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PNRR – Abodi, ministro per lo Sport e i giovani, a 24 Mattino su Radio 24: Troppe poche risorse del PNRR per lo sport

“Non è un’opinione, è una questione di numeri. Stiamo parlando di una percentuale del PNRR destinato allo sport inferiore allo 0,35%, in aggiunta a questo 0,3 , lo 0,15% è per le palestre scolastiche. Quindi non è che debba necessariamente giudicarli io, sono 700 milioni da una parte, più 300 milioni per tutta Italia. Se una scuola su due non ha palestre scolastiche, è evidente che siamo quanto meno all’inizio di un processo di riqualificazione delle infrastrutture scolastiche in ambito sportivo. L’altra contraddizione è che questo è un piano destinato al futuro, cercando di renderlo anche più competitivo anche dal punto di vista del rispetto dell’ambiente. Di questi 700 milioni, obbligatoriamente il 50% è destinato a nuove edificazione, ovvero consumo di territorio. Soltanto il 25% è per la rigenerazione urbana, quindi c’è qualcosa che non quadra”. Così Andrea Abodi, ministro per lo Sport e dei giovani, a 24 Mattino su Radio 24. 

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Stadio Firenze – Abodi, ministro per lo Sport e i giovani, a 24 Mattino su Radio 24: Firenze faccia come Venezia per lo stadio

“Venezia si è predisposta con un progetto che ha tolto lo stadio dal quadro economico, e quindi il comune pagherà il suo stadio direttamente o come ritiene più opportuno, ma all’esterno di quel perimetro economico. Firenze è stata messa nelle condizioni di fare la stessa cosa, so che il ministro Fitto nei giorni scorsi ha incontrato il sindaco Nardella, con cui ho parlato direttamente anche io, e sono fiducioso. È evidente che sono i progetti che si devono predisporre alla natura della chiusura finanziaria o viceversa. Io senza polemiche penso al meglio, penso alla capacità delle amministrazioni di rendere le progettualità compatibili. Per altro è bene ricordare all’opinione pubblica che Firenze ha nel suo quadro economico il nuovo stadio, 95 milioni che poi sono arrivati a 130 di contributo comunque pubblico derivante dal ministero della cultura. Quindi è già una parte molto rilevante già coperta dal contributo pubblico”. Lo afferma Andrea Abodi, Ministro per lo sport e dei giovani, a 24 Mattino su Radio 24.

 

Jakub Jankto – Abodi, ministro per lo Sport e i giovani, a 24 Mattino su Radio 24: Non amo le ostentazioni, rispetto scelte individuali

“La società probabilmente, in generale, ancora qualche passo in avanti può farlo. Per quanto mi riguarda è prima di tutto una persona e secondo è un atleta. Non faccio differenze di caratteristiche che riguardano la sfera delle scelte personali. Se devo essere altrettanto sincero non amo, in generale, le ostentazioni, ma le scelte individuali vanno rispettate per come vengono prese e per quelle che sono. Io mi fermo qui”. Lo ha detto Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i giovani, a 24 Mattino su Radio 24 a proposito del ritorno in Italia di Jakub Jankto, il calciatore cieco che pochi mesi fa a fatto coming out pubblicamente diventando il primo calciatore dichiaratamente omosessuale a grandi livelli.

 

Arabia Saudita – Abodi, ministro per lo Sport e i giovani, a 24 Mattino su Radio 24: Difficile competere con campionato di Stato, spero calcio serva per democrazia

“Se la dovessi mettere esclusivamente sul piano del confronto economico, chiaramente, rischiamo di perdere la partita. Ognuno va dove ritiene più opportuno. Ci sono tanti calciatori che hanno scelto di prendere meno soldi ma di rimanere nel posto dove stavano meglio. Una prima differenza la fa la qualità della competizione e delle infrastrutture e il clima che si respira che, certamente, non può essere riprodotto in chiave sintetica in Arabia Saudita, dove il campionato non è aperto, ma è un campionato di Stato dove le finanze arrivano dallo Stato. Oggettivamente mi sembra una delle rappresentazioni di un mondo che ha bisogno di democratizzarsi e aprirsi alle logiche, diciamo, più liberali. Mi auguro che il calcio, così come i grandi avvenimenti, aiuti a velocizzare il processo di democratizzazione. Anche perché il calcio, indubbiamente, illumina e dove c’è maggiore illuminazione di comunicazione si è portati necessariamente a limitare aspetti che non fanno parte di una democrazia compiuta. Su questo non c’è dubbio. Dopodiché è difficile competere soltanto sul piano dei numeri. Sono curioso di vedere che stati d’animo proveranno i calciatori, magari anche affermati, che conoscono il piacere di avere uno stadio pieno e di avere comunque la passione popolare in un ambito dove, oggettivamente, i soldi ci sono ma questi elementi sono riprodotti in modo artificiale”. Così Andrea Abodi, ministro per lo Sport e dei giovani, a 24 Mattino su Radio 24.

 

Milano Cortina 2026 – Abodi, ministro per lo Sport e i giovani, a 24 Mattino su Radio 24: E’ una corsa contro il tempo ma nel 2025 avremo opere realizzate

“I ritardi in parte sono quelli che abbiamo trovato, abbiamo cercato di recuperare anche costruendo una struttura di coordinamento, strumento necessario, presupposto di collaborazione tra le amministrazioni del territorio, soci di Milano-Cortina, metà del governo e due delle realtà che organizzeranno i giochi da una parte da un  punto di vista sporti e dall’altra per quanto riguarda le infrastrutture. Stiamo recuperando ritardo, abbiamo pianificato gli interventi infrastrutturali che riguardano le opere pubbliche che rimarranno come grande eredità, infrastrutture di collegamento su gomma e su ferro, e l’impiantistica sportiva, è di pochi giorni fa il bando di realizzazione dell’impianto di bob e slittino a Cortina. Io sono convinto che nell’arco dei prossimi due mesi si assesterà tutto, bandi lavori, procedure e ci renderemo conto effettivamente dei ritardi. Sono ottimista, anche se bisogna essere concreti e realisti. È un po’ una corsa contro il tempo nella misura in cui mancano meno di 3 anni, 900 giorni alle Olimpiadi e sappiamo quanto il tempo sia prezioso quando si parla di opere pubbliche, con i rischi di cantiere e quant’altro. La squadra è molto coesa, molto unita e io sono convinto che noi arriveremo per tempo, non con largo anticipo ma per tempo. Un po’ sotto? Capita di iniziare con i cantieri ancora aperti, il temine che è stato usato è “camouflage”, mi auguro che non ne avremo bisogno, mi auguro che entro la fine del 2025 le opere indifferibili e indispensabili, a partire da quelle sportive, saranno realizzate”. Lo afferma Andrea Abodi, ministro per lo Sport e dei giovani, a 24 Mattino su Radio 24.

 

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