il resto si è visto sul tatami dove il risultato ha il colore del legno ma la consistenza della prova ha la luce del metallo più prezioso.

Il Trofeo Italia si sdoppia-Dietro le quinte dei Mondiali a Doha

Non ci sono soltanto i campionati del mondo per i judoka d’Italia che, sabato e domenica prossimi, si apprestano ad affrontare un doppio appuntamento, che è quello riservato agli Esordienti B con il Trofeo Italia. Si tratta di due date contemporanee, nelle sedi a Montichiari (Brescia) ed a Rossano Stazione (Cosenza), una scelta che è stata proposta per la prima volta quest’anno ed è stata presentata con la pubblicazione sul Programma Attività Federale (qui l’estratto).

Si informa inoltre che sulla base del numero delle atlete iscritte alla gara, il peso del secondo blocco di domenica 14 maggio verrà anticipato di un’ora (11:00-11:30) per entrambe le manifestazioni. Questa informazione è stata trasmessa ieri e ribadita oggi sull’apposito canale Telegram FIJLKAM Judo – attività Nazionale.

Dietro le quinte

Da Dietro le quinte dei campionati del mondo, a catturare l’attenzione del corrispondente a Doha è stata una storia speciale di due fratelli speciali…

“Antonio e Giovanni. È impossibile non soffermarsi sul legame che li unisce: di sangue ma anche e soprattutto come compagni di viaggio. Non è un caso che l’uno ci sia per l’altro prima durante e dopo ogni gara e anche oggi la chimica che li unisce si è resa palpabile sul tatami dove Giovanni scaldava Antonio. È un’aura singolare quella che questi fratelli emanano quando sono l’uno per l’altro, accantonando se stessi, le proprie vicende delusioni incluse: oggi non c’era la gara di ieri per Giovanni, ma la gara di oggi di Antonio. Il loro viaggio olimpico sa di famiglia vera e verace e nella concretezza del tatami questo legame si sublima nel jita kyoei quotidiano. Trovarsi fratelli è normale, scegliersi fratelli è di più: il judo è anche questo”.

Fine settimana a Tirana con il torneo internazionale Muhamet Malo

Roma, 11 maggio 2023 – Al via il torneo internazionale “Muhamet Malo” di lotta libera maschile e di lotta greco romana, in scena a Tirana sabato 13 e domenica 14 maggio.

Organizzato per la classe d’età Senior, l’Italia porterà 10 atleti molto giovani: Andrea Martino (55kg), Alex Kettmaier (60kg), Andrea Setti (67kg), Francesco Bellino (72kg), Leon Rivalta (87kg), Riccardo Bufis (97kg) nella greco romana; Luca Finizio (74kg), Raffaele Matrullo (79kg), Gabriele Niccolini (86kg), Davide Cossu (92kg).

Insieme a loro partiranno i tecnici Filippo Gargaglia, Fabio Parisi e Pietro Piscitelli e il team leader Salvatore Finizio.

Nella giornata di sabato, dalle 10:00 alle 20:30, solcheranno le materassine albanesi i ragazzi dello stile libero.

Nella giornata di domenica sarà invece il turno della greco romana, sempre dalle 10:00 alle 20:30.

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedenteTerminate le riprese del cortometraggio “Un conto in sospeso” diretto da Elisa Marrai
Articolo successivoArte della giovane massafrese Angela Latina in esposizione a Lecce

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui