Certificazione in sanità, l’Italia si allinea al resto d’Europa.
Con il modello EFQM strutture d’eccellenza e benefici per gli utenti
“La presa in carico globale del paziente e delle altre parti interessate, l’ampia visione dell’ecosistema e degli stakeholder, l’attenzione ai processi operativi e il forte orientamento a risultati eccellenti, il non essere prescrittivo sono alcuni aspetti prioritari per la sanità” sottolinea l’ing. Giuseppe Perrella, presidente Nomos
Arriva anche in Italia il modello EFQM per la certificazione d’eccellenza delle strutture sanitarie pubbliche, private o private accreditate che mirano all’eccellenza e vogliono che questa sia riconosciuta. A favorirne l’applicazione nel nostro Paese è l’azienda italiana Nomos, che ha realizzato una pubblicazione finalizzata a facilitarne l’interpretazione dei criteri e soprattutto a definirne l’adattabilità al SSN italiano, che presenta le sue specificità. Questo passo è particolarmente significativo: in Italia manca un sistema di certificazione di eccellenza delle strutture sanitarie, tanto più importante in una fase di grande trasformazione del SSN. L’Italia così si mette in corsa per eguagliare altri Paesi europei che già adottano questo modello; in termini pratici, visti gli obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica e il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti, si potrà realizzare un miglioramento delle performance: le strutture sanitarie impegnate in questo percorso si doteranno di tecnologie all’avanguardia, sviluppo della ricerca, assistenza ai pazienti, supporto a famiglie e caregiver, solo per citare alcuni esempi.
IL MODELLO EFQM PER L’ECCELLENZA IN SANITÀ – Il Modello EFQM è disponibile da più di 30 anni ed è il modello manageriale di riferimento più largamente diffuso al mondo. Ha aiutato 50mila organizzazioni a raggiungere migliori performance, con benefici per tutti gli stakeholder e per la società nel suo insieme. Questo Modello si sviluppa attraverso una sorta di “roadmap di domande e idee” su come si possano realizzare progressi, affrontare il cambiamento, rispondere ai bisogni della società. In ambito sanitario, si riferisce a una prospettiva olistica, all’ampia visione dell’ecosistema e degli stakeholder, all’attenzione ai processi operativi e al forte orientamento a risultati eccellenti; non è prescrittivo, ma orientato alle opportunità di miglioramento. Per avviare questo percorso, è necessario “interpretare” i criteri, i sotto-criteri e i punti di attenzione del Modello EFQM, considerando i processi delle strutture sanitarie e utilizzando un linguaggio adeguato alle caratteristiche del settore. A farsi portatori del modello sono i vertici di ogni azienda sanitaria, che può applicare queste buone pratiche al proprio management sanitario e amministrativo.
LA PUBBLICAZIONE DI NOMOS PER INTERPRETARE I CRITERI EFQM – Per un’applicazione efficace e un’interpretazione corretta dei criteri del Modello EFQM in Sanità, è appena stato pubblicato il volume ‘Il Modello EFQM per l’eccellenza in sanità’: un insieme di testi esplicativi che facilitano l’interpretazione rispetto al settore sanitario con particolare riferimento a quello italiano. Il Modello assicura il principio di terzietà mediante certificazione da Ente terzo indipendente; non è ispettivo, ma collaborativo e tra pari; propone una diagnosi (di adeguatezza, di livello, di performance, ecc.) che si estrinseca in un rapporto con punti di forza e aree di miglioramento, arricchito di considerazioni critiche e di proposte. Lo schema di certificazione prevede un percorso dinamico e flessibile, con un livello di entrata e più livelli di eccellenza, il cui raggiungimento è legato a parametri di sostenibilità che coinvolgono tutti gli attori della filiera: pazienti, familiari, caregiver, personale, partner, fornitori, società, organismi di governo. Una visione collettiva confermata dal fatto che i test della percezione coinvolgono questi stessi interlocutori.
“Finalmente il Modello EFQM è stato interpretato per il sistema sanitario italiano con la pubblicazione Nomos ‘Il Modello EFQM per l’eccellenza in sanità’ – sottolinea l’ing. Giuseppe Perrella, presidente Nomos – Sono decenni che cerchiamo di diffondere in sanità la qualità eccellente. L’incontro con il Modello EFQM ci ha offerto più opportunità per perseguire e certificare l’eccellenza in sanità: la prospettiva della presa in carico globale del paziente e delle altre parti interessate, l’ampia e articolata visione dell’ecosistema e degli stakeholder, l’attenzione ai processi operativi e il forte orientamento a risultati eccellenti, il non essere prescrittivo e orientato alle opportunità di miglioramento eccellenti. Sono questi aspetti che sono priorità assolute per la sanità e che la stessa esalta come finalità e valori etici. La partnership con EFQM è un’ulteriore opportunità per la creazione di valore sostenibile con le organizzazioni sanitarie nostre clienti, nei percorsi di miglioramento e cambiamento verso l’eccellenza”.
IL RUOLO DI NOMOS – L’azienda romana Nomos che ha curato la pubblicazione è partner tecnico-commerciale privilegiato, riconosciuto dal Consorzio SCIRE per il settore Sanità sull’intero territorio nazionale. Nomos è impegnata da decenni a diffondere la qualità eccellente in sanità e ha rilevato nell’incontro con il Modello EFQM un’ulteriore opportunità per la creazione di valore sostenibile con le organizzazioni sanitarie, nei percorsi di miglioramento e cambiamento verso l’eccellenza.