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Napoli, piazza Vanvitelli: riparato lo storico orologio!

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Si tratta di uno degli 11 superstiti della cosiddetta “ora unica”

 

 

            “ Lo storico orologio di piazza Vanvitelli, nel quartiere Vomero, tra i pochi “superstiti” dei 40 installati nel capoluogo partenopeo, dopo le numerose segnalazioni e proteste per il malfunzionamento dei giorni scorsi, ha ripreso a funzionare, con le lancette sui due quadranti che sono state sincronizzate entrambe sull’orario effettivo “. A dare la notizia è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, che, di recente, aveva lanciato l’ennesimo appello all’amministrazione comunale partenopea per il ripristino dell’impianto.

 

“ L’orologio di piazza Vanvitelli – ricorda Capodanno –  fa parte degli undici orologi elettrici cittadini,  salvatisi dalla distruzione bellica, installati circa 90 anni fa nelle strade e nelle piazze di Napoli. Gli altri sono quelli in via S. Lucia, in piazzetta Duca d’Aosta, al Museo, in via del Sole, in piazza Cavour, in via Filangieri, in via Mezzocannone, a Montesanto, in via Diaz e in via Duomo “.

 

“ Questi orologi  – puntualizza Capodanno –  facevano parte del progetto del cosiddetto “ Impianto dall’ora unica “, per il fatto che segnavano sincronicamente la stessa ora in tutti i punti nei quali erano dislocati. Progetto elaborato dall’E.A.V., Ente Autonomo Volturno , che prevedeva originariamente l’installazione di ben 500 orologi, 40 dei quali pubblici e 460 privati, da collocare nei punti più trafficati del capoluogo partenopeo. i lavori furono iniziati nel 1931, su disegni del perito industriale Giuseppe Ventura e con la fusione delle colonne in ghisa eseguita dalla fonderia di Capodimonte di Enrico Treichler. Ciascuno di essi aveva una propria illuminazione particolare intorno ai quadranti, sicché era possibile leggere l’ora anche a notte inoltrata “.

 

“ Purtroppo – sottolinea Capodanno – nel corso dei bombardamenti dell’ultima guerra molti degli orologi pubblici già installati andarono distrutti. I restanti furono ripristinati dallo stesso E.A.V. nel 1946 ma già l’anno successivo, a ragione della mancanza di alcuni importanti pezzi di ricambio, non fu possibile consentire il funzionamento simultaneo degli orologi rimasti “.

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