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A Gorla Minore (Varese) il progetto di tre dottoresse: “LookAut: unione per l’inclusione sociale”

 

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FACCIAMO GIOCARE AL CALCIO

I BAMBINI AUTISTICI

 

Un’iniziativa  sportiva pionieristica che apre le porte della socialità ai piccoli con autismo

 

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Nella continua ricerca di iniziative inclusive e volte alla promozione della socialità per bambini con autismo, la dottoressa Federica Galli, insieme alle colleghe dottoresse Gala Galimberti e Debora Traspedini dello studio di Varese “LookAut – Awareness is not enough” (potremmo tradurlo: ”Rivolgere lo sguardo all’autismo-La consapevolezza non è abbastanza”), ha ideato un progetto pionieristico che sta catturando l’attenzione nella comunità locale: “LookAut in campo”.

Cuore di questa iniziativa è la creazione di una squadra di calcio nella società sportiva Gorla Minore. Il centro sportivo a cui afferisce la squadra è dedicato ad Angelo Pereni, figura iconica nel mondo del calcio locale, e questo conferisce al progetto un ulteriore significato, sottolineando l’importanza dell’inclusione e del sostegno reciproco.

Gorla Minore, inoltre, è il luogo in cui risiede il Collegio Rotondi, che ha avuto tra i suoi allievi anche il giornalista e critico gastronomico Edoardo Raspelli. “Non dimenticherò mai Gorla Minore, il suo collegio Rotondi e   tre persone fondamentali nella mia vita, tra il 1967 ed il 1968: il rettore, monsignor Lino Mangini, il vice rettore don Enrico Cantù (che ha anche celebrato il mio matrimonio) e l’altro vice rettore, monsignor Renato Corti, che sarebbe diventato vescovo di Novara e cardinale. Tre grandi sacerdoti che…mi hanno salvato la vita”-dice Edoardo Raspelli.

La scelta del calcio non è casuale, ma riflette la volontà di offrire ai bambini con autismo un ambiente inclusivo e stimolante dove sviluppare le loro abilità sociali in un contesto familiare e divertente. Questa iniziativa non solo promuove l’inclusione, ma offre anche un’occasione unica per i bambini con autismo di partecipare attivamente a una delle attività più popolari nel panorama sociale italiano.

Il progetto non si limita alla pratica sportiva, ma include anche il supporto di una allenatrice con qualifica UEFA B, Alessia Pellegatta, al fine di garantire un ambiente accogliente e un lavoro di qualità per tutti i partecipanti. Oltre alla mister, saranno sempre presenti figure formate e specializzate in analisi del comportamento applicata (ABA), un intervento indicato come efficace dalle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità.

Questo approccio olistico mira a fornire un supporto completo per il benessere e lo sviluppo dei bambini con autismo, contribuendo a costruire ponti di comprensione e solidarietà all’interno della comunità.

L’unione tra la comprovata esperienza sportiva della società Gorla Minore e la solida formazione ABA delle professioniste dello studio “LookAut – Awareness is not enough” assicura un servizio di altissima qualità. Questo connubio di competenze permetterà ai bambini coinvolti di raggiungere obiettivi concreti e misurabili, grazie a un approccio sistematico e strutturato.

“LookAut – Awareness is not enough”, studio di psicologia e analisi del comportamento, vanta una storia ricca e significativa nel panorama della salute mentale a Varese e oltre. Nato come un progetto ambizioso per fornire servizi di supporto e intervento per individui con disturbi dello spettro autistico (ASD) e le loro famiglie, LookAut si basa sull’analisi del comportamento applicata (ABA) e un profondo rispetto per l’individualità di ogni persona. Attraverso valutazioni approfondite, interventi personalizzati e un forte coinvolgimento delle famiglie, lo studio si impegna a migliorare la qualità della vita delle persone con autismo, supportandole nel raggiungimento dei loro obiettivi e nel massimizzare il loro potenziale.

In un momento in cui la sensibilizzazione sull’autismo e la promozione dell’inclusione sono al centro dell’attenzione sociale, iniziative come questa si rivelano fondamentali nel costruire una società più solidale per tutti i suoi membri. Il progetto della dottoressa Galli e delle sue colleghe rappresenta un passo importante verso questo obiettivo, offrendo un esempio concreto di come la passione, la dedizione e l’innovazione possano cambiare positivamente le vite dei bambini con autismo e delle loro famiglie.

Per questo motivo, è stata lanciata una raccolta fondi per permettere ai bambini di partecipare gratuitamente al progetto. In questo modo, nessun bambino sarà escluso a causa di limiti finanziari, garantendo a tutti l’opportunità di crescere attraverso il gioco e l’inclusione. La raccolta fondi, il cui obiettivo è fissato a 7.000 €, si propone di coprire parte dei costi associati alla partecipazione dei bambini al progetto, compresi quelli relativi all’attrezzatura sportiva e altre spese connesse.

L’invito è a sostenere questa importante iniziativa e a contribuire a costruire un futuro più inclusivo per i bambini con autismo.

 

Questo è un link della raccolta fondi gofundme:  https://gofund.me/3bb8e951.

 

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