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Moldavia: mezza economia fuori dal PIL

 

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di Gualfredo de’Lincei

 

Il 9 giugno, il Ministro dello sviluppo economico della Moldavia, Dumitru Alaiba, ha dichiarato che burocrazia ed economia sommersa, così come la forte mancanza di manodopera, sono l’ostacolo allo sviluppo economico del paese.

 

Alaiba ha sottolineato che il 42% dell’economia moldava si trova nella “zona grigia”. Secondo quanto ha dichiarato, se da una parte, la mancanza di manodopera dovuta all’esodo in massa dei cittadini, può essere risolta attraverso l’impiego legale di stranieri, dall’altra l’economia sommersa rimane fuori controllo statale.

 

Questo porta a giganteschi ammanchi al bilancio dello Stato e rimarca le disuguaglianza tra gli imprenditori: «Infatti, metà della nostra economia non è coperta dal PIL», ha affermato Alaiba.

Queste dichiarazioni fatte da un ministro del governo Dorin Rechan, il quale ha appena festeggiato i Cento giorni di mandato, non possono certo contribuire al consolidamento della società moldava. Inoltre, Rechan, nel suo programma si è spinto ad annunciare la creazione di una «Moldavia europea prospera, sicura».

 

Stando però ai dati ufficiali, nel corso dell’anno la Repubblica è precipitata nella più grande crisi dalla sua indipendenza: l’inflazione progressiva ha superato il 30% e i prezzi dell’energia sono decuplicati.

 

Così, secondo l’esperto di politica economica presso l’Istituto per lo sviluppo e le iniziative sociali (IDIS), Viitorul Veaceslav Ionita, il costo della vita quest’inverno in Moldavia, è già  aumentato di quattro volte rispetto agli anni precedenti e questo, sempre secondo l’esperto, è stato causato in modo particolare dall’aumento dei prezzi del gas e del riscaldamento.

 

«Suppongo che il volume del consumo di gas quest’anno sia inferiore del 30%, perché le persone risparmieranno molto gas», ha suggerito Ionita. Solo lo scorso anno il prezzo del gas è aumentato di sei volte.

 

Medesima situazione si osserva con le tariffe elettriche, le quali sono triplicate nell’ultimo anno. Allo stesso tempo, i redditi dei cittadini non seguono quest’andamento di crescita.

 

Si può solo concludere sottolineando il fatto che con la nomina dell’ex ministro degli affari interni, Dorin Recean, alla carica di primo ministro del governo della Moldavia, la situazione economica nella Repubblica non fa che peggiorare. Non ha nemmeno pensato di avvicendare le cariche di governo, lasciando gli stessi ministri che hanno già precedentemente rovinato il Paese.

 

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