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SALUTE MENTALE IN AVIAZIONE:
COME MIGLIORARE IL BENESSERE PSICOLOGICO DEL PERSONALE AERONAUTICO E RIDURRE IL RISCHIO DI INCIDENTI
MESAFE (MEntal health for aviation SAfety) è un progetto di ricerca che mira ad aggiornare gli attuali standard europei relativi alla certificazione dell’idoneità psicologica dei piloti e controllori del traffico aereo.
 

Mercoledì, 27 settembre 2023
 

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Deep Blue è stata selezionata da EASA (European Union Aviation Safety Agency) per il coordinamento di MESAFE, un progetto di ricerca della durata di due anni, volto a sviluppare delle linee guida europee aggiornate, a supporto dei medici aeronautici, per la certificazione dell’idoneità psicologica di piloti e controllori del traffico aereo.

 

Con la supervisione di EASA, MESAFE proporrà dei metodi nuovi per la valutazione aero-medica del rischio di inabilità lavorativa, dovuta a fattori psicologici che possano anche proteggere la salute del personale aeronautico e, allo stesso tempo, la sicurezza dei passeggeri.

 

“Solo nel 2015, anno del tragico incidente di Germanwings, la comunità aeronautica si è accorta che, così come accade per alcuni disturbi di natura fisica, anche le difficoltà di natura psicologica possono condizionare la prestazione dei piloti e dei controllori del traffico aereo, generando condizioni che possono erodere i margini di sicurezza in varie misure e vari modi”, afferma Paola Tomasello, psicologa dell’Aviazione accreditata dall’Associazione Europea degli Psicologi dell’Aviazione (EAAP) e Technical Lead del progetto MESAFE per Deep Blue.

 

Da poco il progetto ha superato il suo primo anno di vita durante il quale ha prodotto una serie di report volti a colmare il gap tra i metodi di valutazione e cura della salute mentale più avanzati derivati dalla recente letteratura scientifica e studi clinici, e le procedure attualmente utilizzate nel settore aeronautico. Queste ultime sono state descritte non solo a partire dalle linee guida delle organizzazioni nazionali e internazionali coinvolte nella valutazione aero-medica della salute mentale, ma anche a partire dai risultati di una ricerca online che MESAFE ha generato e indirizzato al gruppo Europeo di esperti in medicina aeronautica (Medical Expert Group – MEG). I dati raccolti hanno permesso di identificare i maggiori ambiti di criticità e le aree che richiedono interventi migliorativi.

 

“Nell’ambito complesso dell’aviazione e del controllo del traffico aereo, il benessere mentale dell’individuo ha anche una dimensione sistemica e organizzativa rilevante. In questi domini in cui le persone interagiscono con una pluralità di sistemi, procedure e vari attori, è fondamentale considerare la salute mentale come una componente vitale per la sicurezza dell’intero sistema dell’aviazione e del controllo del traffico aereo”, afferma Paola Lanzi, coordinatrice del progetto e Head of Automated & Multimodal Transports di Deep Blue.

 

Il lavoro di analisi ha permesso lo sviluppo di una metodologia che include una serie di raccomandazioni a supporto dei medici aeronautici: identificare i piloti e i controllori del traffico aereo che presentano un rischio di inabilità lavorativa dovuto a fattori psicologici e quantificare tale rischio; definire i metodi diagnostici che possono essere utilizzati a fini di screening, di conferma e di monitoraggio; osservare come determinate condizioni organizzative possano costituirsi come fonti di stress, contribuendo così ad amplificare i fattori di rischio per la salute mentale dei lavoratori; collaborare con i professionisti della salute mentale e i gruppi di supporto alla pari per la prevenzione delle problematiche di tipo psicologico e la riduzione del danno in caso di rischio.

 

Questa prospettiva non si limita ad applicare un protocollo standardizzato di valutazione del rischio, ma promuove un punto di vista proattivo e collaborativo, che pone l’attenzione  sull’individuo e sulle interazioni che egli/ella vive all’interno dell’organizzazione, secondo l’approccio caratteristico dei fattori umani.

 

“MESAFE è un progetto ambizioso e stimolante. Tuttavia, riconosciamo la delicatezza dell’argomento in questione. La salute mentale rimane un tema delicato, specialmente tra i gruppi sociali dove lo stigma e il pregiudizio sono più forti, presentando sfide legate all’età, al genere e a fattori socio-culturali. Riconosciamo che il pubblico di riferimento può essere meno propenso ad affrontare questi argomenti delicati, specialmente in ambito lavorativo. Pertanto, ci impegniamo ad affrontare questo tema con cura e sensibilità, mirando a facilitare cambiamenti positivi e alleviare le preoccupazioni anziché aggiungerne di nuove” – ha aggiunto Vera Ferraiuolo, responsabile della comunicazione del progetto per Deep Blue.

 

L’aspetto innovativo di questo processo è che non si basa su diagnosi psicopatologiche, ma preventivamente valuta il rischio che si presentino condizioni psicologiche critiche per la sicurezza durante le ore di servizio ed elabora possibili strategie di prevenzione e riduzione del danno.

 

Sfruttando i tanti anni di esperienza nella valutazione nelle organizzazioni a rischio calcolato, come quelle dell’aviazione, Deep Blue si impegna a fornire ai medici aeronautici e ai gruppi di supporto alla pari uno strumento standardizzato e mirato per la valutazione e il sostegno psicologico di piloti e controllori.

 

“Ci auguriamo che questo approccio promuova un cambiamento di cultura nei confronti delle problematiche di salute mentale, basato soprattutto sulla consapevolezza che queste ultime devono trovare una risposta di protezione e di cura esattamente come accade per le problematiche di natura fisica. Così come non colpevolizziamo o consideriamo debole un pilota che rischia di avere un attacco di cuore a bordo, allo stesso modo non dobbiamo colpevolizzare o considerare debole un pilota che rischia di avere un attacco di panico o dei pensieri intrusivi in servizio, ma prendercene cura” ha affermato Paola Tomasello.

 

 

 

La società: Deep Blue srl

Deep Blue è una PMI italiana con sede a Roma che affronta le più importanti sfide sociali e tecnologiche del presente attraverso attività di ricerca avanzata e consulenza. Dal 2001 l’azienda contribuisce allo sviluppo della ricerca in Europa, ottenendo finanziamenti dall’UE per oltre 85 progetti di cui 14 da coordinatore. È la prima PMI italiana e la terza in tutta Europa per progetti di ricerca e innovazione vinti e realizzati all’interno dei programma quadro Horizon (dal 2014 a oggi, fonte: European Commission).

 

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