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Genova, processo sui presunti “falsi Modigliani”: tutti assolti.
Il Sottosegretario alla Cultura Sgarbi: «Ipotesi accusatoria costruita sulle relazioni di due perite inadeguate»
«Processo inutile. Danno di immagine per Palazzo Ducale e il Comune»

GENOVA – Tutti assolti gli imputati nel processo sui presunti quadri falsi di Modigliani sequestrati nel 2017 a Genova durante una mostra a Palazzo Ducale.

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Sulla vicenda interviene il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi:
«Studiosi seri e persone per bene per anni sotto state tenute scacco e infamate; tra queste il curatore Rudy Chiappini e il collezionista Joseph Guttmann, morto pochi giorni fa a new York all’età di 81 anni.
Oggi possiamo dire che il Pm si era avvalso degli unici falsi della vicenda: cioè i cosiddetti “esperti dei tribunali”, le due inadeguate perite prive di competenze specifiche, ovvero Mariastella Margozzi e Isabella Quattrocchi che avevano vaneggiato opponendosi a collezionisti ed esperti autentici.
L’ipotesi accusatoria infondata e l’incompetenza manifesta delle due improbabili perite aveva portato a incriminare collezionisti in perfetta buona fede che avevano acquistato opere referenziate e pubblicate senza alcun dolo possibile.

La morte di Guttmann, sottoposto a una indegna gogna, è un delitto di Stato, così come come l’incriminazione di Rudy Chiappini, Nicoló Sponsilli, Pietro Pedrezzini e alcuni professionisti importanti di una storica casa editrice, tra questi il presidente di “MondoMostre Skira”, Massimo Vitta Zelman

Sulla base delle false perizie disposte dal Pm, tale Paolo d’Ovidio, nella sostanza sono state diffamate persone oneste e persino lo stesso Modigliani, arrivando a una conclusione sconcertante: l’inautenticità risulta opinabile prima per 13 opere, poi per 21 e alla fine per “alcune”, forse per 8. In definitiva, probabilmente, per nessuna. E certamente senza nessuna intenzione truffaldina. Il giudice Massimo Deplano, infatti, ha assolto i sei imputati perché “il fatto non sussiste” e “perché il fatto non costituisce reato”.
Il falso processo basato su false perizie ha costituito un danno per il comune di Genova e la sua credibilità. Spero che Palazzo Ducale adesso chieda i danni d’immagine»

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