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Archeologia subacquea/Il Sottosegretario Sgarbi a Parigi all’Unesco per i risultati della missione sul Banco Skerki e nel Canale di Sicilia.

«Missione importante perché è la prima che traduce nella pratica i principi e i dettami della Convenzione del 2001 per la Protezione del patrimonio culturale subacqueo»

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PARIGI – Il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi ha presentato nella sede Unesco di Parigi i risultati della missione archeologica subacquea sul cosiddetto «Banco Skerki» (una secca in acque internazionali tra Sicilia e Tunisia) e nel Canale di Sicilia.

 

Un gruppo internazionale di archeologi subacquei, a bordo della «Merlin», imbarcazione francese specializzata in questo ambito, ha condotto le ricerche nel Canale di Sicilia concentrandosi nella zona in cui l’équipe americana diretta da Robert Ballard individuò, tra fine anni ‘80 e ‘90, una decina di relitti d’età antica e post-antica, ora esplorati mediante un robot subacqueo denominato «Arthur», progettato appositamente per l’esplorazione archeologica; il robot si è spinto nei fondali fino a 850 metri di profondità.

 

La missione, che ha come Paesi coordinatori Italia e Tunisia, vede coinvolti anche Algeria, Croazia, Egitto, Francia, Marocco e Spagna.

 

«L’Italia – spiega il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi – ha sostenuto questa importante campagna di ricerca e studio perché è la prima che traduce nella pratica i principi e i dettami della Convenzione del 2001 per la Protezione del patrimonio culturale subacqueo»

 

Accolto dall’ambasciatore italiano presso l’Unesco, Liborio Stellino, diplomatico che ha dato grande impulso a questo progetto di cooperazione, Sgarbi ha annunciato che «l’Italia continuerà a garantire a questo tipo di missioni il necessario supporto finanziario perché nei fondali del Mediterraneo c’è una parte importante del nostro patrimonio archeologico che va recuperato»

 

La missione, sotto l’egida dell’Unesco, segue la Conferenza per il 20° anniversario della «Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo» svoltasi il 9 dicembre 2021, promossa e organizzata del Segretariato Generale – Ufficio Unesco del Ministero della Cultura.

 

La missione archeologica subacquea ha potuto contare anche sul supporto logistico del Comando Generale Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo (che ha coordinato le ricognizioni archeologiche in mare), della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana e dell’Università di Palermo.

 

(Nelle 2 foto allegate: Sgarbi con Liborio Stellino, ambasciatore italiano presso l’Unesco; un momento dell’intervento di Sgarbi)

 

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