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ROB COPELAND

 

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Il fondo

Ray Dalio, Bridgewater Associates, e la vera storia di una leggenda di Wall Street
L’inchiesta su Bridgewater Associates, uno dei più grandi hedge fund al mondo, e sul suo fondatore Ray Dalio, che è diventata un caso nella comunità finanziaria.
Milano, 18 aprile 2024 – Quando Ray Dalio fondò Bridgewater Associates, nel 1975, non aveva a sua disposizione grandi risorse economiche. Tuttavia, grazie a una buona dose di determinazione e astuzia, riuscì a trasformare la sua società in una delle più influenti nel mondo della finanza. Il fondo di Rob Copeland (in libreria per ROI edizioni dal 24 aprile 2024), allo stesso tempo inchiesta sull’hedge fund più grande del mondo e biografia (non autorizzata) del suo fondatore Ray Dalio, ne ricostruisce la storia facendone “uno dei migliori libri mai scritti su Wall Street” (come l’ha definito la New York Times Book Review).

Giornalista finanziario del New York Times, a lungo cronista al Wall Street Journal dove si è occupato di hedge fund, Rob Copeland ha seguito per anni la storia di Bridgewater Associates e di Ray Dalio, ricostruendo le vicende della società e del suo fondatore attraverso un accurato lavoro di ricerca, documentazione, interviste e testimonianze di ex dipendenti e persone di fiducia di Dalio.

Il fondo è la storia del classico sogno americano, il resoconto avvincente di un mondo di ricchezza e potere popolato da storie di eccessi e scandali, così assurdi da sembrare a tratti incredibili.

Giovane italoamericano, figlio della working class dei sobborghi di Long Island, Ray Dalio inizia a costruire il suo impero nello spietato mondo della finanza a partire dalla metà degli anni Settanta. Da giovane caddy capace di legarsi alle famiglie più influenti, a studente brillante di Harvard, dopo una breve parentesi come broker a Wall Street decide di aprire la sua società e riesce a convincere alcuni grandi fondi pensione ad affidargli la gestione di milioni di dollari, adottando una strategia peculiare: posizionarsi come esperto in grado di prevedere i grandi fenomeni macroeconomici.

Una scelta che, grazie all’abilità nel costruire la sua immagine pubblica, lo ripagherà, portandolo, nell’arco dei quasi cinquant’anni in cui è rimasto alla guida, a gestire circa 150 miliardi di dollari. Nella ricostruzione di Rob Copeland, il racconto dell’ascesa rivela però anche i suoi lati oscuri, offrendo un ritratto inaspettato dell’uomo diventato noto per i “principi del successo”, fra previsioni finanziarie non sempre azzeccate, una gestione aziendale sui generis, una personalità narcisistica e una genuina ossessione per quella che lui definisce “trasparenza radicale”.

Ne esce anche il quadro di un clima aziendale da incubo, in cui, fra sfuriate particolarmente dure e processi pubblici ai dipendenti accusati di non aver svolto al meglio il loro lavoro (accuratamente filmati e fatti guardare ai neoassunti per introdurli alla cultura dell’azienda), favoritismi e giochi di potere, una sorveglianza in stile Grande Fratello, valutazioni ispirate alle figurine del baseball (opportunamente modificate quando l’algoritmo non assegnava a Dalio il punteggio migliore), molestie insabbiate e “riti” in stile setta, l’unico modo per sopravvivere in Bridgewater sembra essere riuscire a rimanere nelle volubili grazie del suo proprietario.

Da Il fondo emerge un quadro molto diverso dall’immagine pubblica che Ray Dalio ha meticolosamente costruito negli anni, un quadro finora rimasto custodito nelle centinaia di migliaia di ore di filmati conservati negli archivi di Bridgewater, e che oggi Copeland ci restituisce grazie agli anni di meticoloso lavoro di raccolta di testimonianze e dichiarazioni di alcuni dei personaggi che hanno contribuito a fare la storia del celebre fondo.
Rob Copeland, giornalista di finanza, ha scritto un libro che fa a pezzi la mistica di Bridgewater e dell’uomo che ne è al centro. The Fund riesce nell’improbabile compito di essere all’altezza della sua pretesa di ‘mettere a nudo’ una leggenda di Wall Street.

Financial Times

 

Un’indagine molto attenta […] La storia dell’azienda tracciata da Copeland si avvale di un’approfondita ricerca, attingendo a nuove interviste, a documenti interni e  a numerose email trapelate […] [offrendo] una vivida istantanea della psiche di Dalio.

The New Yorker

 

Il libro di business più esplosivo e strabiliante che abbia mai letto, e anche il più divertente.

BRADLEY HOPE, co-autore del bestseller Billion Dollar Whale
L’autore

ROB COPELAND è un giornalista finanziario del New York Times. In precedenza, è stato a lungo cronista al Wall Street Journal dove si è occupato di finanza, in particolar modo di hedge fund, della Silicon Valley e dei mondi segreti dei ricchi e dei potenti. Le sue inchieste in prima pagina su Bridgewater Associates hanno vinto un premio del New York Press Club. È stato inoltre premiato due volte con una menzione d’onore dalla Society of American Business Editors and Writers ed è stato nominato “Rising Star” (ex “Top 30 Under 30”) della News Media Alliance. È apparso su Good Morning America della ABC, su NPR e su altre importanti reti di informazione.
Dati tecnici:

Rob Copeland

Il fondo.

Ray Dalio, Bridgewater Associates e la vera storia di una leggenda di Wall Street

ROI Edizioni – pp. 416 – euro 25,90

In libreria dal 24 aprile 2024

sotto:

> cover del libro

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