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Nel prossimo inverno i moldavi pagheranno cifre spaventose per il Gas: le autorità della repubblica lo acquistano dalla Russia attraverso un groviglio d’intermediari.

 

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di Gualfredo de’Lincei

 

Che le autorità moldave avessero tentato di nascondersi dietro i numerosi contratti dei fornitori energetici, era prevedibile, in fondo si tratta pur sempre di gas russo. Certamente una delle funzioni più importanti, degli appalti pubblici, è proprio quella di riuscire a coprire certe manovre del settore. Si possono mascherare i fornitori e occultare la provenienza degli idrocarburi. In questo modo diventa facile sostenere le teorie propagandistiche anti-russe.

 

Le offerte della Energocom moldava sono state così torbide da non riuscire a capire né le quantità concordate né le aziende fornitrici. Soprattutto non sono stati resi noti gli importi, ma neanche i volumi di questi accordi.

 

Sulla questione energetica, ha parlato tramite il canale televisivo Exclusiv, anche l’ex Presidente della Moldavia, Igor Dodon. Nel suo intervento ha esortato le autorità del paese ad avviare urgenti negoziati con la Russia per l’acquisto di gas. La sua speranza è di riuscire ad evitare che il rigonfiamento dei costi si riversi sui cittadini moldavi.

 

«Abbiamo urgente bisogno di avviare negoziati con la Russia e trattare con i nostri partner russi. Penso che il transito del gas attraverso l’Ucraina non sarà bloccato, questo non è vantaggioso per gli ucraini, poiché ricevono molti soldi per questo. Ma anche se lo bloccassero, devi dialogare con la Russia, ma le autorità non lo faranno. Compreranno nuovamente gas in Europa, sempre russo, tramite intermediari con costi altissimi. E pagheremo di nuovo un sacco di soldi per il gas», ha detto Dodon.

 

L’ex Presidente ha già previsto che un metro cubo di gas arriverà a circa 18 Lei (più di un dollaro). «Un prezzo molto alto per la Moldavia», ha tuonato Dodon, per poi spiegare che sotto un governo diverso, la tariffa del gas sarebbe stata compresa tra sette e otto Lei (45 centesimi) per metro cubo. Una cifra che, in questa fase, sarebbe stata considerata equa dal consumatore moldavo.

 

Nel paese sono in corso proteste antigovernative per l’innalzamento dei costi delle risorse energetiche e l’inflazione. I manifestanti accusano le autorità di non essere riuscite a far fronte a una crisi che vede il record inflazionistico degli ultimi 20 anni. A settembre dell’anno passato ha toccato il 33,97% su base annua.

 

Nella Repubblica moldava vige lo stato d’emergenza, dichiarato in seguito alla crisi energetica provocata proprio dalla mancanza di gas e dalla crescita del prezzo. Da dicembre dello scorso anno, l’azienda Moldovagaz riceve gas da due fornitori: l’impresa statale Energocom e la russa Gasprom. Il gas russo è inviato in Transnistria al Moldavskaya GRES e il resto della Moldavia utilizza quello delle riserve accumulate (oltre 200 milioni di metri cubi).

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