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FOTO Kim Bartelt. Break Easy, Installation Shot. Photo Credit Freddie Burness. Courtesy Cadogan Gallery

 

Kim Bartelt. Break Easy

 

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La prima mostra dell’artista tedesca nella sede italiana della galleria
presenta una nuova serie di dipinti e di sculture realizzate in carta e pastelli
che raccontano la fragilità del mondo e dell’essere umano

 

17 maggio – 30 giugno 2023

 

OPENING

17 maggio 2023, ore 18.00-20.00

 

Via Bramante 5 – 20154 Milano

cadogangallery.com

 

 

 

Milano, 17 maggio 2023. Dal 17 maggio al 30 giugno 2023, la sede italiana di Cadogan Gallery presenta Break Easy, la prima mostra personale dell’artista tedesca Kim Bartelt in questi spazi, con una ventina di opere tra dipinti e sculture, realizzati per questa occasione.

 

L’artista, ispirata dalle parole dello scrittore e poeta vietnamita Ocean Vuong – secondo il quale solo abbattendo lo scudo che ci è stato insegnato a costruire intorno a noi stessi e mostrando la propria vulnerabilità, un artista può arrivare a esprimersi al meglio – ha realizzato una serie di opere con collage di carte molto sottili e pastelli dai toni delicati che vogliono esprimere la fragilità del nostro tempo e della condizione degli esseri umani.

 

I paesaggi che vorrei rappresentare giocano con il dentro e il fuori, il visibile e l’invisibile, il permanente e il transitorio” dice l’artista, che ha prodotto una serie di dipinti di grande formato e altri più piccoli realizzati combinando sottili fogli traslucidi, leggermente strappati ai bordi, sulla superficie ruvida di tele di lino.

Queste opere dai tenui colori pastello, che rivelano il suo profondo legame con il mondo dell’architettura, sono in stretto dialogo con quattro sculture, apparentemente robuste, ma anch’esse realizzate con scatole di cartone ricoperte da carte sottili, che come dice l’artista “sono in un certo senso le forme sulla tela che escono dalla cornice e diventano figure.

 

L’alfabeto di forme geometriche ripetute in colori tenui e tremolanti che caratterizza i dipinti e le sculture di Kim Bartelt genera un silenzio di delicata potenza e intensità. Senza offrire alcuna forma di risoluzione alla propria dichiarazione di fragilità, le opere coinvolgono il visitatore in una dimensione sensoriale, capace di rivelare le contraddizioni della condizione umana e la resilienza emotiva necessaria per essere un artista.

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