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L’assalto improvviso di oltre 1.000 poliziotti albanesi ad Ashraf 3, il martirio di un membro dei Mojahedin del popolo

 

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Più di 100 persone ferite a causa del lancio di spray al peperoncino, alcune delle quali in condizioni critiche

 

Soddisfacendo il fascismo religioso che governa l’Iran, questa mattina circa 1.000 poliziotti albanesi hanno attaccato Ashraf in un’aggressione criminale e repressiva. Hanno sfondato molte porte, armadi e attrezzature e hanno attaccato i residenti con gas lacrimogeni e spray al peperoncino. Molti computer sono stati rotti o portati via.

Come risultato di questo attacco criminale, un membro dei Mujahedin-e Khalq (OMPI/MEK), il signor Abdul Wahab Farajinejad (Ali Mostashari), è stato ucciso e più di 100 persone sono rimaste ferite a causa dello spray al peperoncino della polizia. Molte di loro sono in condizioni critiche e alcuni sono stati trasferiti all’ospedale Madre Teresa di Tirana.

Le azioni della polizia albanese ricordano gli attacchi criminali delle forze di Nouri al-Maliki a Camp Ashraf in Iraq tra il 2009 e il 2015.

La Resistenza iraniana chiede che il governo degli Stati Uniti e le Nazioni Unite, che hanno ripetutamente garantito la sicurezza e il benessere dei residenti di Ashraf, condannino questo comportamento criminale e barbaro e forniscano le garanzie necessarie per prevenire questo tipo di comportamento fuorilegge che viola in modo flagrante molti trattati internazionali, tra cui la Convenzione relativa allo Status dei Rifugiati, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. L’Unione Europea, alla quale l’Albania ha chiesto di aderire, deve condannare questo barbaro attacco e ritenere il governo albanese responsabile di tale comportamento.

 

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI)

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