Advertisement

Appello

IRAN: L’ONU, L’UE, L’ITALIA CONDANNINO LA NUOVA ONDATA DI ESECUZIONI DA PARTE DEL REGIME

Advertisement

 

Il Comitato Interparlamentare per un Iran Libero denuncia la nuova ondata di esecuzioni – in particolare di prigionieri politici – in corso in Iran, con cui il regime punta attraverso il terrore a spegnere il movimento di rivolta popolare in atto da settembre nel Paese. Solo nelle ultime quattro settimane, le condanne a morte eseguite sono state almeno 112.

L’esecuzione avvenuta il 19 maggio a Isfahan di tre dei giovani manifestanti del novembre scorso – Saleh Mirhashmi (36 anni), Majid Kazemi (30 anni) e Saeed Yaqoubi (37 anni) – non è che uno dei crimini con cui il regime di Khamenei tenta di conservare ad ogni costo il potere, nonostante sia ormai evidente che la popolazione chiede non più finte riforme, ma libertà e rispetto dei diritti umani fondamentali.

Gli ultimi tre prigionieri politici giustiziati, mentre molti altri sono in attesa di esecuzione nei corridoi della morte delle carceri del regime, erano stati accusati di “Moharebeh” (inimicizia contro Dio), reato esistente solo in un sistema giudiziario totalitario impostato su un’interpretazione arbitraria della religione come strumento di potere assoluto. Nonostante le diffuse proteste sia all’interno dell’Iran – anche con coraggiose manifestazioni in loro favore – che a livello internazionale, i tre dopo l’arresto sono stati sottoposti per mesi a torture fisiche e mentali, secondo una pratica che il regime attua sistematicamente, fino alla loro impiccagione.

Il Comitato Interparlamentare per un Iran Libero, anche unendosi all’appello lanciato da Maryam Rajavi, presidente-eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI), chiede al governo italiano, così come all’ONU, all’Unione Europea e agli Stati membri di condannare con decisione le esecuzioni e di adottare efficaci forme di pressione affinché il regime iraniano fermi la sanguinosa spirale repressiva, che ammonta ormai da tempo a crimini contro l’umanità inaccettabili per il diritto internazionale.

 

Presidente: Sen. Giulio Maria Terzi

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Advertisement
Articolo precedentePIANO CITY MILANO: il programma di domenica 21 maggio.
Articolo successivoPREMIO CESARINI 2023: FERMO CAPITALE DEL CALCIO IL 5 GIUGNO

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui