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DEMOCRAZIA IMPOSTA  DALL’ALTO SIGNIFICA DITTATURA

FERMIAMO MOMENTANEAMENTE L’INDUSTRIA E DIAMO MAGGIORE SPAZIO ALL’AGRICOLTURA

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BLATERIAMO DI MENO E SOCIALIZZIAMO DI PIU’

MENO LASSISMO E PIU’ RISPETTO

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Mi si rimprovera, anche in famiglia,  di essere lungo negli articoli, ed è vero, ma allora potrei replicare, come nel caso di specie, di aver già completato  il pezzo giornalistico dopo aver esordito solo con  i  suddetti titoli, lasciando l’elaborazione degli stessi a chi mi legge, essendo inequivocabile lo sviluppo esplicativo dei medesimi.  Ma come si fa ad essere più succinti  su quanto in appresso ?

Democrazia-dittatura.  Vorrei pero discolparmi per quanto precede, posto che esista una colpa,  dicendo che sono in molti a non aver ancora capito in toto, specie nei piani alti come si suol dire, che la democrazia oggi, anche se ci sono gli strumenti necessari  e perfetti ad hoc,  si costruisce ad opera degli interessi del potente di turno, mentre al popolo, spesso impreparato e soprattutto precario quanto a finanze, gli si da solo il contentino di facciata: la possibilità di andare a votare, realtà spesso snobbata per mancanza di interesse, disagio negli spostamenti degli anziani,  di voglia e di cultura. Conseguenza ?  Governano i ricchi anche se ignoranti. Si provi solo ad immaginare  cosa succederebbe se, potenzialmente, andassero al voto il 90/100 % degli aventi diritto.  Di certo non ci sarebbero certe facce al governo !

Industria-Agricoltura.  A fine guerra, l’Italia era quasi tutta agricola e si mangiava sano. La terra aveva un valore essenziale. Oggi  essa viene continuamente avvelenata, asfaltata e maltrattata al punto che non cresce quasi più nulla se non col supporto di veleni chimici. Un esempio. Non tanti anni fa, quando si buttava anche per solo caso,  inavvertitamente, un nocciolo di ciliegia, di lì a poco nasceva la piantina. Ora c’è bisogno di fare un innesto fra pianta selvatica e nuova gemma nella speranza che, a suon di concimi,  faccia frutto  …   Domanda ?  Non sarebbe il caso di ripristinare un po’ di importanza al mondo agricolo che oggi l’industria sta ammazzando ? Magari ricordando come era prima, a fine guerra ? O stiamo aspettando che il progresso industriale ci prepari un minestrone di fagioli attraverso il PC ? Valorizziamo, quanto meno, l’agricoltura al pari dell’industria e, ne sono certo, calerebbe fortemente anche la disoccupazione ! A questo proposito, se quella fetta mancante di chi non va a votare, forse rappresentata in gran parte anche dal mondo agricolo, si esprimesse col voto, non ci sarebbe bisogno di tanti innesti… (intesi in senso lato per chi vuol capire) ma chi capisce questo ? Non certo i Draghi, i Salvini e, senza offesa, neanche Mattarella !!!  Ergo, si faccia in modo che l’agricoltura non venga uccisa dall’industria, specie  quella che l’ammazza per produrre profitti e contemporaneamente  veleni, tanto da dover dire che oggi si vive nell’equilibrio dei veleni, anziché su quello agricolo-industriale !

Blaterare.   Non ci sono dubbi che gli Italiani siano stanchi di guardare  e soprattutto ascoltare in tv le varie beghe, gli scontri feroci fra i vari Cacciari, Gruber, Berlinguer, Salvini, Renzi (sic !), Sgarbi, Travaglio, Sallusti  ed altri che più non sopportano, e preferiscano un clima dialettico sereno, sociale, piacevole da recepire, realtà tutte che,  guardando e sentendo detti personaggi, specie dopo mangiato,  arrecano pregiudizio ad una fisiologica digestione, e mi fermo qui.

Educazione e rispetto.   Mi par di poter dire a questa riguardo che educazione e rispetto siamo stati definitivamente cancellati dal vocabolario. Pare infatti, anzi lo è, che per farsi ascoltare è necessario offendere, attaccare, dando all’interlocutore la facoltà di fare denuncia e quindi rendersi ancor più visibile in quanto le Istituzioni ormai fanno acqua da tutte le parti  e non sanno imporre regole di educazione e di rispetto. Tant’è che, oggi il parlamento non  solo non esiste più per discutere, e quindi immaginiamoci se può imporre linee-guida per un minimo di dignità del Paese, massacrato ogni giorno da personaggi che io metterei subito in galera, buttando via le chiavi ! Lascio a chi mi legge, aggiungere i nomi !

Sarà questa l’Italia del domani ?

Arnaldo De Porti

Belluno Feltre

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