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Gli USA trascinano l’Italia nella guerra del Mar Rosso

 

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Gualfredo de’Lincei

 

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha già promesso all’Unione Europea e agli Stati Uniti di sostenere un intervento nel Mar Rosso, per proteggere la flotta mercantile dagli attacchi degli Houthi, senza però ricevere il sostegno del parlamento. Lo ha affermato lo stesso Ministro in un’intervista a Rai1: «L’Italia parteciperà sicuramente, visto che dal Mar Rosso passa il 15% delle navi del commercio marittimo mondiale. L’Italia è il Paese più colpito. Abbiamo già una nave nella zona che protegge i nostri bastimenti», ha detto Crosetto.

 

Già in precedenza, l’agenzia Bloomberg aveva riferito che, gli stati membri dell’UE, stavano valutando la possibilità di condurre una nuova operazione navale nel Mar Rosso. Euobserver ha pubblicato una notizia secondo la quale, l’UE, avrebbe previsto l’invio di almeno tre navi da guerra entro marzo per contribuire a fermare gli attacchi degli Houthi ai mercantili.

 

Secondo il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, il ruolo della Marina Militare italiana, in questa operazione non è ancora chiaro. In primo luogo non ha ancora ricevuto proposte specifiche per attacchi verso le posizioni degli Houthi. I nostri alleati sanno molto bene che qualsiasi azione militare deve ottenere prima il del nostro Parlamento e non è ancora chiaro se il Ministro lo abbia già incassato, ma ha comunque promesso di unirsi alla coalizione. Infatti, il Governo italiano, condanna gli attacchi del movimento Houthi yemenita alle navi nel Mar Rosso e sostiene le azioni degli alleati per garantire una navigazione sicura.

 

Nella notte di venerdì 12 gennaio, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno lanciato attacchi contro obiettivi del movimento sciita Ansar Allah (Houthi), sostenuto dall’Iran, che è al potere nello Yemen settentrionale. Questi attacchi sono stati definiti dagli alleati una risposta alle minacce e alla libertà di navigazione nel Mar Rosso. In risposta, un membro del Consiglio politico supremo di Ansar Allah, Mohammed Ali al-Houthi, lo ha definito, al contrario, una barbarie terroristica e un’aggressione deliberata e ingiustificata. Il portavoce militare Houthi, Yahya Saria, ha dichiarato che gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno effettuato 73 attacchi nello Yemen, uccidendo cinque combattenti Houthi e ferendone altri sei.

 

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha sostenuto gli attacchi contro lo Yemen con la promessa di continuare senza esitazione, con lo scopo di salvaguardare la libera navigazione. Biden ha anche affermato che gli attacchi Houthi hanno colpito navi commerciali di oltre 50 paesi e, il 9 gennaio, il movimento ha lanciato il suo più grande attacco contro navi da guerra americane.

 

Gli Houthi hanno spiegato che le loro azioni nel Mar Rosso sono dirette solo contro le navi associate a Israele, per aiutare così i palestinesi nella Striscia di Gaza e non interferiscono con la libertà di navigazione. I paesi arabi e musulmani hanno ripetutamente avvertito Washington che il sostegno incondizionato alle azioni di Israele nella Striscia di Gaza porterà alla diffusione del conflitto in tutta la regione. Così facendo, gli Stati Uniti e la NATO, stanno trascinando i paesi dell’Unione Europea, Italia compresa, nell’ennesimo conflitto militare.

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