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Niger: l’UNHCR teme l’acuirsi delle esigenze di protezione e chiede di agire rapidamente

Questa è una sintesi di quanto dichiarato da Emmanuel Gignac, Rappresentante UNHCR in Niger – al quale è possibile attribuire le citazioni riportate nel testo – durante il briefing alla stampa tenutosi oggi al Palazzo delle Nazioni di Ginevra.

L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, esprime profonda apprensione per il rapido deteriorarsi della situazione umanitaria in Niger. 

La crisi politica in corso, per la quale non si intravedono soluzioni in tempi brevi, sta causando incertezza e preoccupazione, dal momento che il Paese continua a essere oggetto di attacchi condotti da gruppi armati non governativi, specialmente nei pressi delle frontiere con il Mali e il Burkina Faso. Nell’ultimo mese, violenze e aggressioni hanno generato oltre 20.000 nuovi sfollati interni. La situazione ha portato all’incremento dei rischi in materia di protezione per rifugiati, richiedenti asilo e comunità di accoglienza. 

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Nel frattempo, le sanzioni imposte al Niger dall’ECOWAS hanno iniziato a produrre i propri effetti in una fase dell’anno – il cosiddetto “période de soudure” (periodo di passaggio) – che segna la transizione dalla stagione agricola a quella delle piogge. I prezzi di cibo e altre materie, in aumento da prima della crisi, sono balzati in seguito all’introduzione delle sanzioni e appaiono destinati a crescere ancora, dal momento che la chiusura delle frontiere coi Paesi ECOWAS porterà a una riduzione della disponibilità di alimenti e altri beni. 

Tali fattori, insieme a una probabile ulteriore mobilitazione di gruppi armati non governativi e a piogge forti e incessanti, hanno aggravato le previsioni inerenti alla già allarmante situazione umanitaria delle popolazioni vulnerabili, in particolare sfollati interni, rifugiati, richiedenti asilo e comunità di accoglienza. Attualmente, il Niger accoglie oltre 700.000 persone in fuga: 350.000 tra rifugiati e richiedenti asilo, e 350.000 sfollati interni. 

Le tensioni sociali ed economiche, tra cui l’inflazione in aumento e la carenza di risorse e servizi, sono state aggravate dalla recente imposizione di restrizioni ai movimenti, mettendo ulteriormente a dura prova una popolazione già vulnerabile.

L’incremento del costo della vita e dell’insicurezza ha fatto aumentare i rischi in materia di protezione, tra i quali quelli di matrimoni precoci, violenza sessuale, tratta e sfruttamento. A luglio, l’UNHCR ha monitorato 255 casi in materia di protezione, tra cui episodi di sequestro, violenza di genere e violenza domestica, avvenuti nei comuni di Tahoua, Maradi, Tillaberi e Diffa. Sebbene tali dati siano in linea con quelli rilevati negli altri mesi del 2023, il personale dell’UNHCR ha registrato un drastico aumento a partire dal 26 luglio. Tra il 26 e il 31 luglioil personale ha osservato un aumento del 50 per cento di casi similirispetto alle prime settimane dello stesso mese. 

L’UNHCR ha rilevato la presenza di circa 20.000 nuovi sfollati interni tra la fine di luglio e la fine di agosto, principalmente a Tillaberi e in numero minore a Diffa. Inoltre, continuano i transiti nei pressi dei confini nazionali, sebbene su scala minore, con oltre 2.500 persone provenienti da Nigeria, Mali e Burkina Faso che hanno fatto ingresso in Niger nelle prime due settimane di agosto per chiedere asiloRecentemente, non sono stati rilevati numeri elevati di persone in transito dal Niger verso Paesi confinanti.

Il Sahel è teatro di una crisi complessa causata da conflitti, tensioni intercomunitarie, shock climatici e assenza di sicurezza. Da tempo, il Niger rappresentava un hub per i richiedenti asilo e un crocevia di flussi migratori misti, assicurando accoglienza ai rifugiati da Paesi limitrofi

La crisi politica, le incertezze a essa correlate e la possibilità che si acuiscano le violenze intercomunitarie hanno spinto l’UNHCR ad aggiornare i piani di contingenza e ad adeguare il livello di preparazione, effettuando, allo stesso tempo, una revisione dei piani di continuità operativa. L’Agenzia continuerà ad adeguare le proprie modalità di intervento ai livelli di rischio rilevati. 

Da quando, nel 2017, l’UNHCR ha istituito il Meccanismo di transito di emergenza (Emergency Transit Mechanism/ETM), il Niger ha assicurato protezione a oltre 4.242 richiedenti asilo e rifugiati vulnerabili evacuati dalla Libia. Attualmente, quasi 600 rifugiati sono accolti nel centro di Hamdallaye, vicino a Niamey – la cui capienza è al completo – di cui 100 attendono di essere trasferiti in Paesi terzi, ma sono bloccati dalla chiusura dello spazio aereo del Niger275 sono in attesa di una decisione da parte dei Paesi di reinsediamento o che i propri casi siano presi in esame. 

Prima del colpo di Stato del 26 luglio, era previsto che, nell’ultimo trimestre dell’anno, sarebbe stato effettuato un volo dalla Libia nell’ambito del programma ETML’UNHCR attende l’approvazione delle autorità per effettuare il trasferimento e continua a monitorare la situazione per determinare senell’ambito del programma ETM, vi siano le condizioni per fare arrivare nel Paese altri rifugiati

Nonostante le numerose criticità delle ultime settimane – tra cui la mobilità del personale, l’impossibilità di effettuare voli a causa della mancanza di carburante, e l’importazione a rilento di aiuti – l’UNHCR e i partner continuano a operare in tutto il Paese. L’Agenzia è impegnata a restare e assicurare assistenza alle persone in fuga e alle comunità di accoglienza che hanno disperato bisogno di aiuto. L’erogazione di servizi e aiuti vitali, quali cibo, alloggio, cure mediche, attività di raccordo in seno alle comunità, e istruzione, continua. 

Vista la rapidità con cui le esigenze continuano ad aumentare, l’UNHCR si appella a tutte le parti interessate, nella regione e fuori, affinché continuino ad assicurare aiuti vitali in Niger. Attualmentel’UNHCR ha raccolto solo il 39 per cento dei 135,7 milioni di dollari richiesti per sostenere le attività umanitarie di quest’anno. Se, nei prossimi mesi, la crisi dovesse aggravarsi, è previsto che i requisiti di finanziamento aumenteranno

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